Capitolo 24

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"A bullet for them, a bullet for you, a bullet for everybody in this room."

Il porridge nella ciotola davanti a Fred cominciava a freddarsi mentre lui stringeva convulsamente un cucchiaio in mado, talmente forte da farsi sbiancare le nocche. Con l'altra teneva un foglio di pergamena. Sul suo viso aveva preso posto un'espressione tanto indifferente che quando George lo guardò in volto ebbe un sussulto così forte che per poco non lasciò cadere il succo di zucca che stava bevendo. Cercò di guardare il gemello negli occhi ma questi si alzò di scatto con un movimento automatico e marciò fuori dalla Sala Grande. Uscì dal portone e lasciò che il freddo di metà dicembre gli pungesse la pelle e gli penetrasse fin dentro le ossa. Rabbrividì ma il gelo aveva contribuito ad accendere in lui un barlume di lucidità. Ispirò a pieni polmoni e lesse per la seconda volta il contenuto del messaggio.

Amore mio,

Non immagini nemmeno quanto mi manchi. Qua va tutto bene ma è strano senza di te. Non mi piace come girano le cose quando non ci sei tu. Suppongo che tu non abbia seguito molto il campionato perché devi studiare, ma qui si parla di arrivare in finale! Ti racconterò tutto meglio quando sarò lì per le vacanze di Natale. A presto,

Sempre tuo,

Oliver

L'ira scoppiò dentro di lui come una bomba. Strappò il foglio, riducendolo in piccoli coriandoli di pergamena.

- Incendio. – mormorò. Trovò un piacere perverso nel vederli bruciare. Fu distruggendo l'ipocrisia di quel biglietto che gli venne in mente che Wood non era il solo a saper indossare una doppia faccia.

I giorni passavano mentre Fred pianificava. Scoprì di essere un ottimo attore, non sarebbe potuto sembrare più felice e impaziente di tornare a casa per il Natale. Era persino riuscito a far dimenticare al fratello l'espressione della mattina in cui aveva ricevuto il messaggio da Wood. Asteria era ancora l'unica al corrente dell'accaduto dalla sera in cui gli aveva raccontato tutto quello che aveva appreso da Pucey ma aveva deciso di non aggiornarla riguardo alle sue intenzioni. Voleva che fosse la sua vendetta e in pieno stile gemelli Weasley. Anche suo fratello stava collaborando nonostante fosse all'oscuro di tutto. Avevano escogitato ogni sorta di scherzo e lui aveva tutto pronto. L'ultimo giorno di vacanza Wood si fece trovare davanti al portone principale, e mai bacio fu più amorevole e appassionato di quello che si scambiarono i due ragazzi.

- Ho un regalo per te. – gli sussurrò il più grande.

- Il mio è più bello. E comunque non si aprono i regali prima del giorno di Natale. Porta sfortuna. –

- Tu e le tue stupide superstizioni. –

- In realtà sono io quello intelligente. Tu sei quello che occupa troppo spazio nel suo corpo con i muscoli per avere un cervello particolarmente grande. –

- Beh però c'è altro di grande... -

- Ne dubito. –

- Peggio per te. Mi hai scelto tu. –

Fred non ribattè. Si diressero verso il dormitorio maschile. Il signor Weasley aveva avuto un incidente sul lavoro che si era rivelato quasi fatale quindi sarebbero partiti per la Tana il giorno successivo. Fred era divorato a tal punto dalla preoccupazione per il padre che si lasciò confortare da Wood. Tutti gli altri erano andati da Arthur, lui era dovuto rimanere perché era con un ospite (Harry e Hermione avevano smesso di essere considerati ospiti parecchio tempo prima) e la casa non poteva essere trovata in disordine. Era già sera tardi perciò andarono subito a dormire, anche se, Fred, quella notte, non ricevette il beneficio del sonno. Il mattino dopo andarono presto a fare colazione e cominciarono a fare programmi per le vacanze.

Choice~DramioneDove le storie prendono vita. Scoprilo ora