Love is a force of nature

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Approfondisco il bacio allungando la mano ancora libera verso la sua guancia. Ennis tenta di allontanarsi, ma non glielo permetto. I suoi movimenti si stanno facendo più bruschi: devo stare attento, una mossa sbagliata e otterrei solo un pugno in viso. Con le mani accompagno la sua testa sul mio collo e lascio che si abitui al mio calore. Il suo alito è inebriante e per non farmi prendere dal momento sono costretto a chiudere gli occhi e serrare la mascella. Cazzo Ennis! Se non ti muovi a scioglierti mi farai morire! Come se mi avesse letto nel pensiero Ennis mi lascia un bacio umido, succhiando e tirando delicatamente la pelle sensibile.
- Jack - mugugna mentre si scansa per guardarmi negli occhi. Le pupille sono leggermente dilatate e le guance arrossate. Si allunga e posa le labbra prima su un'occhio e poi si abbassa e arriva alle labbra. Finalmente! Lascio che mi faccia ciò che vuole: con la lingua delinea i contorni della bocca, poi afferra il labbro inferiore tra i denti e comincia a succhiarlo avidamente. Eccome se ci sa fare il ragazzo! Sento la patta dei pantaloni diventare sempre più attillata, ma per ora decido di ignorarla. Voglio godermi questo momento. Mi avvolge il viso con le mani e io faccio lo stesso. Chiede l'accesso alla mia bocca picchiettando sulle labbra e io glielo permetto senza indugio. La sua saliva si mescola con la mia, le nostre lingue si accarezzano, dapprima titubanti e poi sempre più febbricitanti. Mentre ci concediamo questi attimi di pura tenerezza, mi solleva senza staccarsi e avvicina i nostri bacini. Anche i suoi pantaloni sono attillati al massimo. Sono felice e soddisfatto di ciò che riesco a provocargli. Il sangue pulsa all'impazzata mentre il mio cuore sembra perdere colpi. Lascio cadere le mani lungo i suoi fianchi perfetti e mi fermo sulla sua vita, cingendola il più forte possibile per aumentare la vicinanza. Ennis si lascia sfuggire un sussulto. Mi spinge all'indietro e l'unica cosa che faccio è chiudere gli occhi: voglio che sia lui a decidere di questo momento. Questa volta gli concedo le redini della situazione di mia spontanea volontà. Mi posa un po' bruscamente sulla parete e col bacino inizia a muoversi, sfiorando la mia erezione ormai sveglia. Gemiamo assieme e faccio qualcosa che avrei voluto fare da tempo: posiziono il ginocchio tra le sue gambe dandogli la possibilità di sedersi, ma non è ciò che fa. Lentamente comincia a strusciarsi sulla gamba, muovendo il bacino con un moto ondulatorio. È meraviglioso guardarlo mentre si provoca piacere con una parte del mio corpo. Sento il suo membro indurirsi rapidamente e colgo l'occasione per afferrargli la mano e condurla sul mio sesso, forse più duro del suo.
- Lo vuoi? - mi chiede un po' stupito, ma ricolmo di lussuria.
- Prendimi - riesco a dire, prima che mi manchi il respiro. Ennis non se lo fa ripetere due volte: continua la sua camminata e in poco mi ritrovo sdraiato sul letto in attesa che faccia la prima mossa. Mi guarda eccitato restando in piedi e con le gambe leggermente aperte. Capisco subito ciò che mi sta chiedendo. Mi sollevo e piano piano inizio a sbottonargli la camicia. I nostri aliti si mescolano, il suo respiro è lieve mentre a me pare di non averlo proprio. Passo le mani sul suo torace e con un movimento lento lascio cadere la camicia dietro di lui. È perfetto: ha i muscoli nei punti giusti, qualche piccolo pelo sul petto e sotto l'ombelico, come se mi volessero indicare la via per il paradiso. Gli sfioro la pancia e con piacere noto che la contrae all'interno per poi rilassarla. Sorrido piano mentre lo giro su se stesso di centottanta gradi per poter divorare con gli occhi la sua schiena. Non è cambiata affatto: possente, ben scolpita e con qualche piccolissimo neo sparso qua e là. Gli bacio il collo e seguo il percorso della spina dorsale con la lingua. Ennis sussulta e geme. In ginocchio, gli accarezzo con labbra e lingua la parte alta del suo fondoschiena; ma con un movimento brusco cambia le posizioni e un istante dopo mi ritrovo in piedi, con lui che mi sgancia la camicia da dietro. Sembra quasi irreale che mi stia avvolgendo con le braccia: con quelle braccia che tanto ho bramato negli ultimi mesi. I suoi movimento sono più a scatti e bruschi dei miei, ma so che non è perché vuole solo una scopata e basta. E' sempre stato un po' più violento di me. Riesce lo stesso ad essere delicato mentre mi invita con una leggera pressione a coricarmi sul letto. Sono a pancia in su con i nostri petti che combaciano alla perfezione. Ennis mi lecca il lobo dell'orecchio e io passo il braccio destro sulla sua schiena, mentre con l'altra gli accarezzo la nuca. Lo stringo forte per paura che mi possa scappare da un momento all'altro. Sollevo il bacino e subito il biondo alza la testa. I suoi occhi sono mezzi chiusi e la sua bocca spalancata. Non mi lascio perdere l'occasione e faccio congiungere quelle labbra sottili alle mie. Ennis scende e si sofferma a giocare e a stuzzicare ogni centimetro della pelle del petto. Stringo le dita sui boccoli delicati, ma credo capisca male il mio gesto. Infatti solleva lo sguardo eccitato, mi regala uno dei suoi sorrisi marpioni e poi si abbassa ancora di più. Con le mani sgancia la cintura e abbassa la zip. Velocemente mi solleva per sfilarmi le braghe e farmi stare soltanto in boxer. Passa le dita sull'elastico delle mutande, per far prolungare l'attesa e poi infila la mano dentro. Sussulto nel sentire quelle mani calde; allunga la mano destra e si solleva leggermente sulle ginocchia per far sì che le sue dita si infilino nella mia bocca. Okay, forse quando ho stretto i suoi capelli non gli volevo chiedere un pompino, ma adesso Ennis ce la sta mettendo tutta per far sì che l'alzabandiera si alzi completamente. Succhio avidamente le dita che mi accarezzano la lingua e ristringo i suoi capelli. Ennis mi sfila le mutande e rimane qualche istante ad osservarmi, a bearsi di quel panorama che gli sto offrendo. Poi si abbassa e me lo prende in bocca, delicatamente, per paura di farmi male. Con la lingua passa su tutta la mia lunghezza, mi morsica piano la pelle ed io non riesco a non alzare nuovamente il bacino per chiedergli di più e sentirmi avvolgere completamente dalle sue labbra gonfie. Dalla base arriva alla punta e poi ricomincia, ogni volta sempre più veloce ma ancora maledettamente piano. Geme attorno alla mia asta e io faccio altrettanto, immaginandomi che le sue dita in bocca non siano dita bensì il suo membro. La sua mano esce dalla bocca e, bagnata dalla saliva, percorre il mio corpo. Ennis continua ad andare su e giù. Riesce a premere i punti giusti e in breve sento che sto arrivando al culmine. Non voglio però venire nella sua bocca. Voglio arrivare al culmine del piacere mentre lui è dentro di me e mi accarezza il membro con le mani.
- Fermo Ennis. Non così... - riesco a dire. Lui molla mal volentieri il suo lavoretto e si risistema in maniera da poterci guardare in viso. Senza che lui se ne accorga allungo la mano e la posiziono tra le sue gambe, afferrandoglielo con decisione. Neanche a dirlo le sue pupille si dilatano ancora di più e si morde il labbro. Non se l'aspettava! Mentre si riprende da questa mia sorpresa gli sfilo la cintura e con entrambi le mani tiro giù jeans e boxer. Mi aiuta e toglierseli completamente. Adesso siamo nudi, completamente allo scoperto e vulnerabili. Ennis si abbassa e fa strusciare il suo membro sul mio. Cazzo! Afferro le sue natiche muscolose e le accarezzo. Di sfuggita passo un dito sulla sua apertura e geme senza riuscire a trattenersi. Aumenta in maniera frenetica il movimento ondulatori col bacino e io scandisco il ritmo premendo le mani sul suo splendido sedere. I nostri lamenti di piacere sono sincronizzati, così come il movimento dei bacini. Ennis tira la testa all'indietro lasciandomi il collo perfettamente in vista e cosa posso fare, se non baciarlo? Faccio scivolare la mano destra dal sedere verso il suo membro e comincio a toccarglielo senza ritegno. Mi soffermo sulla punta, applicando una leggera pressione e muovendo il polpastrello. Tocco la sua base e poi ritorno alla punta, rendendo i movimenti sempre più veloci. Quando sento una goccia di seme calda bagnarmi il pollice mi blocco: ha la forza di aprire gli occhi e guardarmi con passione.
- Ennis...ti voglio dentro di me. -
A queste parole il biondo sorride e ritorna a catturarmi le labbra.
- Sei sicuro? -
- Mai stato così certo. -
Mi capovolgo. Mi bacia nuovamente la schiena, lasciando alcune tracce di saliva lungo la strada. Poi senza dire nulla infila un dito dentro di me. Non riesco a trattenere uno spasmo di piacere e dolore. Forse più dolore che piacere. Il biondo mi fa rilassare regalandomi qualche bacio sulla nuca. Poi infila un secondo dito e sta volta il male è ancora più acuto. Serro la mascella e spalanco gli occhi. Mi sollevo sui gomiti, per facilitargli il lavoro e per aprirmi più velocemente. Emetto un lamento. Un terzo dito e dal male intenso passo ad un piacere lieve. Muove le dita in maniera circolatoria per prepararmi. Riesco a voltarmi con la testa e gli chiedo un bacio che prontamente mi regala. Gira la mano perché mi possa allargare il più possibile e inizia ad imitare i gesti che tra poco farà con suo membro. Voglio che mi entri, ora!
- Sei pronto? -
Faccio segno di sì con la testa e lui sfila le mani e posiziona il pene sulla mia entrata. Entra. Fa male, tanto male anche perché non ricordavo che il suo membro fosse così lungo e grosso. Resta fermo perché mi abitui alla sua presenza e poi inizia a dare qualche stoccata in cerca del mio punto perfetto. Mi colpisce con decisione, ma senza farmi male e poi...lo trova. Punta diverse volte in quel punto, accelerando i movimenti con la dovuta cautela. Mi sta portando al culmine del piacere davvero abilmente e capisco che questo è il momento: solo ora raggiungeremo la vera congiunzione, raggiungeremo il paradiso tocco dopo tocco. Carezza dopo carezza. Ennis continua a colpirmi divinamente, mentre allunga la mando destra e mi afferra il membro. Mi volto per baciarlo e restiamo per qualche secondo immobili. Poi riprende ad entrare ed uscire e a passare le sue dita abili per tutta la mia lunghezza. Si sofferma sulla punta e sento che ormai davvero mi manca poco. Con il pollice e l'indice mi frega la punta, per poi ritornare alla base e ricominciare da capo. Una stoccata più forte e sento un caldo fiotto dentro di me, intravedo un Ennis preso dagli spasmi che trattiene a stento i gemiti di piacere e delle dita che si fermano. Come? Non ora, continua Ennis, ti prego! Velocemente allungo la mano e circondo quella di Ennis, invitandolo a continuare. Le nostre dita lavorano abilmente il mio membro e...Dio, meraviglioso! Vengo in pochi secondi tra le nostre mani. È stata la prima volta che, contemporaneamente, sia la mia mano che quella di Ennis mi toccavano così intimamente. Il biondo si lascia cadere su di me e io sul letto. Il silenzio diventa il padrone. Quando mi volto Ennis ha gli occhi chiusi, un sorriso beato sul volto e i capelli sudati. Incrocio le mie dita alle sue e prendiamo sonno. Insieme.

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