Alain: il seme più bello si raccoglie al volo.

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Alain camminava con il sacco in spalla e la divisa dei soldati della guardia per proteggersi dal freddo.
Il vento soffiava forte e Alain doveva tenere gli occhi socchiusi e il suo fazzoletto rosso con una mano.
Dopo tutto ciò che era accaduto nell'ultimo periodo, Alain, era andato via da Parigi dirigendosi verso i Pirenei, dove si sarebbe scordato dell'amore malato per Oscar, dove solo un baciò riuscì a strapparle. Nei Pirenei avrebbe cercato avventura e pace, non guerra; magari sarebbe stato il posto giusto: verso la Spagna.
Alain continuava a camminare, contro vento,mentre la figura di Oscar e Andrè si faceva spazio nella sua mente:<< E bravo l'attendente! >>
Voleva fin troppo bene ad Andrè e quell'immagine nel pensiero lo fece sorridere:<< Chissà, forse mi ritroverò zio al ritorno! >> rideva, rideva per farsi coraggio, per continuare in avanti ... ma aveva quello strano senso di ritornare indietro come se stesse sbagliando tutto.

Passavano le ore, Alain ormai era sfinito ma, a un passo dalla Spagna. Un solo ponte e sarebbe arrivato.
Forza! Non vorrai fare il nonnetto adesso!
Il vento, fortunatamente, era cessato e camminare era meno faticoso. Alain si asciugava il sudore dalla fronte e cercava di togliersi quel maledetto fiatone.
Eccolo lì, il ponte.
Un passo.
Un altro.
E poi si schiarì una figura al lato: una donna dai capelli nero corvo e occhi di zaffiro splendente, quel viso chiaro e le labbra rossastre.
Alain la guardava: forse è la mia immaginazione, una donna così bella non può essere là, intenta a buttarsi.
Ma più si avvicinava, più lei diventava vera.
Le passò vicino, soffermandosi un attimo a guardarla ma, lei si gettò: << No! Ferma! >>
La prese a volo, stringendole un braccio.
La ragazza lo guardò con quei occhi di acqua marina: << ¡¿Qué està haciendo usted?! >>
Alain sgranò un secondo gli occhi: non aveva capito proprio niente.
La tirò su:<< Che stavate facendo? >>
La ragazza alzò gli occhi al cielo:<< ¡Oh, bueno! ¡Ahora me guarda también un francès! ¿Qué me puede pasar a mí peor? >>
Alain la guardava ancora abbastanza stranito:<< Sà parlare francese? >>
La ragazza sbuffò:<< Sì, purtroppo. >>
Ad Alain venne da ridere, ma si trattenne:<< Perchè si stava lanciando nel vuoto? >>
La ragazza abbassò lo sguardo: << Il mio fidanzato mi ha lasciato... domani ci saremmo dovuti sposare... >>
Ad Alain venne un tonfo al cuore: sua sorella, sua sorella si era uccisa per questo.
<< Non ci provare mai più! >> la guardò severo ma, una lacrima gli stava per solcare il volto.
Lei se ne accorse, forse era meglio "cambiare discorso".
<< Come si chiama? >> la ragazza si strinse le spalle, era un po' intimorita da quell'omone.
<< Alain, signorina. E lei? >> le rispose con un dolce sorriso.
<< Esperanza, señor. >> gli sorrise.
Alain, dopo quel sorriso, si sentì una fitta al cuore. Cosa stava accadendo dentro di lui?
Esperanza riprese:<< Cosa stavate facendo da queste parti, caminante? >>
Lui si mise una mano dietro la testa, sorridendo sfidante:<< Alla ricerca di un'avventura. >>
E lei sorrise compiaciuta:<< Allora che fai? Non ho nessuno, mi porti con te, loco? >>
Lui rise:<< E va bene! >>
E si incamminarono dall'altra parte del ponte.

- Nel frattempo nella casa di Arras -

Andrè stava alla finestra, la mano appoggiata sul davanzale.
Oscar lo guardava, un po' perplessa appoggiata alla porta: << Andrè, qualcosa ti turba? >>
<< Chissà che fine ha fatto Alain, nessuno sa' dove sia. >>
Oscar si avvicinò e lo abbarcciò da dietro: << Stai tranquillo, Andrè. Lo sai, Alain non è uno di quelli che si fa abbattere tanto facilmente. >>
Andrè sospirò:<< Hai ragione. >> e le diede un dolce bacio accarezzandole i capelli.

Lady Oscar- Sarai per me il mio amore unico.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora