Capitolo 32

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In lontananza sento le loro voci.
Non hanno ancora raggiunto il bosco, ma quasi.
Comincio a pensare che non farmi dare un'arma non sia stata una cattiva idea, è stata una pessima idea, forse la peggiore mai fatta.

-Brian, io esco allo scoperto e ti creo un diversivo, tu prendi Ace e scappa.- gli dico sottovoce.
Mi sto alzando quando mi afferra il polso tirandomi giù.
-No-
-Brian ci troveranno-
-Non te ne vai di nuovo con loro- dice sottolineando la parola loro.

Il suo sguardo è risoluto e mi ricorda quello di un bimbo cocciuto.
-Tanto non mi uccideranno, il massimo che possono farmi e un altro mese di tortura, o magari due- dico con poca sicurezza.

-Mese di tortura?-
-Ti racconto quando avremo più tempo, ora lasciami andare-
-Se tu te ne vai ora, noi non avremo più alcun tipo di tempo semplicemente perché ti ucciderebbero e lo sai anche tu-
Vorrei dirgli che sono più che sicura che non lo farebbero, più che altro mi porterebbero alla pazzia ,ma alla fine la conclusione resta quella, quindi sto zitta.

-Perché mi hai mentito?- Chiede all'improvviso.
-Dopo aver saputo che i tuoi genitori erano stati uccisi dall'EXWID, avevo paura che se io ti avessi raccontato tutto, tu avresti iniziato ad odiarmi e, parliamoci chiaro, non avevo sbagliato la mia predizione-
-Io non ti odio, Dafne. All'inizio ci ho provato, poi mi sono reso conto di non riuscirci e sono stato arrabbiato con te, fino a stasera.
Ora sono solo confuso, molto confuso e credo che tu debba raccontarmi parecchie cose-
-Sì lo so, se uscirò viva da qui, prometto di dirti tutto.-
-Se usciremo...- Mi corregge Brian.
-Ti garantisco che tu ne uscirai vivo- rispondo sorridendogli.
Prima di poter dire qualsiasi altra cosa qualcuno urla -TANA!-

Mi giro è Rufus, un ragazzo di vent'anni che conosco poco. Si è unito all'EXWID da qualche anno.
Impegnati a parlare nessuno si è accorto del suo arrivo.
-Logan vieni, c'è una sorpresina-
Lo sento correre e quando è abbastanza vicino, prendo la pistola di Brian e velocemente mi alzo.
La punto addosso a quest'ultimo.
-Rufus, calmati credo che questa missione sia compito mio, infondo voglio solo finire ciò che ho iniziato- dico ghignando.

-A cosa dobbiamo questo improvviso voltafaccia?- Mi domanda Logan.
-Semplicemente durante il mese di tortura, ho capito quanto io avessi sbagliato a scappare e a stare con lui, quindi ho maturato l'idea che dovesse essere tolto da mezzo- rispondo indicando Brian che mi fissa con delusione.

-Allora a te l'onore- dice Logan.
-Non vedo l'ora- dico tirando indietro il cane della pistola.
Premo il grilletto, Brian chiude gli occhi e si sente un urlo.
Ma non il suo.
Rufus è per terra agonizzante colpito ad una spalla.
Il ragazzo con gli occhi verdi mi sorride.

Succede qualcosa di inaspettato.
Ace, essendosi svegliato per lo sparo, mi corre incontro spaventato e si attacca alle mie gambe.
Poi accade tutto a rallentatore.
Vedo Logan prendere la sua pistola, premere il grilletto e far partire il colpo.

Mi butto sul bimbo facendogli da scudo e un dolore bruciante mi prende il torace.
Brian urla il mio nome.
Poi tre colpi di pistola e qualcuno che mi prende in braccio.
Il suono di un pianto.
Poi tutto nero.
Se questa è la morte, non mi piace per niente.

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