Capitolo 20

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È passata una settimana da quando siamo andati a casa di Sara.
Siamo a metà del mese di febbraio.
È già da qualche giorno che per la testa, mi gira l'idea di andare in uno dei posti più vicini dove la Double Hell vende droga.

Sono seduta al tavolo della cucina e sono le 5.00 del mattino.
Il sole non è ancora sorto.
Chiudo il fascicolo che ho riguardato almeno dieci volte.
Non dice nulla di troppo interessante, accenna giusto qualche luogo che potrebbe tornarci utile e qualche nome.
Prendo la mappa.
A circa dieci chilometri da dove siamo noi ora, si trova un quartiere malfamato.
Lì è dove la Double Hell fa più vendite.
Lì è dove andremo domani sera.

Mentre salgo le scale, penso a quanto tempo sia passato dall'incontro di Sara e Marcus.
Probabilmente non ritroveremo mai sua sorella se si tratta di un rapimento normale.
Improvvisamente qualcosa compare nella mia testa, Sara è sempre stata convinta di trovare la sorella viva, non ha mai accennato ad una fretta di quelle che hai quando una persona ha i minuti contati.

Non si tratta di un rapimento normale e Sara non ci ha detto tutto sul suo conto.

Corro verso la stanza dove lei e Marcus stanno dormendo e apro la porta facendo volontariamente rumore, in modo da svegliarli.
Marcus accende la luce e con una faccia assonnata mi chiede -Ma l'educazione dov'è andata a finire?-
Lo ignoro e guardo Sara.
-Chi sei tu veramente?-
Non mi risponde ed interviene il suo fidanzato in difesa.
-È Sara ed è la ragazza che stai aiutando, pronto? Stamattina cosa ti è preso?-

Lo sguardo che lancio a Marcus gli leva il sarcasmo dalla voce.
-Sara- dico -devi dirmi realmente chi sei se vuoi che ti aiutiamo-
Sta per intervenire nuovamente Marcus, ma Sara lo ferma con una mano salvandolo da una scarpata sulla fronte.
Annuisce e poi dice -Va bene, ti dirò tutto quello che vuoi sapere, chiama Brian e dammi solo un minuto, ok?-
-Ok- rispondo ed esco dalla stanza.

Entro nella stanza di Brian e facendo attenzione a non svegliare Ace mi avvicino.

-Brian svegliati- dico muovendogli la spalla.
Apre subito gli occhi e guarda l'orologio.

-Dafne, sono le 5.30, cosa c'è?- Chiede passandosi una mano sulla faccia.
-Devi venire giù è lunga da spiegare, non fare il pigrone del cazzo e muoviti.-

Con un grugnito di disapprovazione scende dal letto e andiamo insieme in cucina.
Dopo poco scendono Sara e Marcus.
Brian mi guarda -Cosa succede?-
-La tua ragazza è entrata stamattina alle 5.00 nella nostra stanza come una furia e adesso scoprirai il perché.-
-Marcus,non ti conviene istigarmi- dico seria.
-Ok, basta! Volete sentire cosa ho da dire o no?- È Sara a parlare.
-Prego, almeno capirò qualcosa in più- dice Brian.

-Io non vi ho raccontato proprio tutto sul mio conto- dice, poi continua -sono Sara Fernandez, la primogenita di Violet e Johan Fernandez, due spie.
Lavoravano per l'HellBlack.
Sono stati uccisi durante una missione contro varie associazioni tra cui: EXWID, Double Hell, FunstonHay.
Ora, io e mia sorella siamo state rapite, non per semplici scambi o vendite, semplicemente avevano bisogno di informazioni. Quindi io so che non uccideranno mia sorella, almeno non finché non avranno anche le mie di informazioni.-

La parola ''alleato'' mi ricompare nella testa.
I miei genitori erano loro alleati?

-Bene, ora sappiamo meglio come comportarci, domani sera andremo a far loro visita- dico.
-Cos'hai intenzione di fare?- chiede Brian strizzando gli occhi non ancora abituato alla luce.
Prendo la mappa ed indico il posto cerchiato in rosso.
-Qui c'è il loro miglior traffico di droga, noi andremo e vediamo se riusciamo a scoprire qualcosa- spiego.
-Dobbiamo organizzarci meglio-
-Lo so Marcus, ho già preparato un piano.- rispondo.

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