Capitolo diciotto
Il "Mag Mile" ovvero The Magnificen Mile è la strada del lusso.
Chiamata il Paradiso dello Shopping, un grande centro commerciale che
punta sulle griffe di alto livello, ma offre anche negozi per tutte le tasche.
Amy osserva meravigliata le varie vetrine delle boutique, mentre si lascia
guidare da una Michelle frizzante che si muove disinvolta e sicura di se stessa.
«Sei certa che qui trovo qualcosa che non costi un patrimonio?»le domanda
incerta l'amica resasi conto del lusso che la circonda.
Michelle la prende per mano:«Conosco questa via come casa mia, ti assicuro
che so dove andare » le risponde trascinandola dolcemente.
Finalmente la ragazza sceglie il negozio in cui entrare, Amy la segue fedelmente.
L'interno del locale si presenta ampio agli occhi spaesati di Amy.
Lei osserva gli innumerevoli espositori, su cui sono disposti in ordine una varietà
di abiti, dalle fatture e colori differenti.
Le commesse salutano cordiali, ma non chiedono loro nulla, lasciandole libere
di osservare la merce esposta a piacimento.
Amy si sente sollevata, odia sentire il fiato sul collo delle impiegate, pronte nel
farle acquistare con insistenza ogni cosa.
Il suo stato d'animo traspare dalle sue movenze, rilassate.
Non ha fatto i conti con la sua amica però, la quale estrae un capo e glielo porge
soddisfatta.
«Prova questo, è un abito semplice, ma d'effetto.»le propone indicandole il
camerino .
Amy lo guarda imbarazzata: «È corto!»esclama scuotendo la testa.
«E allora?»ribatte Michelle «Non dirmi che hai le gambe storte »
"Non ho mai avuto il coraggio di scoprire le gambe " pensa amaramente, ma non
dice niente, il rossore sulle guance è segno di insicurezza e vergogna.
In fretta indossa il vestito, poi si volta verso lo specchio e non si riconosce.
Il vestito è di colore crema, decorato da fiori, la scollatura scende appena alle
clavicole, sotto la gonna una sottoveste in pizzo bianco oltrepassa di un dito
l'orlo ed è sopra il ginocchio.
"Non è male " pensa, ma andare vestita così in giro, è un problema per lei.
«Amy?»la voce curiosa di Michelle, la fa sussultare:«Esci, fammi vedere come
ti sta»
«No »è la risposta diretta della ragazza.
L'altra entra nel camerino senza remore.
Osserva muta il risultato del vestito sul fisico di Amy.
Uscita dai panni della lunga gonna, e della larga camicia, la ragazza espone il
suo vero corpo, magro, longilineo, formoso nei punti giusti.
«Stai benissimo cara, »dichiara sorpresa Michelle «Avanti, quale è il problema?»
domanda notando la smorfia sul volto dell'altra
«Non è mia abitudine mostrare le gambe nude »confessa Amy arrossendo.
«Ma non farmi ridere!»replica Michelle «Ormai non ci bada più nessuno, le
ragazze vanno in giro con quasi il sedere per aria, figurati se guardano te.»
Al termine dello shopping, Amy si porta a casa il vestito, un paio di jeans attillati,
un top rifinito di brillantini, e per finire un paio di scarpe con il tacco, non troppo
alto.
«Manca il necessario per il trucco »conclude Michelle soddisfatta.
Amy alza gli occhi al cielo:«Porto gli occhiali, non ho bisogno di trucco »
ammette sprofondando in un lungo sospiro.
Michelle aggrotta le sopracciglia ben disegnate:«A proposito degli occhiali,
rimedieremo sostituendoli con le lenti a contatto, ma per il momento non è
necessario avere tutto l'occorrente per il make-up, bastano pochi prodotti,
basilari per iniziare »sostiene la ragazza incamminandosi.
"Povera me" pensa Amy seguendo l'amica.La forte mano che Azzurra afferra per raggiungere il pontile non appartiene
ad un esperto gondoliere, ma alzando lo sguardo si imbatte in una lama di
ghiaccio che le perfora la vista.
Ian impassibile la spinge dietro di se, mentre attende l'arrivo di Kevin.
I due si fronteggiano a muso duro, i lampi che si inviano con gli occhi
fanno temere il peggio per Azzurra, che inizia a tremare preoccupata.
«Ringrazia il cielo che non mi piace dare spettacolo Ward, ma non finisce qui.»
ringhia tra i denti Ian.
«Quando vuoi »replica l'altro altrettanto duramente.
L'uomo sospinge Azzurra verso la vettura in silenzio, non una parola esce
dalla sua bocca, neppure durante il tragitto di ritorno.
La ragazza si accorge dell'assenza dell'avvocato:«Dana ....»
«Torna per conto suo » la interrompe lui glaciale.
Rabbia e gelosia aggrediscono il cuore di Azzurra, "non si è fatto scrupoli a
lasciarmi sola, per andare a ballare con quella specie di Virago", rimugina
stizzita.
Si volta verso di lui, e osserva il suo profilo che non batte ciglio, rigido, glaciale,
come una statua greca.
Le braccia immobili, lungo i fianchi, appaiono rilassate, ma lei avverte la falsa
calma nell'uomo che nasconde tutt'altro dentro.
Non immagina certo la scena al quale Ian ha assistito, il bacio tra Kevin e lei
sulla gondola, un quadretto assai rilevante.
Il percorso verso la suite è scandito dall'impalpabile silenzio, la mano di Ian
stretta alla vita di Azzurra, come se lei potesse fuggire.
All'interno dell'ascensore entrambi si scrutano, scintille ardenti sprigionano
nell'abitacolo.
Appena Azzurra varca la soglia della suite, si avvia veloce per rifugiarsi in
camera sua:«Buonanotte Ian» mormora, ma bruscamente viene trattenuta
dalle forti braccia dell'uomo.
Di colpo si trova schiacciata al petto di marmo di lui, che la blocca fulminandola
con uno sguardo di fuoco.
Le iridi azzurre scintillano come una lastra di ghiaccio, annegando in quelle
altrettanto fredde di lei.
«Hai idea di che cosa ho passato, quando non ti ho più vista?"»le ringhia in faccia
strattonandola.
La ragazza tenta di divincolarsi furiosa:«Lasciami! Mi fai male!»esclama
dibattendosi.
Il rumore della stoffa strappata, risuona come uno schiaffo.
Azzurra resta quasi a seno nudo, le spalline dell'abito hanno ceduto, e penzolano
lungo le braccia inerti.
«Non hai pensato a nulla, quando mi hai piantata da sola, per volteggiare con
Miss. Gwenda »ribatte tentando di coprirsi con le mani.
Ma Ian è accecato dalla gelosia, davanti a lui vede rosso.
Con un balzo la isola contro un muro, le mani pericolosamente accanto alla
testa di lei.
«Ti ho cercata dappertutto, sono diventato pazzo, pazzo di te!»le sibila vicino
all'orecchio.
Il cuore di Azzurra perde un colpo, un brivido le percorre il corpo rigido.
Il filo conduttore che li tiene uniti è lo sguardo, non si sono mai lasciati un attimo.
«Ti piace Ward eh?»la voce roca dell'uomo le alita vicino, piena di rabbia repressa.
La ragazza impallidisce:«Che cosa insinui?»gli domanda in un sussurro.
Lui impreca violentemente, serra le braccia di lei sopra la testa:«Se non vi
avessi visto, non ci avrei creduto, ma a te gli uomini galanti piacciono, altroché »
Azzurra inizia a tremare, le palpebre umide di lacrime trattenute.
«È stato un bacio innocente...»replica con voce incerta.
Il pugno sferrato a pochi centimetri dalla sua nuca, la fa sussultare.
«Un cazzo cara, se non vi avessi intercettato, a quest'ora saresti nel suo letto.»
dichiara freddamente avvicinando la bocca alla sua.
La ragazza scuote la testa difendendosi, le lacrime scorrono sul suo bel viso.
«Non mentirmi, a letto con me ti neghi, ma con Ward ci saresti stata »la risata
amara dell'uomo entra fin dentro l'anima.
«Ian....» la preghiera mormorata dalle labbra tremanti di Azzurra ha l'effetto di un
tornando.
L'uomo copre con violenza la bocca di lei con la sua, mentre la prende in braccio
e con un calcio spalanca la porta della sua camera da letto.
Il bacio brucia sulle labbra sensibili di Azzurra, ma Ian la divora con livore.
La butta sul letto e le è subito sopra, intrappolandola con il suo corpo.
«Io ti voglio!» la reclama iniziando ad abbassarle il vestito, il petto candido libero
lo attira come una visione.
La ragazza è tormentata da emozioni contrastanti, le maniere brusche di lui la
fanno tremare, ma di desiderio.
I lunghi baci che Ian dedica ai capezzoli turgidi, le stimolano la parte sensuale
risvegliando sensazioni di passione a lungo sopita.
L'amore che prova per lui da tempo, la rapisce infondendole nel cuore ogni
sensazione di estasi a lungo sopite.
Osserva ammaliata l'uomo disfarsi in fretta dei vestiti, rimanendo in boxer.
Il fisico magnifico, sembra scolpito, lo sguardo scintilla mentre la fissa con
passione ardente.
«Se vuoi tirarti indietro fallo ora »le mormora Ian con voce impalpabile «perché
dopo non mi fermerò »conclude sicuro.
Azzurra tace, non una sillaba fuoriesce dalla sua bocca, gli occhi argento
focalizzati in quelli di fuoco di lui.
Le labbra di Ian catturano la bocca della ragazza che accoglie la sua lingua,
con bramosia, le braccia attorno al collo dell'uomo.
Il bacio si fa profondo, intimo, in un attimo l'abito le scivola via, restando in
tanga.
Ian si ferma a contemplare il corpo flessuoso femminile, perfetto nella sua
interezza.
«Sei bellissima!»esclama estasiato «il mio sogno »e si china a lambirle i
capezzoli rosa.
Azzurra si inarca avvertendo l'eccitazione della lingua che la travolge in
una moltitudine di emozioni mai provate prima.
Quando la mano maschile le sfiora il pube, serra meccanicamente le gambe,
nessuno è mai arrivato a tanto.
Ian avverte l'improvviso cambiamento in Azzurra, e le scosta con dolcezza
le cosce, immergendosi nel caldo nido della femminilità.
Con sapienza le bacia prima le grandi labbra, per poi tuffarsi nel cuore
del fiore e succhiare il nettare che lei gli regala.
Azzurra sprofonda nell'estasi cedendo al vulcano di lava che sente sprigionare
dalla sua intimità.
«Ian....»mormora, le mani nei capelli lunghi e setosi , mentre agita i fianchi
bramando di più.
L'uomo le sale sopra, lo sguardo ardente che la immobilizza perdendo un colpo
al cuore.
Le labbra lucide degli umori di lei, con un colpo di reni penetra nel dolce nido
ancora intatto.
Azzurra emette un grido, lui avverte la barriera, ma la passione è più forte della
ragione, si blocca per dare il tempo alla ragazza di abituarsi alla sua intrusione.
«Amore...»le sussurra all'orecchio, poi inizia a muovere i fianchi, lentamente.
Il dolore provato all'inizio, si trasforma in una sensazione unica, che cresce e si
impadronisce di lei, mano a mano che Ian accelera i movimenti del bacino.
D'istinto accompagna l'amato nella danza dell'amore, gemiti li uniscono, il
sudore sprigiona dai pori, l'enfasi del rapporto li conduce alla vetta più alta
quella che li fa urlare di piacere e che li fa sprofondare nel magico mondo
dell'orgasmo.
Gli animi della coppia volano alle stelle, i corpi rimangono allacciati, mentre
il loro respiro ritorna alla normalità.
Ian bacia e accarezza i capelli di Azzurra, con dolcezza cercando il suo
sguardo languido.
Lei gli sorride esausta, ma le iridi brillano di felicità.
«Piccola, non avevo idea....»esordisce l'uomo incredulo.
La ragazza lo zittisce posandogli un dito sulla bocca.
«Da quella sera, quando mi hai dato quel biglietto in mano, io ti ho visto
scomparire lentamente, ma nel mio cuore sei rimasto più forte che mai.»
Ian scuote il capo:«Vuoi dire che non sei stata con nessuno per aspettare....
me?»le domanda baciandola con passione.
Azzurra non risponde, la prova è chiara, sulle lenzuola sgualcite.
Il bacio riaccende il fuoco appena assopito, entrambi hanno tanti anni da
recuperare, nonostante la sua prima volta Azzurra, sente il bisogno di
donarsi ancora, ancora....
Nella tasca della giacca di Ian, il cellulare vibra, sul display appare un nome:
Rosa.
