Under the masks.

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Victor era appoggiato con la schiena su quella parete da minimo due ore, con la divisa cerulea senza la minima piega, le braccia incrociate sul petto e lo sguardo perso nel vuoto.
Ormai da mesi pensava di lasciare quel suo incarico tanto ambito da quando aveva quindici anni.
Versailles era diventata pericolosa, Parigi lo era diventata, l'intera Francia lo era.
Ormai era anche ammalato di sifilide.
Maledetto quel giorno in cui Madamigella Oscar, ora Madam Grandier, l'aveva lasciato in mezzo a quel campo rossastro nella loro silenziosa passeggiata a cavallo. Maledetto in realtà ciò che aveva fatto lui subito dopo: uno del suo livello che se n'era andato a bere fino allo svenimento facendo anche un giro in un bordello.
Ma come aveva potuto?
Maledizione a lui stesso.
Almeno ora, per l'amor del cielo, avrebbe dovuto fare qualcosa di decente per sé stesso. Non avrebbe più dovuto mettere neanche un singolo piede in quel posto.
Sentì dei passi provenire lungo la Sala degli Specchi e si ricompose immediatamente, se qualcuno l'avrebbe visto in quel modo non sarebbe di certo stato un granché.
Si voltò a vedere di chi fossero e con sorpresa, davanti a lui vide il generale de Jarjayes venirgli pian piano incontro.
《 Generale! 》Victor fece il saluto militare.
Il vecchio uomo sorrise in un modo in cui, il soldato, non avrebbe mai pensato di poter vedere in vita sua.
《 Riposo, Girodelle. Non servono più questi atteggiamenti verso uno come me. 》
Il volto dell'uomo era stanco, le rughe erano molte e inchinò per un momento il capo come in cenno di saluto per continuare il suo cammino al di là della stanza.
《 Generale, come sta Madamigella Oscar? 》chiese in un attimo il giovane uomo.
Augustin si morse leggermente le labbra:《 Sta male conte ... Ed è anche in pericolo ... 》
Il militare sobbalzò: un ambo terribile aveva circondato Oscar.
Ma almeno doveva essere un po' felice, quando le aveva detto addio l'ultima volta ad Arras aveva un bellissimo pancione che la rendeva ancora più bella. Ora sarebbe stata sicuramente con quella creatura tra le braccia.
Già la immaginava, seduta su una delle poltrone di casa sua mentre allattava il suo bambino: lo immaginava uguale a lei.
《 Ma ha partorito? Il bambino come sta? 》
Gli sembrò che il generale quasi si sarebbe messo a singhiozzare per come disse con voce tremante:《 Non ce l'ha fatta ... È nato morto ... 》
Victor si sentì stringere il cuore in una terribile morsa.
Non sarebbe dovuto accadere, non a lei che era l'unica donna che amava.
Non sarebbe dovuta accadere a una creatura innocente come quella: un neonato.
Non un bambino, ma un neonato così fragile e puro.
《 M-mi dispiace ... Io ... 》
Augustin alzò una mano nel senso di tacere:《 Non occorre, ma se tu potessi fare la minima cosa almeno per salvarla sarei davvero felice. 》
Gli parlava con il cuore in mano.
Il vecchio uomo sapeva perfettamente che riuscivano a proteggersi egregiamente i suoi ragazzi, ma l'aveva capito da come aveva parlato Esperanza: non erano uomini qualunque quelli che erano sulle sue tracce.
Se avesse potuto muoversi in qualche modo avrebbe tentato di fare qualunque cosa pur di salvarla, ma era già con le mani legate.
Girodelle si avvicinò al generale facendo risuonare i tacchi sul parquet lucido della sala:《 Generale, spiegatemi la situazione. Cercherò di fare quel che posso. 》

***

Girodelle e Augustin erano lungo la via di casa Jarjayes, il primo in sella al suo destriero dun scuro mentre il secondo sedeva comodo al finestrino della carrozza spoglia di stemmi, per il pericolo delle strade in cui si passava.
Non erano riusciti a parlare di ciò che stesse accadendo alla nuova famiglia di Madamigella Oscar; il generale era stato chiamato da un pagio per andare a conversare con i sovrani di tutto ciò che era accaduto fino all'ultimo incontro con Oscar e Maria Antonietta.
《 Cosa cercavate di dirmi Generale? Ora dovremmo essere tranquilli. 》
Il generale si schiarì la voce e si sporse al finestrino spostando la tendina bordeaux con una mano:《 Capitano Girodelle, vedete, dopo quell'incontro acceso di molto tempo fa che abbiamo avuto, Oscar e tutta la famiglia è stata molto male. Oltre ai semplici battibecchi che si hanno normalmente, sono sopraggiunti vari problemi: Oscar e Andrè hanno perso loro figlio, il mio nipotino troppo piccolo per essere strappato alla vita e il caso ha voluto così che mia figlia si ammalasse nuovamente di tubercolosi; oltre a questo, sono sopraggiunti degli uomini che abbiamo scoperto che sono sulle traccia della madamigella che viveva con noi: Esperanza ... 》
Lo sguardo tra l'ardesia e il gridellino di Victor lo scrutò davvero preoccupato. Sperò con tutto il suo cuore che ciò che stesse per dire il generale non sarebbe equivalso alla possibile perdita di Madamigella Oscar in maniera permanente.
《 Conte ... forse io non dovrei raccontarvi tutto ciò. È pur sempre la donna che vi ha disonorato, che non vi ha accettato e, al suo posto, ha sposato un plebeo. Io medesimo vi ho cacciato dalla mia casa e ... 》
《 Non si preoccupi, generale - lo fermò Girodelle - Ho sempre molta stima nei suoi confronti e di sua figlia. 》
Augusti si sentì sollevato: odiava avere nemici, specialmente di quel genere.
Il capitano era un vero e proprio nobile francese a tutti gli effetti, fino a uno dei ricami della sua divisa: perfetto, certo, ma talmente nobile da poter essere malvagio.
Augustin era un bravo osservatore, dopo tutti quegli anni a Versailles era riuscito a comprendere "l'anima" delle persone con un semplice sguardo agli occhi; e quei occhi ardesia lo dicevano precisamente che tutto ciò che il facesse, avrebbe avuto sempre un secondo fine.
Il generale, chiedendo aiuto a lui, stava rischiando di rovinare gli equilibri che vi erano nella sua famiglia; ma un padre che aveva solo da recuperare l'amore non dato, cosa avrebbe mai potuto fare? L'unica cosa che era rimastogli era agire nell'ombra per essere la stessa ombra dei suoi figli.
Questa volta non avrebbe più agito tardi, lo avrebbe direttamente prevenuto.
Sapeva perfettamente che Oscar rischiava maggiormente sotto l'attacco degli uomini di cui parlava Esperanza che sotto le grinfie di Girodelle: sicuramente suo genero sarebbe stato in grado di far filare dritto uno come lui, senza scordare del commilitone Alain, che di umano aveva solo le sembianze, il resto era un intruglio tra un armadio a due ante e qualcos'altro di altrettanto grosso.
《 Siete preoccupato che la possano uccidere, non è vero? 》 l'uomo che aveva preso il posto di Oscar alla reggia di Versailles spezzò il fiume di pensieri che aleggiavano nella mente del generale.
《 Come avete detto? 》disse guardandolo Augustin, dopo aver leggermente scosso la testa.
《 Avete che madamigella Oscar venga uccisa insieme alla sua famiglia da quegli uomini. 》 disse nuovamente Girodelle mentre guardava la via di ciottoli che portavano alla magione de Jarjayes e il vento cominciava a portare indietro i suoi capelli castani.
Augustin si sistemò sul sedile della carrozza e rassegnato disse un roco "sì".
Victor piegò il lato destro delle sue labbra verso sinistra, in un piccolo risolino:《 Non vi preoccupate signor generale - iniziò mentre i cancelli del casato si cominciavano a intravedere come una minuscola chiazza stonata nella natura che gli accerchiava - Conoscendola sarà sicuramente in grado di cavarsela. 》
Augustin sospirò dandosi quasi dello stupido per tutto quello che aveva pensato:《 Avete ragione capitano Girodelle: ho cresciuto Oscar come un vero soldato, non mi dovrei preoccupare di una cosa simile. 》
《 Signor generale? 》 lo chiamò piano il giovane.
《 Sì, conte de Girodelle? 》
《 Aspettavate ospiti? 》
Il generale lo guardò interrogativo:《 Perché mi chiedete codesta cosa? 》
Girodelle:《 Dai cancelli stanno uscendo delle persone incappucciate. 》
Il tono sommesso e la dichiarazione di Girodelle gli fece perdere un battito e si affacciò dal finestrino abbastanza da poter vedere i cancelli.
Saranno stati sette, massimo dieci, e sicuramente erano quei uomini incappucciati che inseguivano la principessa Esperanza.
All'inizio sembrò che non facessero caso alla vicinanza sempre più minimizzata con la carrozza dove viaggiava il padrone di casa e sembrò che stessero decidendo sul da farsi, ma qualcuno che non era affatto incappucciato, piuttosto era vestito con un vestito alquanto chiaro, indicò terrorizzato le persone in avvicinamento e si videro correre via verso il lato sinistro del prato.
《 Vado a inseguirli. 》 sentenziò Victor pronto a spronare il cavallo.
《 Fermatevi. 》 lo richiamò il generale.
Girodelle lo guardò come sconcertato:《 Ma ... 》
《 Nessun "ma" conte; prima voglio vedere cosa vi facevano in casa mia. Ormai voglio essere sicuro prima di muovermi a sproposito. 》

Lady Oscar- Sarai per me il mio amore unico.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora