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"Arrivati dolcezza"
Una voce nuova e il tocco di una mano che mi era famigliare mi svegliarono dal mio pisolino.
Sono fatta così appena salgo in un auto mi addormento cullata dai movimenti di quella scatola metallica.

Tom,mi prese in giro per un po per il fatto di essermi addormentata in macchina con uno sconosciuto ma vedendomi imbarazzata si avvicino e mi strinse la mano.
Restammo così,mano nella mano,per tutto il tempo,e me la lasciò solo per ordinare.
Non so perchè quel gesto così semplice mi rendesse così disorientsta e agitata,ma allo stesso tempo mi rassicurava e mi proteggeva dal mondo in tero.

"Che prendi dolcezza?"mi chiese scoccandomi uno dei suoi sorrisi migliori.
"Mmm hamburgher?!"dissi incerta,dio se mangio un hamburgher non vorrà mai più vedermi.
Faccio dei mugulii strani ad ogni morso,e secondo Abby sembra che mi stia scopando l'hamburgher.
"Andata per l'hamburgher".

Passarono due ore,e noi eravamo li come due ebeti a ridere di un cameriere idiota al quale abbiamo raccontato di essere in fuga dallo stato della California a causa di rapimento e omicidio di 1°grado.
Il poveretto era terrorizzato,e ci disse che se lo avessimo lasciato in pace ci avrebbe offerto il pranzo.
Non lo biasimo,la vista di quel ragazzo bellissimo ma con un braccio ricoperto di tatuaggi neri e un dilatatore all'orecchio destro mischiate al suo atteggiamento da duro,avrebbero fatto paura anche a me.

Ma avevo tutt'altro che paura.

Parlammo un po delle nostre vite,e mi raccontò di essere stato adottato ma poi non volle più parlarne e cambiò argomento.

Mi chiese di me io raccontai tutto ciò che sapete già, naturalmente ho omesso l'argomento Sesso e ragazzi.
Di certo non mi aspettavo quella reazione quando parlai di mio padre e del suo lavoro.

"Stai scherzando?! Tuo padre è quel pezzo di merda del direttore?!"disse sconvolto al pensiero che quella tipa appena conosciuta seduta affianco a lui, potesse essere la figlia del direttore amministrativo della scuola professionale per meccanici,frequentata da lui.

"Eh si,ah e non puoi immaginare quanto ti dia ragione sul fatto che sia un pezzo di merda."risi.

"Non sembri la figlia di uno stra ricco"

"Stai dicendo che sembro una barbona,o che dal momento in cui sono 'ricca' non dovrei vestirmi così?"chiesi gurdandolo male.

"Calma dolcezza,sto dicendo che è strano che una di quel rango giri con una come Abby o me?
Insomma voi..ehm i ricchi,hanno paura di questa 'gentaglia' e non permetterebbero mai ai loro figli di uscire con persone così".
I suoi piedi cercarono i miei sotto il tavolo,come per assicurarsi che io non mi offenda o non mi arrabbi e appena le nostre fambe si sfiorarono,le intrecciammo l'una all'altra,come se ci conoscessimo da una vita.

Ma cosa stai facendo?mi chiede il mio Io interiore.

Non lo so,so solo che ho bisognio di stare il più vicino possibile a questo ragazzo.

"Beh,non hai torto.
Mi permette di frequentare Abby solo perché è la figlia della sua compagna,e stranamente ha imparato a non giudicarla per i capelli o i vestiti."sorrise facendomi cenno di continuare.
"Ma non mi fa mai uscire"

Scoppiò a ridere.

"La principessa ha bisognio del principe azzurro?" chiese assumemdo un tono autorevole.

"Non penso tu sia il suo principe ideale." ribattei con voce regale.

"Quindi non è interessata a questo giovane uomo?" fece indicandosi.

"Neanche un po"sorrisi maliziosamante.

"Ne è sicura?".

Annuii soddisfatta.

"Quindi se io faccio così lei non.." la sua mano mi accarezzò la coscia muovendo le dita in circolo lentamente.
Sussultai a qual tocco deciso ma delicato allo stesso tempo e Tom se ne accorse.

"Non avrà problemi se io.."

Si è avvicinato con la sedia e ora mi sussura all'orecchio.

La sua mano saliva sulle mi gambe con gesti forti e decisi mi fece aprire le gambe e accarezzò con due dita il mio punto più sensibile.
Senza che me ne accorgessi,gemetti e il suo tocco si fece più forte.
Il mio cuore non smetteva più di battere.
Chiusi le gambe e lui tolse la mano.
"Kayla,sei vergine?"

Cazzo.

"No no certo che no" borbottai in preda al panico.

"Dalla tua reazione so che mi desideri e io desidero te andiamo, nella mia macchina" disse in tono serio e autorevole.

Dio che cazzo ho fatto.

"Hem ho beh ho.."
Non fevi in tempo a finire la frase che lui avvicinò il viso al mio.
"Hai le tue cose?" soffocò una risata e mi accarezzò una guancia.

Annuii e basta.

"Beh aspetterò"
Mi scoccò un bacio sulla guncia,e mi sussurò all'orecchio :"..ma non così a lungo."

La Lista Di Kayla (#watty's 2016)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora