Oscar era seduta al tavolino, guardando fuori dalla finestra dove dal freddo vetro si potevano notare le infinite gocce di pioggia.
Oscar si accarezzava il ventre leggermente gonfio e rotondo; lei ne era proprio innamorata di quella pancia, così candida e piena di speranza e felicità.
Andrè la cinse da dietro, dandole un bacio sulla dolce e candida guancia mentre si riempiva i polmoni di lei, del suo profumo di rose.
<< Eccola qui madame Grandier! >> disse ironico.
<< Oh! Signor Grandier! Perché mi cercavate? >> disse lei ridendo.
Lui le diede un altro bacio:<< Volevo vedere la mia donna con il nostro bimbo in grembo ... >>
Lui la fece voltare, entrambi sorridevano, e lui le accarezzò il volto.
Quante volte l'aveva sognato, quante volte aveva sognato di toccarla, di sfiorarle il volto con i polpastrelli delle dita e quante volte aveva sognato che lei diventasse sua e poterla baciare.
<< Ti amo Andrè. >> disse Oscar sussurrandoglielo all'orecchio.
Lui la strinse:<< Anche io, Oscar. >>
La guardò un secondo, immergendosi in quegli occhi fatti del cielo più limpido e poi la baciò, travolgendola in un bacio prima dolce e tenero e dopo passionale, pieno di sentimento.
Lei lo guardò, in quei suoi profondi occhi di smeraldo:<< Andrè, il mio Andrè. >> gli prese il viso fra le sue mani sottili e gli strappò un altro bacio.
In quell'istante entrò Nanny: << Oscar! Osc ... >> ma restò immobile a vedere quella scena dove i suoi due "bambini" si stavano baciando abbastanza appassionatamente.
Andrè guardò un secondo la nonna e poi si staccò da Oscar:<< Attenta Oscar, mia nonna ci sta guardando. >> disse quasi ironico.
Nanny si ricompose e guardò Andrè minacciosa:<< Senti Andrè, io sono felice che voi siete insieme ma, non provare a fare questi atti da cattivo ragazzo per far vergognare Oscar davanti a qualcun'altro! La mia povera bambina che viene inportunata da un ragazzaccio! >>
Oscar cominciò a ridere:<< Nonna, Andrè non mi stava importunando! >>
Ad Andrè si illuminò il volto:<< Sentito nonna? >>
Nanny stava per dargli un colpo ma, si trattenne:<< Oscar, volevo dirti che ci sono degli ospiti. >>
Oscar la guardò un secondo incuriosita:<< Chi è? >>
<< Sorpresa! >> e dicendo questo se ne andò.
Andrè e Oscar si guardarono un secondo incuriositi:<< Oscar, vado io, non mi fido molto. >>
Oscar annuì:<< Va bene, Andrè. >>♅ Un'ora prima ♅
Alain teneva Esperanza per mano ... o meglio, era lei che lo teneva:<< Forza Alain, non fare il pigrone! >>
<< Calma, calma! Ora mi rimetto in sesto! >>
Esperanza non faceva altro che trascinarlo: lei aveva i suoi trent'anni ma, sembrava una bimba di 6!
<< Insomma, muoviti! >> fece per tirarlo ma lui si era fermato del tutto:<< Esperanza, aspetta. Devo entrare qui. >>
Esperanza guardò dal lato in cui indicava Alain: era la caserma dei soldati della guardia.♅♅♅
Andrè scese le scale, dicendo a Oscar di aspettarlo all'inizio della scalinata per sicurezza: dal pianerottolo di sotto si sentivano un sacco di voci, specialmente maschili, solo una sembrava fin troppo delicata.
Cominciò a vedere un gruppo di uomini in divisa blu che chiaccheravano animatamente tra di loro:<< Chissà come sarà il comandante con il pancione! Sono proprio curioso! >> disse uno di loro.
<< Andrè è stato davvero fortunato a fare scintille con una donna così! >> rispose un'altro.
Andrè li riconobbe: erano i suoi ex compagni di armi.
<< Ragazzi, cosa fate qui? >> disse sorpreso.
Tutti si voltarono con dei sorrisi smaglianti:<< Andrè! >>
Poi tra di loro si fece avanti una figura che Andrè conosceva molto bene: Alain.
<< Andrè, vecchio amico! Come stai? Sò che fra un po' diventerai papà, eh! Vecchio volpone! >> Alain rideva e Andrè lo abbracciò: gli era molto mancato.
<< Eh già, Alain! Il nostro bel comandante biondo aspetta un bel bambino! >>
Alain sorrise:<< Oh, Andrè, dammi un secondo: devo farti conoscere una persona. >>
<< Oh, e chi sarebbe? >>
Alain si voltò, fece per prendere una mano e presentò davanti ad Andrè una bellissima fanciulla dai capelli corvini e gli occhi di ghiaccio: Esperanza.
Andrè un secondo rimase a guardarla: il suo amico non gli aveva mai presentato ragazze.
<< Piacere, madame, io sono Andrè Grandier. >> disse facendo un inchino.
<< Esperanza Cortés. >> disse lei con un accento timido.
Alain le cinse le spalle con un braccio:<< Spero che voi due andiate proprio d'accordo. >>
Andrè sorrise:<< Chi è? Una tua parente? >>
Alain rise un istante:<< No, lei è la mia ragazza! >> e scoppiò a ridere.
Andrè rimase un secondo immobile e incredulo: lui era riuscito a trovare finalmente una fidanzata? Era riuscito a trovare una ragazza così carina? Ma specialmente ... Alain si era innamorato?!
Un soldato lo distolse da quei pensieri:<< Andrè, ma dov'è il comandante? Siamo tutti curiosi di vederla! >>
Andrè si riprese del tutto:<< Ah, sì! Avete ragione ragazzi! Aspettate che la vado a chiamare. >> e dicendo questo si diresse verso le scale chiamandola.
Tutti erano impazienti:<< Chissà come sarà il nostro freddo e distaccato comandante con il pancione! Forse sembrerà più isterica che mai! >> disse Alain e a Esperanza venne un risolino, subito soffocato dal rumore di passi che scendevano lentamente le scale.
Andrè guardava in alto, sorridendo dolcemente.
Tutti i soldati trattenevano il respiro, ormai non riuscivano più a mantenere l'attesa ma, essendo al cospetto del loro ex comandante non si mossero.
Poi eccola là: ancora vestita da uomo ma, con un volto non più freddo, ma rilassato; aveva una camicia bianca dove si poteva vedere la sua pancia, prima sottile, ora gonfia.
Era radiosa e aveva un sorriso dolce in volto.
Sembra un angelo, pensò Esperanza.
Ad Alain uscí un dolce sorriso, un sorriso pieno di ricordi e di tenerezza.
Andrè era riuscito a far avverare il suo più grande sogno.
Oscar si voltò verso tutti i suoi ex soldati che l'accolsero sorridenti: erano tutti estasiati.
<< Che piacere rivedervi, ragazzi! >> poi Oscar fece caso ad Alain e alla ragazza che teneva sotto braccio.
<< Ciao Alain, vedo che stai bene. >> poi si voltò verso Esperanza, togliendole il fiato di tale bellezza e dolcezza.
<< E questa ragazza chi è Alain? >>
<< Lei è la mia fidanzata. >> Esperanza avvampò.
<< Oh che bello! E come si chiama? >> Esperanza "riprese conoscienza".
<< M-mi chiamo Esperanza Cortés. >> era troppo estasiata da tale bellezza.
<< Piacere di conoscerti Esperanza, io sono Oscar François Grandier. >>
Che era bello presentarsi con quel cognome. Quel cognome tanto amato.
Esperanza fece un piccolo inchino e Oscar fece una dolce e piccola risata:<< Non c'è bisogno di fare tutte questi complimenti con me. >> e le prese il mento con le dita.
Esperanza trattenne il respiro:<< Sei davvero molto bella, Alain è davvero molto fortunato. >>
Alain sorrise:<< Grazie comandante. >>
Oscar rispose con un sorriso.
<< Oh! Che sbadata! Accomodatevi e se volete rimanete per cena, sarete miei ospiti! >>E quella sera tutti, di nuovo, sorrisero come non facevano da tempo, estasiati dal loro favoloso ex comandante che ora aspettava un bambino.
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Lady Oscar- Sarai per me il mio amore unico.
FanfictionE se la sorte dell'amore tra Oscar e Andrè cambiasse? Se ci fosse qualcosa che nessuno volesse mai dirci? Magari un segreto che con la loro morte non è mai stato detto. E se vi dicessi che sopravvivessero alla rivoluzione e il destino gli serbasse q...