22 part.1

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Guardai Tom negli occhi e incontrai il dolore che stava raffiorando dentro il suo corpo.
Per tutto questo tempo aveva sofferto e non ne aveva mai parlato con nessuno, non aveva nessuno vicino.

L'unica a cui azzardò qualcosa del suo passato era Abby,ma ora sarei stara io quella a sapere la vera storia.

A dire il vero ho paura di quello che potrebbe raccontarmi,so meglio di chiunque altro quanto sono debole,non riesco a gestire i sentimenti troppo duri e le storie che ti lacerano dentro.

Non sono una dura,non sono una ribelle,mi limito a mascherarmici.

Fa un altro respiro profondo e comincia a parlare.

"Come ti ho detto sono andato via di casa a quindici anni,non sapevo dove andare,cosa fare,non avevo un obbiettivo se non quello di allontanarmi il più possibile da lei.
Mi ricordo che era Dicembre e che faceva un freddo cane,non avevo un posto dove andare a passare la notte e non avevo mangiato per tutto il giorno,anche se dalla puttana si mangiava ogni due giorni non avevo ancora imparato a gestire la fame.
Decisi di andare a rifugiarmi alla stazione dei treni,dato che era l'unico posto in cui non mi avrebbero cacciato e non mi avrebbero chiesto di pagare,inoltre era caldo e non sarei morto assiderato." disse in tono freddo stringendomi la mano nella sua.
Cercò di sorridere e rovistò con la mano libera dentro la tasca della sua felpa,tirò fuori un pacchetto di sigarette e un accendino,mise una sigaretta tra le labbra e con la stessa mano la accese.

Sapevo che fumava ma non lo aveva mai fatto in mia presenza,rimasi incantata dal modo in cui aspirava il fumo e lo ricacciava fuori sotto forma di piccoli vortici dall'odore di tabacco e nicotina che mi avvolgeva competente.

Non mi dava fastidio il fumo delle sigarette,anzi mi piaceva quell'odore acre ma allo stesso tempo simile alla liquirizia.

Allungai la mano verso la sua sigaretta e me ne impossessai,lui mi guardò un po sorpreso e dallo sguardo capì che aveva da ridire,ma non so come la lasciò scivolare fra le mie dita me ne dide il pieno controllo.

La misi fra le labbra e risucchiai dentro il fumo assaporandone il sapore e la consistenza,sembrò invadermi dentro come una freccia calda che ti colpisce alla gola,non riuscivo più a sentire l'aria dentro i polmoni,tossì una volta,poi due,poi tre,poi il fumo della sigaretta lasciò spazio alla piacevole sensazione che si prova solo dopo aver fumato.

È così che vuoi morire?

Ignoro il mio inconscio e rivolgo la mia attenzione a Tom.

"Rimasi in stazione per circa tre notti,il giorno andavo in cerca di cibo e soldi e di notte tornavo al mio rifugio pubblico.
Dentro di me speravo profondamente di essere trovato dalla polizia,mi avrebbero portato in una casa d'accoglienza e sarei rimasto lì. Al sicuro.
Invece a trovarmi non sono stati i poliziotti,sono stati i latini,i juniores,ovvero il terzo rango della mafia.
Mi assalirono di pugni cogliendomi in flagrante mentre dormivo,mi ricordo che ero stordito e talmente arrabbiatto e pieno di rancore che esplosi.
Furono la scintilla che fece scattare la bomba.
Non sentivo dolore e non sentivo la vocina nella mente che mi diceva di smettere,che avrei potuto fargli male e altre cazzate.
Mi sentivo euforico,superiore,pieno d'energia,mi sentii libero per la prima volta nella vita.
Riuscirono a calmarmi e mi fecero una proposta insolita,Lucas il figlio del boss si era fatto avanti e mi disse che ero degno e pronto per poter far parte della loro gang.
Non potevo rifiutarmi,non dopo che mo spiegò che sarei andato a vivere con il gruppo al completo nella villa e che avrei avuto cibo e acqua.
In cambio però avrei dovuto fare cose orribili."disse con la voce che gli s'incrinò alla fine.

Mi avvicinai a lui e gli accarezzai il volto perfetto e arrossato per il freddo.

"Ora basta per oggi"sussurrai in tono dolce e calmo cercando di rassicurarlo.

Lui non fece una piega,fissava la tovaglietta a pois neri e bianchi e non diceva niente.

Mi avvicinai e mi misi a cavalcioni sulle su di lui, incorciando le mie gambe attorno a i suoi fianchi.
Infilai le mie dita nei suoi morbidi capelli e ne inalai il profumo di muschio.

"Dimentica"sussurrai,come se con quella semplice parola potessi cancellarli dalla mente i brutti rocordi. Una magia.

Ancora niente,non reagisce.

Devo distrarlo dai demoni che si sono impossessati di lui per colpa mia.

Affondai il viso nel suo collo e lo riempì di baci,lenti,forti,rassicuranti.

Respirai sulla sua pelle fredda e lo sentì rabbrividire.

Bene.

Aumentai il numero di baci e l'intensità,lui si lasciò andare completamente e reagì alle mie avances.

Mi prese per i fanchi e mi fece aderire a lui completamente dandomi la strana e piacevole sensazione di poter sentire il mio effetto su di lui.

Ogni singola parte di me fremeva d'eccitazione,lo desidero più di ogni altra cosa al mondo.
I miei pensieri e le mie preoccupazioni si dissiparono completamente,lasciando spazio alla voglia matta per questo essere magnifico.

Mi prese il viso fra le mani gelide e mi guardò negli occhi donandomi la possibilità di ammirare i suoi occhi magnetici. Il portale che mi porta in quella nostra dimensione in cui esistiamo solo io e lui.

"Sei bellissima."mi sussurrò con voce affannata per via dei baci, senza distogliere lo sguardo dai miei occhi.

In tutta risposta mi fiondai sulle sue labbra dandomi il privilegio di assaporarne ogni singola parte.

I nostri corpi si muovevano ordinatamente,come se fossero stati coreografati o allenati per questo momento.
Le mie mani nei suoi capelli e le sua mani sul mio corpo,che in quel momento sembrava suo.

Voglio di più.

Feci scivolare una mano sotto la sua felpa e tracciai il contorno dei suoi muscoli scolpiti,arrivai alla sua schiena perfetta e affondai le unghia dentro la sua pelle quando lui mi morse il labbro inferriore succhiandolo un pochino.

Mugulò emettendo un suono roco ed estremamente eccitante e mi mandò fuori di testa.

"Non qui"sussurrò Tom affannato più di prima.

"Tom io.."iniziai con una vocetta stridula per lamentarmi.

"Pazienza amore mio"disse abbozzando un sorriso.

Sentirlo dire 'amore mio' il mio corpo si scioglie come una candela.

Di colpo Tom si alza  prendendomi in braccio lasciando tutta la roba per terra,e dirigendosi da qualche parte.

"Andiamo scimmietta"disse,camminando velocemente.

E sprofndai tre le sue braccia.

La Lista Di Kayla (#watty's 2016)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora