Capitolo 15

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Verso le 6.00 di mattina mi sveglio, Brian è ancora affianco al mio letto. Mi metto a sedere e gli dico -Se vuoi puoi andare a dormire, non preoccuparti-

-Decido io quando voglio andare a dormire-

-Infatti, non so se te ne sei accorto, il mio non era un ordine, semplicemente una proposta. In più puoi andare a dormire quando vuoi, ma se a me infastidisse il fatto di essere fissata mentre dormo?-

-Non credo che sia stato così  visto e considerato che hai dormito molto pesantemente. In più questa è ancora casa mia no?-

-Bene, vorrà dire che se la pensi così andrò a dormire fuori in giardino.-

-Non la penso in nessun modo- mi dice, poi aggiunge -comunque non credo vorresti morire assiderata-

-Già, si- dico infastidita ed esco dalla stanza.

In cucina c'è Sara che sta bevendo. Mi guarda con aria interrogativa.

-Che c'è?- dico.

-Hai l'aria di chi non ha dormito per niente- mi risponde.

Mi guardo nel riflesso della finestra, sono pallida e ho le occhiaie.

-Ti sbagli, ho l'aria di chi dovrebbe uscire con una busta in testa- ribatto appoggiando la testa sul tavolo.

-Vuoi una camomilla?-

-Si Sara, grazie.-

Dopo cinque minuti sto bevendo la mia camomilla.
-Tu e Brian avete risolto?- Mi chiede ad un tratto.
Scuoto la testa.

-Un peccato, siete una bella coppia.-

Quasi mi strozzo con la camomilla e comincio a tossire. Lei si alza dandomi dei colpetti leggeri dietro la schiena, quando poi mi è passata dico -Dove l'hai vista la coppia, scusa?-

-Ti va una passeggiata?- propone lasciando la mia domanda in sospeso.

Annuisco e corro a vestirmi, prendo il giubbino e mentre scendo le scale mi lego i capelli distrattamente. La trovo sull'uscio della porta già pronta.

-Dove vuoi andare in paese o verso le colline?-

-Verso le colline- dico.

Mentre camminiamo la guardo, è più alta di me di un paio di centimetri, ha lunghi capelli biondi e due splendidi occhi azzurri. È molto bella. Sospiro pensando al fatto che io non potrò mai avere nemmeno un quarto della femminilità che ha lei.

Arriviamo su un terreno pianeggiante e pieno di alberi. Ci sediamo ai piedi di uno di questi, il terreno è freddo.

-Allora- dice all'improvviso Sara- perchè non hai dormito?-

-Non mi sono sentita bene-

-Immagino tu non abbia voglia di parlarne-

Annuisco meravigliandomi della sua incredibile empatia.

-Quindi parliamo di altro-

-Di cosa?- Chiedo.

-Vediamo... Conosco il paese dove abitavi e bene o male so la tua storia, vorrei parlare come se fossimo due ragazze normali, come se non vivessimo in questa realtà malata, ti va?-

Annuisco sorridendole.

-Hai mai avuto un ragazzo?- Mi domanda.

-No- rispondo.

-Come mai? voglio dire sei una bella ragazza e sei simpatica...-

-Non ho mai visto nessuno sotto quella luce, tu invece come hai conosciuto Marcus?- Chiedo cercando di spostare l'attenzione su di lei.

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