Capitolo11

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Capitolo undici

Richard Wells figlio del noto Avvocato Dottor Victor Wells, si alza a fatica
dall'asfalto, nell'orecchio ancora le sgradevoli risate dei suoi aguzzini.
Rabbia e disgusto verso se stesso, sono le emozioni che prova, mentre
si avvia zoppicando alla sua Mercedes per trovare un rifugio, un momento per
riordinare le idee e calmare il battito furioso del cuore.
Siede al volante, la testa appoggiata in avanti, le braccia conserte come per
proteggersi dal freddo che avverte dentro di se e dagli errori che ormai lo
hanno stretto in un circolo vizioso dal quale non è possibile uscirne, se non con
l'aiuto di qualcuno che non sia mai suo padre.
Victor Wells, il tipo d'uomo con il quale è difficile parlare, spiegarsi, trovare il
coraggio di confidare i propri problemi, così da quando era bambino.
Niente complimenti, nessuna pacca sulla spalla solo doveri da svolgere nei
modi migliori, impeccabili.
Tutto inizia durante il periodo in cui frequenta l'università, scelta obbligata per
quanto riguarda la facoltà: giurisprudenza, anche se Richard preferisce altro,
nemmeno nominarlo.
Il dottor Wells non tollera voti discreti, neppure buoni, lui pretende il massimo,
ogni esame il figlio deve ottenere il lode, dimostrare alla parentela, tutti avvocati
che lui è all'altezza di tutti gli altri.
Richard un ragazzo come tanti, ha voglia di vivere, di divertirsi, purtroppo non ha
ereditato l'intelligenza acuta del padre, ma quella normale di sua mamma.
Per poter realizzare i risultati dettati con intransigenza, il ragazzo deve trascorrere
giorno e notte sui libri, senza uscire né partecipare alle feste organizzate dagli
amici.
Un giorno, decide di confidarsi con un amico, che tanto amico non si confermò.
Una pacca sulla spalla e via, una bustina contenente le pillole magiche.
Regalo da parte di un amico, vedrai ti senti un leone.
Richard da un pugno al volante, lacrime di rimpianto gli cadono sulle mani, da
quel maledetto giorno è iniziato il suo calvario.
Si sente sveglio, pieno d'energia, riesce a studiare e ad essere brillante con
gli amici e le ragazze senza accusare fatica, sonno e fame.
Il rovescio della medaglia è quello di quando l'effetto termina, si sente svuotato,
spossato, irritabilità e depressione.
La conseguenza è quella di continuare a consumare la droga sintetica, ma
quando né hai bisogno, non esiste più il prodotto gratuito devi pagare e salato.
Lo stipendio del padre non gli basta più, l'astinenza è terribile da sopportare
comincia un circolo vizioso, fatto di prestiti i quali con l'andare del tempo non
può sostenere.
"Eccomi qua " pensa ingoiando l'ennesima pasticca, una parte compresa la
cocaina la porta con se, nascosta in una tasca interna della giacca, il resto
decide di lasciarlo all'interno dell'auto, sotto il sedile posteriore.
Si rassetta l'abito rendendosi presentabile, e si avvia verso l'ingresso del The
King.

Azzurra si addormenta quasi subito, gli eventi in cui Ian l'ha trascinata con
la cospirazione del padre, rendono il suo sonno profondo e ristoratore.
C'è qualcuno nella stanza che si sazia gli occhi di lei, dei suoi magnifici
capelli lunghi sparsi sul cuscino, i lineamenti del viso distesi, le lunghe ciglia
le ombreggiano, le palpebre, la pelle candida sembra brillare di luce propria.
Ian la osserva appoggiato allo stipite della porta, lo sguardo rapito dalla
donna che avrebbe voluto nel suo letto, come sua moglie e compagna di vita.
"Chissà chi ha avuto il privilegio di possederti per primo" pensa travolto da
un'intenso impeto di gelosia "Chi ha baciato le tue labbra morbide e rosse
naturali".
Un sospiro e la ragazza cambia posizione, lasciando scivolare le lenzuola fino
alla vita, Ian si ritrae un po' per timore di essere scoperto.
Le spalline della camicia da notte, si abbassano e il seno fuoriesce sensuale
una visione inaspettata e involontaria, ma molto eccitante allo sguardo maschile.
Ian soffoca un'imprecazione, lei è sua e di nessun altro, ma Rosa è la spina nel
fianco che seppur senza colpa, risulta essere l'unico ostacolo che li separa.
Il cuore gli batte forte nel petto, mentre pensa alla soluzione ideale per amarla
finalmente come si meritano entrambi.
Purtroppo non è facile per lui che è un uomo di parola, tradire la fiducia data
nel momento del bisogno, è la sua natura, l'educazione ricevuta dal nonno,
persona onesta, tutta di un pezzo.
Forse l'unica cosa da fare per il momento è quella di mantenere la distanza
con lei, attendendo con pazienza la naturale evoluzione della storia.
Con un lungo sospiro di frustrazione, richiude la porta che separa la suite.

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