Capitolo5

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Capitolo cinque.

Affacciate alla terrazza illuminata da mille candele Azzurra e Michelle si godono
in pace la tranquilla privacy, di cui entrambe hanno bisogno.
Michelle accende una sigaretta e soffia languida il fumo nell'aria, verso il lago.
"Ti manca molto eh?"- domanda con un filo di tristezza nella voce.
Azzurra sente gli occhi inumidirsi:"Non ho mai smesso "- risponde emozionata.
"In tutti questi anni trascorsi lontano da Ian e Rosa ho serbato nel cuore la
speranza di rivederli, e quando avrò sistemato il mio studio e l'appartamento
finalmente mi metterò alla loro ricerca."- conclude decisa.
Michelle arriccia il naso, buttando giù il mozzicone di sigaretta:"Il fatto che ti
trasferisci nel cuore della città, mi dispiace tanto non sarà più la stessa cosa "
"Ma che cosa dici, tesoro la mia casa sarà la tua, pensa a tutte le volte che
potrai dormire da me, uscire a fare shopping cosa che ti piace tanto, e fare
il giro per locali a divertirsi senza la preoccupazione dei genitori che ti aspettano
anche se ormai siamo adulte"- la rincuora Azzurra con un sorriso.
"A proposito di locali "- una voce maschile, interrompe i loro discorsi.
Dall'ombra emerge un ragazzo alto, capelli castano chiaro corti e occhi verde
bosco, indossa uno smoking nero con disinvoltura, si avvicina alle due ragazze
abbracciandole entrambe rimanendo nel mezzo separandole.
"Bellissime hanno appena aperto un locale strepitoso, esclusivo, ma per
entrare occorre essere soci, io ho la mia tessera personale, tramite mio padre
sono riuscito ad ottenere alcuni inviti speciali, che ne dite? Facciamo un salto?"
Azzurra e Michelle si guardano perplesse :"Richard, non so se sia il caso,
domani mattina ho un appuntamento con un agente immobiliare per un
appartamento "- cerca di svincolarsi Azzurra.
"Bridget, cara ho già parlato con tuo padre e lui è d'accordo, che cosa ti costa,
in fondo sarebbe un bel modo per continuare a festeggiare tra di noi "- insiste
cocciuto il ragazzo.
Azzurra conosce Richard dal College e sa della cotta che lui persevera nei suoi
confronti, nonostante lei non ricambia gli stessi sentimenti.
"Chi si unisce a noi?"- domanda Michelle.
"Sicuramente Gerard, Bettye , Dayla, Thomas"- prendiamo due macchine, la
mia e quella di Thomas."- risponde il ragazzo entusiasta.
Notando lo sguardo indeciso di Azzurra cerca l'appoggio di Michelle lanciandole
un'occhiata da cucciolo abbandonato.
"Dai, Bridget facciamo qualcosa di pazzo stasera, è un po' che non andiamo a
divertirci "- la sprona Michelle segretamente curiosa di vedere questo locale
esclusivo.
Un sorriso complice spunta sulle labbra di Azzurra:"Perché no? Vado prima a
salutare i miei e ci vediamo in garage "
Solo Michelle è a conoscenza della sua precedente vita a Detroit, il suo nome e
i suoi trascorsi, gli altri amici o conoscenti sanno che è stata adottata e che si
chiama Bridget, nome con cui l'anno registrata agli Uffici anagrafici.

Azzurra si fa largo tra gli invitati, fermandosi qua e là a scambiare qualche
convenevole e ringraziando educata ai complimenti che riceve.
Finalmente scorge i suoi genitori attorniati dai loro amici più intimi.
La prima ad avvicinare è Kate sempre al fianco del marito:"Mamma, Richard
mi ha inviato ad uscire con altri amici per andare in un locale nuovo, con me
viene anche Michelle, ha aggiunto che papà è d'accordo "- specifica lanciando
un'occhiata al padre occupato in una fitta discussione con un collega d'ufficio.
"Vai pure cara, sono al corrente di tutto, è giusto che ti diverti un po' dopo
aver studiato tanto "- la assicura la madre baciandola con affetto sulla guancia.
Azzurra abbraccia la donna che si è presa cura di lei con amore e dolcezza,
mormorandole un caldo "Ti voglio tanto bene "- poi scappa via per raggiungere
gli altri.
In garage Richard è al volante della sua Mercedes Classe S bianco perla, con
vetri oscurati, seduti dietro Michelle e Gerard.
Gli interni sono di un raffinato color panna, i sedili in pelle morbida, le luci
al led, tutta accessoriata.
Azzurra si accomoda accanto a Richard il quale ingrana la marcia e parte,
verso il locale esclusivo.
"Dove sono gli altri?"-domanda la ragazza notando l'assenza della vettura di
Thomas.
"Sono già partiti"- risponde Richard con noncuranza.
Il tragitto si svolge in un'atmosfera serena e allegra farcito da battute su
domande curiose riguardo alla loro destinazione sconosciuta.
Destinazione che appare dinnanzi ai loro occhi all'improvviso, come una
piacevole sorpresa.
Un ampio portone in legno bordò laccato, con in alto una finestrella in stile
Liberty, probabilmente per guardare chi si trova sulla soglia.
Gli amici sono davanti all'ingresso, in attesa .
Richard parcheggia velocemente la Mercedes nell'apposito parcheggio adiacente
al locale, stracolmo di vetture.
Riuniti davanti al portone Richard preme il pulsante accanto al muro.
Thomas, Bettye e Dayla fanno comunella fra loro.
Il portone si spalanca all'improvviso, sull'uscio appare un uomo alto e robusto,
il volto serio con grandi occhi neri.
Vestito in modo elegante allunga una grande mano verso Richard.
"Signore cosa posso fare per lei?"- domanda con una bella voce baritonale.
Il ragazzo gli mostra la sua tessera personale:"Sono un socio del locale e ho a
disposizione questi inviti omaggio "- risponde non con la medesima flemma.
L'uomo osserva la tessera con attenzione, poi rivolge lo sguardo ai cartoncini.
"Questi inviti non sono validi per questa sera, il locale è al completo visto lo
spettacolo in corso. Può entrare lei e una persona di suo gradimento, tutti gli
altri saranno i benvenuti in un altra occasione."- specifica senza un sorriso.
"Come sarebbe non sono validi "- replica il ragazzo contrariato-" Le faccio
notare che questi inviti me li ha procurati mio padre, un noto avvocato della
città e mi ha assicurato che li ha avuti direttamente dal proprietario "- ribatte
offeso, il viso arrossato dall'irritazione e dall'imbarazzo.
Il buttafuori fa spallucce : "Okay, vado a cercare il proprietario "- sentenzia
rientrando nel locale.
Rimasti fuori gli altri amici tra cui Dayla la più pignola del gruppo inizia a
lamentarsi a voce alta:"Tutte queste manfrine, per entrare dove si è mai
visto, io entro sempre dove voglio "- la voce fastidiosa, come anche il suo
aspetto perfettino capelli castani raccolti, occhi marroni dietro a un paio di
occhiali dalla montatura anonima, magrissima come un grissino.
Thomas è il suo fidanzato ufficiale, una coppia bene assortita, anche lui
stesso modo di fare, uguali anche nel portamento e entrambi con occhiali.
La più simpatica e intelligente si rivela Bettye, con lei è un piacere strare
insieme, ironica con una selva di capelli rossi che non stanno mai a posto,
una spruzzata di lentiggini sul naso, la pelle delicata, gli occhi verdi allegri
un volto solare come il suo carattere, il fisico minuto, ma proporzionato.
"Ragazzi, abbiate fede l'importante è riuscire ad entrare "- dice cercando di
calmare gli animi.
La porta si apre un'altra volta, un uomo alto elegantissimo, esce insieme
all'omone.
Azzurra si sente mancare, la testa inizia a vorticare e il cuore le balza in gola.
Cerca un appoggio per non cadere, accanto a lei Richard è l'unico suo appiglio
disponibile e lei gli infila una mano sotto il braccio.
L'uomo rimane impassibile, ma lo sguardo si sofferma in quello di Azzurra.
"Allora signori, ditemi in che modo posso essere d'aiuto "- esordisce con calma.
Il suo viso è come una scultura greca, i lineamenti cesellati, gli occhi di un azzurro
intenso che sembra guardarti dentro, il naso dritto, le labbra generose, i capelli
un tantino più corti di come lo ricordava.
"Signor?"- inizia Richard arrogante.
" Taylor"- risponde allungando la mano educato.
Il ragazzo ricambia la cortesia:"Signor Taylor, io sono socio e possiedo questi
inviti speciali, ora il suo...ehm impiegato afferma che non sono validi per entrare
questa sera"-
Il Signor Taylor scorge veloce il contenuto dei cartoncini:"Ha detto la verità, vede
questa è una serata di gala, i tavoli disponibili sono tutti occupati, questi biglietti
sono validi per altri eventi, ma non per questo."- sentenzia con voce dura.
"Andiamo via"- sussurra Azzurra nell'orecchio dell'amico.
Ma Richard abituato ad averle tutte vinte non demorde:"Anche per Bridget è
una serata speciale, si è appena laureata a pieni voti in psicologia e speravo
di farle un omaggio invitandola qui"
Gli occhi azzurri di Taylor luccicano enfatizzando il suo charme:"Bridget eh?
bellissimo nome "- commenta serio, fissandola intensamente.
Azzurra passa dal bianco cadaverico al rosso fiammante, lingue di fuoco le
bruciano le guance, avverte le lacrime prossime a solcare le lunghe ciglia.
"Va bene signori solo per Bridget vi lascio il mio tavolo personale, ma se avete
intenzione di ritornare vi consiglio di procurarvi la tessera."- detto questo sparisce
all'interno senza voltarsi indietro.

L'omone lascia la porta d'ingresso aperta per farli accomodare.
"Uffa, quante storie!- borbotta Dayla seccata-"Che cosa sarà mai....CAVOLO!"-
esclama spalancando gli occhi.
Un vasto locale a luci rosse soffuse appare ai loro sguardi attoniti.
Le tinte sono quelle del rosso passionale.
Tavoli e divani ovunque, alcuni artisti si stanno esibendo in mezzo alla pista da
ballo in parquet, trapezisti di ambo i sessi si contorcono su cerchi appesi alle
pareti in costumi succinti.
Tutto intorno faretti soffusi donano all'ambiente un'aurea sensuale.
In fondo spicca un palcoscenico bellissimo stile art-deco.
Un lungo bancone in mogano è posto all'angolo del palcoscenico, dal quale si
accede salendo alcuni gradini.
Il banco è un bar fornitissimo di ogni sorta di bottiglie di marca, dietro ben quattro
barman servono indaffarati i clienti seduti agli sgabelli in morbida pelle.
Alcuni soppalchi sistemati in assoluta privacy, sorgono rialzati dal resto degli
altri tavoli.
Al soffitto la raffigurazione del sole, con i lunghi raggi caldi e invitanti.
Il gruppo viene scortato ad un tavolo separato da uno spesso cordone in raso
rosso.
Si nota la differenza rispetto alla norma, il tavolo è più spazioso come il
divano sistemato ad angolo, questa è la zona Vip.
I ragazzi prendono posto estasiati, a lato un secchiello con una bottiglia di
champagne già pronto.
Azzurra si sistema accanto a Michelle che non smette di osservare tutto ciò
che le è intorno.
"Hai visto Bridget, come ho messo a posto quel tipo "- si vanta Richard con
orgoglio tutto maschile.
"Già, l'ha proprio spaventato per bene "- sussurra Michelle ad Azzurra in tono
sarcastico.- "Ma Azzurra hai una cera che non mi piace, che cosa è successo?"
"Ho un calo di zuccheri "- risponde con la voce incrinata.-"Ho bisogno di bere
qualcosa di forte per favore "
L'amica la fissa stranita, non l'aveva mai vista bere superalcolici, ma rimane in
silenzio.:"Richard, tu che qui sei di casa, vai al bar Bridget ha voglia di bere
qualcosa di forte "- gli ordina decisa.
Mentre lui si allontana, Michelle ne approfitta per parlare apertamente .
"Hai visto che uomo affascinante il Signor Taylor? Uno sguardo che ti fulmina
un fisico da urlo perfetto, chissà quanti cuori ha spezzato in vita sua"
Azzurra abbozza un sorriso: "Oh...ne ha spezzato parecchi "
"E tu come fai a saperlo?"- la schernisce l'amica ridendo.
"Come? Il Signor Taylor è Ian"



















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