Capitolo 10

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Avverto che da questo capitolo in poi la lettura è consigliata

ad un pubblico adulto in quanto contiene scene di sesso

esplicito                                                                                                      Capitolo dieci.

Attraverso la fitta cortina di capelli insaponati davanti alla faccia, Azzurra scorge
l'alta e muscolosa figura dell'uomo che ha torturato per anni i suoi sogni, stagliarsi
davanti a lei, praticamente nudo.
Ian sorride deliziato, nell'osservare le morbide curve della ragazza, la quale di
riflesso cerca di coprirsi le parti più sensibili, fallendo miseramente.
"Quanto è bella ", pensa ritornando indietro nel tempo, quando era poco più di
una ragazzina, i capelli scuri enfatizzavano gli occhi straordinari, d'argento e il
fisico esile, emaciato, nascondeva i primi segnali del cambiamento
adolescenziale.
Sotto le striminzite magliette scolorite, si intravedevano le punte delicate dei
piccoli seni appena cresciuti, ma lei non dava importanza alla cosa rendendola
ancora più appetibile, specialmente per i clienti della zia.
Lui non resisteva a starle lontano, il terrore che uno di questi potesse approfittare
della situazione, rafforzava il suo istinto di protezione.
Entra all'interno della doccia chiudendo dietro di se la porta scorrevole, evitando
così di non rischiare all'aria fresca di penetrare.
Un paio di occhi spalancati, arrossati dal sapone sono incollati al suo fisico
temprato da anni di box.
Quando era a Detroit, un ragazzo allo sbaraglio aveva trovato rifugio e sostegno
dalla palestra di vita che questo sport ti insegna a vivere.
"Mio Dio, quante volte ho sognato di vivere un momento come questo", pensa
Azzurra incapace di distogliere lo sguardo dal corpo perfetto di Ian.
"Quando sono andata via era un ragazzo, ora è un uomo meraviglioso "
Ian si avvicina prendendola forte fra le braccia, il naso a sfiorarle il collo
sottile.
Un lungo brivido le scorre emozionante lungo il corpo, il contatto della pelle
nuda di lui, il tocco rigido del suo membro in erezione contro il pube la eccita
all'istante.
Scaccia via la sensazione di imbarazzo, per sostituirla in un fuoco divampante
che le raggiunge i sensi delle pieghe della sua femminilità.
«Azzurra sei per me un'ossessione»le sussurra roco all'orecchio. Le mani le
sollevano il volto, gli sguardi ardenti si divorano come affamati.
Le labbra fameliche di Ian si impossessano prepotenti di quelle di lei, che le
socchiude per facilitare l'accesso della lingua.
Il gioco sensuale si protrae a lungo, le mani di Ian cercano il seno sodo che
gli solletica il torace.
Azzurra ansima al tocco maschile che le stuzzica i capezzoli, rendendoli
turgidi e sensibili.
Solleva la testa quando le labbra morbide di Ian si impossessano delle piccole
punte, succhiandole avidamente.
Un dolce nettare, scivola tra le gambe tremanti della ragazza, lingue di fuoco
lambiscono i sensi di entrambi.
La mano calda di Ian, accarezza la delicata intimità di Azzurra saggiando la
sua eccitazione, mentre lei tocca dolce la schiena di lui fino a raggiungere i
glutei sodi maschili.
Il profumo speziato della pelle accaldata e bruciante di desiderio, aleggia nell'aria
sensuale, preludio di un rituale amoroso vecchio come il mondo.
«Ah, sei così calda, pronta per me »ansima Ian penetrandola con un dito.
Azzurra cerca la bocca bramosa di lui, avverte che è prossima all'apice del
piacere più puro.
L'uomo sente gli umori di lei bagnargli le dita aumentando la sua frenesia di
possederla, senza lasciare la bocca di lei, prende il pene per finalmente
godere della sua compagna.
Appena Azzurra avverte la punta del membro farsi strada tra le sue dolci
pieghe femminili, si irrigidisce meccanicamente, nessuno è arrivato a tanto.
"No...", pensa allarmata."La mia prima volta, non voglio che sia così "
Per tutta la vita aveva rifiutato la corte serrata di una moltitudine di ragazzi
così detti "per bene " che si professavano innamorati cotti.
Regali, fiori, inviti a cena, erano freddamente allontanati da lei, che preferiva
uscire in compagnia senza alcun legame né impegni.
Il suo atteggiamento era dovuto dentro di se, alla speranza di rincontrare il
vero amore, quello che le si era rintanato un posto in fondo al cuore: Ian.
Ora che lui era con lei, appassionato e deciso ad averla, i suoi sogni
riemergono spontanei nella mente di una ragazza che sognava di perdere
la verginità in un luogo romantico, di vivere l'amore unico tutto suo.
Il volto sorridente di Rosa le ricorda che l'uomo che ama non appartiene solo
a lei, ma che è spostato con la sua amica d'infanzia.
La mano di Azzurra allontana l'amante dal suo corpo, lo sguardo sbalordito
di Ian le stringe il cuore in una morsa dolorosa.
«Amore...perché? L'uomo fa un tentativo di riavvicinarsi, ma lei si rifugia
all'estremità della doccia.
«Azzurra....»insiste frustrato.
«Scusa....non...posso »balbetta la ragazza abbracciandosi come per
proteggersi.,
Lo sguardo di Ian si fa di ghiaccio:«Ho capito, cazzo Azzurra tu pensi sempre
a Rosa.»la voce dura «Ti ho detto di non pensare a lei! Non c'entra niente»
Detto questo apre con un colpo la porta ed esce dalla doccia furioso, lasciando
Azzurra accucciata per terra, la testa fra le mani.

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