Capitolo12

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Capitolo dodici

Rosa fasciata in un lungo e sinuoso abito da sera rosa, fissa con il suo sguardo
scuro, gli occhi sfuggenti, del ragazzo che sosta ormai da troppo tempo vicino
ai bagni.
L'incarnato olivastro della sua pelle cosparsa da una leggera crema profumata,
ricca di pagliuzze d'oro, risalta il colore delicato del vestito.
I lunghi capelli ricci, ricadono sulle spalle pettinati in una elaborata acconciatura,
il trucco adatto al palcoscenico, evidenzia il nero dei suoi occhi magnetici.
"Splendida ", pensa Richard, mentre il suo cervello frulla alla ricerca di una
spiegazione.
La donna gli si avvicina lentamente, ma con fermezza nei lineamenti del viso.
«Che cosa ci fai qui?»ripete con voce ferma.
Il ragazzo abbozza un sorriso di scherno:«Non credo esista un divieto che
proibisca di usufruire del bagno»replica sfacciato.
Rosa nasconde l'irritazione, ricambiando un debole sorriso di circostanza.
«Caro Signor Wells, lei è qui da più di un ora, e sappiamo entrambi quello che
ha fatto finora, quindi la invito a lasciare il locale immediatamente »ordina in
tono severo.
«Signora Taylor, lei non ha nessuna prova di quanto mi accusa, se fossi in lei,
mi preoccuperei di dove si trova suo marito e con chi.»ribatte Richard con un
timbro di voce velenoso.
La seconda manata della serata, lo coglie di sorpresa, la stretta è dolorosa e
gli stritola la spalla .
«Grazie Joe, »Rosa si rivolge ad un grande uomo di colore,«Accompagna
il signore alla porta e assicurati che non rientri»
«Si signora » dall'alto, il grosso vocione del buttafuori, fa venire la pelle d'oca
a Richard, il quale si lascia trascinare all'esterno in silenzio.

Rosa osserva la scena con malinconia, le crude parole del ragazzo le sono
rimaste sullo stomaco, come un boccone amaro.
Con eleganza sale le scale per raggiungere il suo camerino.
L'interno racchiude la sua essenza, un grande specchio prende tutta una
parete, diverse poltroncine sono una accanto all'altra, dietro ad una lunga
pensilina in marmo rosa, ricca di cosmetici, spazzole, piastre per capelli, tutti
oggetti per la cura della propria persona e bellezza.
Con un profondo sospiro, si appresta ad osservare il proprio viso, illuminato
dai vari faretti al led .
Non trova alcun difetto, ma dubbi si, che le tormentano il sonno.
Sapeva bene dove Ian era e con chi, ma questo non era un problema per lei,
fino a quando le persone non avessero iniziato a farsi delle domande.
Ed i suoi timori si stavano avverando, piano, piano come un temporale
all'orizzonte.
Chiude gli occhi stanchi, sprofondando ancora di più nella poltroncina.
Al ritorno né avrebbe parlato con Ian, sicuramente l'avrebbe ascoltata.
Il profumo a lei famigliare, aleggia nella stanza, attraverso lo specchio il
volto bellissimo e virile di Nick la sta fissando con i suoi occhi profondi.
I capelli lunghi neri, legati come al solito in una coda da un nastro di seta nero.
Il completo elegante significa che è "in servizio " il gergo da loro usato.
Nick come Kirk sono i due ragazzi più ricercati dalla clientela femminile e non solo.
Sono i dipendenti più promettenti del locale, quelli per cui le clienti spendono
qualsiasi cifra, pur di godere della loro compagnia.
«Ogni volta che entro , mi sembra di essere in una confetteria »osserva Nick con
un ampio sorriso »
Rosa ammira incantata la dentatura bianca e perfetta del ragazzo.
Ricambiando il sorriso, lei si guarda  intorno, riconoscendo la verità .
Il rosa è il colore che predomina nella stanza, dalle pareti, alle poltrone, in un
angolo sistemati ad arte, mazzi di fiori, omaggi degli ammiratori.
«Nick, hai già terminato con l'appuntamento?»gli chiede speranzosa.
Il ragazzo le si accomoda accanto, allungando le lunghe gambe.
«Si, Rosalynd come da copione, la signora voleva solo sfogarsi verbalmente.»
Lei nasconde abile il suo sollievo:"«Io invece sono molto stanca, ho bisogno di
bere qualcosa di diverso, di forte.»ammette con un atteggiamento sensuale.
Nick si offre volontario per andarle a prendere un drink al bar, e Rosa gongola
soddisfatta.

Kirk è concentrato alla guida della sua Jaguar, Michelle seduta vicino rimane
in silenzio pensierosa, la sua mente ripercorre gli avvenimenti appena accaduti.
La corsa per la scala, lei caricata sulle spalle di lui, i suoi pugni che percuotono
la schiena di marmo, le sue imprecazioni inascoltate.
Il ragazzo entra in bagno senza accendere la luce, e la blocca con forza alla
parete della doccia, tappandole la bocca con un bacio impetuoso, vorace.
Michelle avverte le gambe farsi molli, lui la sorregge come una piuma, le labbra
sopra le sue, implacabili.
«Non né ho mai abbastanza di te»le sussurra roco all'orecchio, cercando con
una mano il suo seno florido.
Un'emozione indescrivibile le percorre tutto il corpo, dal cervello fino alla punta
dei piedi.
Kirk si abbassa a baciarle i capezzoli eretti, come la sua eccitazione, che sente
batterle contro il ventre.
Nella penombra dovuta alla luminosità del corridoio, gli occhi di entrambi si
cercano disperatamente.
L'intensità con cui si fissano, parla da sola: lei è totalmente persa nel suo
sguardo smeraldino, lui ha un'espressione di sorpresa, mista a tormento.
Kirk solleva Michelle che circonda il busto di lui con le gambe, mentre il
membro la penetra delicatamente.
Una scossa elettrica brucia entrambi, rendendo l'amplesso un turbine di
emozioni e passione profonda.
I loro respiri affannosi, si confondono tra loro, mentre il culmine del piacere li
travolge inaspettato, facendoli urlare insieme.
Distrutti, si abbracciano a lungo, aspettando che il battito cardiaco si normalizzi,
e l'eco dell'orgasmo si plachi.
Dopo inizia una divertente lotta sotto la doccia, Kirk la stuzzica con la spugna
insaponata, lei si difende con energia allegramente.
Kirk è un ragazzo che ci sa fare con il sesso femminile, un vero ammaliatore,
ma sincero ed onesto.
Durante il viaggio verso casa, anche lui ha la mente confusa.
Anche se giovane, possiede un'esperienza da uomo adulto, anzi meglio, la sua
professione gli ha insegnato la psicologia femminile a menadito, e dì donne
né ha avute, tante.
Di ogni età e estrazione sociale, ma quello che ha provato con Michelle, per
lui è sconosciuto, nuovo, da ponderare.
È la prima volta che ha fatto l'errore di dimenticare il preservativo durante un
rapporto sessuale, ma l'effetto che lo ha ghermito gli ha annebbiato il cervello,
sentendosi vulnerabile.
Meglio dare un taglio ora, per non complicarsi la vita, in fondo non capisce
ancora il suo stato d'animo, né quello che gli è successo.
Davanti a una incantevole villa, Kirk ferma la vettura.
«Abiti qui,» fa ammirando la costruzione «Bel posto »conclude sincero.
Michelle resta indecisa, se scendere o aspettare una proposta da lui, di
un invito, uno scambio di numeri di cellulare, ma Kirk rimane in silenzio.
Stizzita, scende dalla macchina sbattendo la portiera.
«Ci si vede al locale, Michelle » detto questo Kirk riparte impassibile.

Chiuso nel suo studio, Jack Allen non riesce a prendere sonno, come ormai
da tempo.
Gli ultimi avvenimenti di Ditroit, hanno aperto una ferita mai rimarginata.
Sente che la resa dei conti è vicina, finalmente saprà chi c'è dietro alla
morte del suo migliore amico e a quella di sua moglie.
Entrambi Ranger da giovani, soci in affari dopo, erano come fratelli.
La verità che ha perseguito durante tutta la vita, è vicina, deve tenersi pronto,
pronto a vendicare anche la tragedia che la stessa notte, ha colpito Kate, sua
moglie, incinta di otto mesi e che dal dolore e dal panico ha perso il bambino,
e che le ha provocato una lesione rendendola sterile.
Lo squillo del telefono, interrompe i ricordi strazianti.
«Ti aspettavo»sono le sue prime parole.


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