Capitolo 20

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"Broken boys meet broken girls."

Si diressero entrambi verso la Stanza delle Necessità con un grande sorriso stampato sulle labbra, nonostante, ambedue se ne rendevano conto, l'ilarità della situazione e il piccolo dramma che avrebbe potuto causare se fosse venuta a galla. Quando Hermione varcò la soglia della camera, si trovò davanti agli occhi lo stesso spettacolo della prima volta che lei e Draco si erano incontrati lì. Il biondo lesse la tacita domanda nei suoi occhi e disse:

- Mi sono concentrato sulle stesse emozioni. Allora non capivo cosa fossero, mentre ora ne ho la certezza. –

Hermione non rispose e si sedette sui cuscini sparsi per terra. Il ragazzo la imitò.

- Perché? – chiese solo lei. In quel momento tuttavia, in quel momento sapeva di non dover aggiungere altro.

- Non volevo. Giuro Herm, ma sono stato obbligato. Da quegli idioti dei miei compagni Serpeverde. Hanno... hanno detto che se non l'avessi fatto avrebbero iniziato a spargere voci in giro sul mio conto e su quello della mia famiglia. E sai che dei Mangiamorte di segreti oscuri ne hanno parecchi. Ho avuto paura. Sono semplicemente stato un codardo. Ma almeno ho trovato la forza di venirti a cercare per dirti in faccia come sono andate le cose. E spero con tutto me stesso che tu mi possa perdonare. Per quanto riguarda quell'altra cosa, non lo so cosa mi è preso, okay? Tu sei così bella, e io così stanco di sopprimere i miei sentimenti. Semplicemente non ho saputo resistere – concluse Draco, riprendendo fiato. Hermione sorrise nuovamente.

- Ti credo. Solo non ti azzardare a farlo mai più. –

- Intendi forse dire che non dovrei più baciarti? – domandò allora il biondo mentre un ghigno gli compariva in viso.

- Non ho mai detto questo. – ribattè la Grifondoro avvicinandosi impercettibilmente.

Negli occhi del ragazzo passò un lampo di soddisfazione.

- Herm, prima però voglio sapere se ti è piaciuto davvero. E se sei pronta a fronteggiare tutte le conseguenze a cui tutto questo potrebbe portare. –

Hermione decise che non aveva voglia di parlare. Si fiondò semplicemente sulle labbra sottili dell'altro. Questa volta, però entrambi avevano intenzione di approfondire il bacio. Un bacio che, nonostante la passione palpabile, era comunque dolce e timido. Quando ebbero preso un po' di confidenza l'uno con l'altra, la ragazza portò le mani ai capelli di Draco, mentre lui le accarezzava i fianchi. Si staccavano giusto il tempo necessario per riuscire a riprendere fiato. Sentivano che sarebbero potuti restare così per sempre. Purtroppo però, i sogni hanno breve durata, a quanto pare. Quindi quando a Draco cadde l'occhio quasi per sbaglio sul suo Rolex, sussultò alla vista dell'ora. Erano le dieci passate, avevano saltato la cena e sarebbero dovuti rientrare nei rispettivi dormitori al più presto. Si salutarono di malavoglia, dandosi appuntamento nel solito posto alla solita ora per l'indomani.

Draco aveva aspettato trepidante il momento dell'incontro per tutta la giornata, il solo pensiero di quella sottospecie di appuntamento lo aveva fatto sorridere tutto il tempo. Soltanto per un momento la sua felicità era vacillata: quando aveva raccontato ad Asteria e Blaise gli avvenimenti della sera prima. Zabini era a metà tra 'ebbravo il nostro Dracuccio che si gode la vita' e 'amico non avresti dovuto farlo'. Ma ciò che più gli strinse il cuore fu lo sguardo di Asteria. Per quanto tentasse di mostrarsi felice, i suoi occhi rivelavano tutto. Non appena il biondo aveva finito di raccontare, la ragazza si era alzata accusando un forte mal di pancia, e si era ritirata nella sua stanza con un sorriso debole. Blaise aveva capito e lo aveva lasciato da solo. Allora Draco tentò di fare i compiti per l'indomani, e quando smise, mancavano tre quarti alla mezzanotte. Decise comunque di avviarsi, ma quando arrivò trovò anche una gradita sorpresa. Hermione era già lì. Le corse incontro e la salutò con un bacio. Dopo essere entrati nella sala, ed essersi sistemati sul divano parlarono a lungo della loro giornata. Hermione gli disse anche che era stanca di tutte le persone che la screditavano dicendole che era capace soltanto di studiare.

- Loro non capiscono. – cominciò. – Prima di tutto sono figlia unica. Spetta a me rendere fieri i miei genitori, non c'è praticamente nessun altro che possa farlo. E poi da piccola ero un po' la sfigatella di turno. Passavo le mie giornate sui libri invece che con le bambole o tra i vestiti, avevo degli occhiali spessissimi e in più, i miei genitori sono dentisti quindi avevo tipo tre apparecchi diversi, tutti incredibilmente evidenti. Mi hanno sempre presa tutti in giro. Non ci ho mai creduto al fatto che ad Hogwarts non ci sono discriminazioni come c'è scritto in qualche milione di brochoure. Immaginavo che essendo una nata babbana le cose sarebbero state fin da subito difficili e ho tentato di impedirlo, a modo mio. So che è stupido prendersela per questo, ma – improvvisamente non riuscì più a parlare perché due labbra la bloccavano.

- Non è affatto stupido, credimi. Vengo da una famiglia in cui tutti danno importanza alle cose sbagliate. Ho passato anni a sentirmi dire che i babbani avevano qualcosa che non andava, in modo talmente ossessivo che alla fine ho capito che era una follia. Una sciocchezza. Una bugia. Ma da allora mi sono sempre sentito vuoto, dovevo fingermi un'altra persona perché non avevo semplicemente un altro motivo per vivere. Fino a qualche settimana fa, almeno. – disse il ragazzo sorridendo. – Comunque non parliamo più di cose tristi, avremo tempo a sufficienza per rimettere insieme i pezzi l'uno dell'altra. Piuttosto, parlando seriamente. Ho una proposta. – continuò. Si allontanò leggermente per afferrare la sua borsa, dalla quale prese due diari, e ne porse uno ad Hermione, la quale lo guardò curiosa. Aprì il diario, ma vi trovò solo il bianco della carta all'interno. – Questo è il punto. Tutto è bianco. – affermò Draco, prevedendo le parole dell'altra – E lo riempiremo noi di inchiostro, ci scriveremo sopra tutti i nostri pensieri, e, soprattutto quando saremo lontani, sarà un modo per comunicare, sono incantati e sempre in contatto. Guarda. – e fece una piccola dimostrazione. – Ora spetta solo a te se accettare o meno il mio dono, ma ti avviso, se lo farai, automaticamente approverai la nostra relazione. –

Hermione, sorrise enigmatica e lasciò un bacio sulle labbra del ragazzo, prima di prendere il diario e farlo diventare il suo ragazzo. Ripresero a baciarsi strafelici, ed Hermione pensò che in fondo in fondo, talvolta era vero che i ragazzi rotti incontrano ragazze rotte. E chi si può amare meglio di qualcuno del quale conosci la sofferenza?

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Come va la vita ragazzuole belle?

Da me va tutto ben- HAHAHAHAHA. NO.

Da me fa tutto schifo, lal. Ma non vi voglio deprimere soooo, ne approfitto per ringraziarvi di tutto e farvi gli auguri di buon anno. Per adesso non posso ancora darvi la solita lista di storie, ma sono sicura che a nessuno dispiaccia, gne. Ho deciso però di proporvi una novità. Una domanda da farvi, una diversa per ogni capitolo. Alla quale risponderemo tutte, solo se vi va obv. Dunque la domanda di oggi è *ooooooooh* Come trascorrerete le vostre vacanze? Io probabilmente deprimendomi e facendo tutte le cose che fa di solito una fangirl quando non può uscire (e veramente anche quando può), ovvero leggere, mangiare, dormire, guardare serie tv, ascoltare musica e scrivere solo per voi. In più il 30 è il mio compleanno quindi boh starò con qualche amico penso. (La verità è che ve l'ho detto perché voglio gli auguri ma shh). Sorry per il capitolo mieloso, ma ogni tanto ci sta.

All the love,

~ Granger


Choice~DramioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora