Spring.

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Ancolie si adagió sotto la quercia dall'altro lato del laghetto che la divideva dalla casa adocchiata.
Le fronde sempreverdi la tenevo celata nell'ombra.
Ancolie cercò di osservare oltre le finestre lontane: sembrava esserci movimento.

Marie strinse il nastrino rosso con forza.
《 Che dolore! Non respiro! 》Si ritrovò a gridare Esperanza mentre rimaneva al centro della stanza fissando quel maledetto nastrino che le stava sotto i seni fasciati di seta.
《 Suvvia, sei esagerata. 》Nanny legò un fiocco perfetto sulla schiena della ragazza.
《 Nonna, ma Esperanza è pur sempre incinta: è più delicata. 》 commentò Oscar mentre teneva fra le braccia uno strascico puro tra le braccia.
《 Chi bella vuole apparire deve soffrire. Ricordiamoci che siamo in procinto di matrimonio in questa casa e, finchè io sono viva, nessuna sposa si azzarderà ad uscire da qui con un vestito non ben fatto! 》disse Nanny indispettita.
Oscar rise:《 Va bene nonna. 》
Esperanza emise un altro gemito di dolore.
Pour l'amour de Dieu, cosa è successo questa volta? 》
《 Lo spillo; mi ha punto! 》 alla corvina scese una piccola lacrima mentre continuava a lamentarsi.
Marie sospirò:《 Mon Dieu! Neanche la principessa sul pisello ha fatto così quella notte! 》
All'ultimo commento di Nanny le donne si misero a ridere lasciandosi travolgere dall'aria leggera che si poteva respirare nella stanza.

《 Non preoccuparti Alain, penserò io a parlare con il parroco. 》
Alain si grattò il capo;《 Amico sei sicuro? 》
Andrè fece un risolino:《 No, ma sicuramente sono più bravo di te in certe cose. 》
Gli fece una finta risata di risposta:《 Spiritoso. 》
《 Alain, non mi dirai che te la sei presa. 》
《 No, comunque preferisco accompagnarti... ormai sei quasi del tutto cieco, amico mio. 》
Andrè si sentì una fitta al cuore e una lacrima sul procinto di cadere:《 Va bene ... 》
Il moro si avvicinò all'appendi abiti dove vi era stata lasciata cadere, in mal modo, la sua giacca color nocciola.
Passando da sotto le scale urlò un saluto e, seguito da Alain, si chiuse per bene la porta alle sue spalle della sua dimora.
Si diressero verso i cavalli con Andrè che sorrideva soddisfatto di quella sua piccola "magione".
Era grande solo di due piani con cinque camere da letto un po' piccole, un bagno, una cucina con il tavolo per pranzare, un salottino ben addobbato dai mobili portati dai Jarjayes e, attaccata sull'ala ovest della casa, un piccolo ripostiglio dove si potevano mettere quelle cianfrusaglie che la nonna si era portata con sé.
Per essere una casa popolana era davvero fantastica: molto probabilmente, una volta, vi abitavano due famiglie che condividevano alcuni ambienti per poi lasciare alcuni mobili quando si dovettero trasferire.
Andrè si complimentó da solo per il gran bel lavoro che era riuscito a fare: era come se avesse ristretto, ai suoi occhi, la dimora Jarjayes per poi riorganizzarla in uno spazio nettamente più piccolo, ma più accogliente.
Slegò le redini del suo stallone baio scuro, Alexander, rimurginando di dovergli costruire una stalla per il prossimo inverno.
I due si misero in cammino sul sentiero di ciottoli chiari che portavano al centro del paese.
Alain lo eccedette di un passo:《 Preferisco stare io avanti. Sai ... 》 cercò di giustificarsi ma, Andrè gli rispose velocemente:《 Ho capito Alain, non preoccuparti. 》
L'amico accennò un "sì" con la testa e ritornò a guardare il sentiero che divideva i due lembi di prato verde.
La primavera era arrivata da una settimana ormai e alcuni alberi erano già in fiorescenza; ora capì il motivo per cui il Generale in quest'ultimo periodo teneva le finestre sempre chiuse: gli dava fastidio il polline.
《 Allora, che hai intenzione di dirgli? 》 chiese ad un tratto ad Andrè voltando leggermente il capo.
《 La verità. 》 disse con nonchalance il moro stiracchiandosi le braccia in alto, respirando a pieni polmoni l'aria frizzantina di quel mattino col cielo terso.
《 La verità? Sarebbe questa la tua brillante idea? Ma guarda qua con chi mi sono ritrovato a parlare! 》
Andrè rise:《 Sai, a volte, le cose cambiano la visione di loro stesse per il semplice modo in cui sono dette, caro Alain. 》
Gli occhi castani di lui lo scrutarono interrogativi per poi essere disturbati da qualcosa che si mosse velocemente dietro di loro, ora molto probabilmente nascosta dietro a un albero o un cespuglio.
Alain tirò leggermente le redini facendo rallentare il destriero fino ad essere alla pari di Andrè; si sporse verso di lui e gli sussurrò scandendo bene le parole:《 Amico, sembra che qualcuno ci stia seguendo. 》
《 Sei sicuro di quello che dici? 》
Alain mugugnò qualcosa che avrebbe dovuto avere il significato di approvazione e poi ritornò a sussurrargli:《 Cerca di starmi dietro, farò galoppare il cavallo cercando di seminarlo. 》
《 Va bene. 》
Alain spronò ferocemente il cavallo partendo al galoppo e Andrè lo seguì con velocità e con il suono che producevano gli zoccoli sulle pietroline.

Lady Oscar- Sarai per me il mio amore unico.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora