Prologo

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Il professore Giardina a primo impatto sembra una persona per bene. Procede sempre spedito per i corridoi del nostro liceo, vestito in giacca e cravatta, con il libro di grammatica inglese in una mano e la sua valigetta di pelle nera nell'altra, le guance senza un filo di barba e pochi capelli bianchi a coprire solo una piccola porzione della sua testa resa lucida dalle lampadine a risparmio energetico appese al soffitto. Sembrerebbe un comunissimo professore, ma chi ha la fortuna (o dovrei dire sfortuna?) di averlo come insegnante sa perfettamente che da lui ci si può aspettare qualsiasi cosa, persino lezioni di educazione sessuale improvvisate sulla cattedra, naturalmente in lingua inglese! È di certo un tipo piuttosto simpatico ma, soprattutto, imprevedibile. Proprio per questo motivo, quando la settimana scorsa ha fermato me e Veronica nel bel mezzo del corridoio durante la ricreazione, mi sono sentita quasi spaventata.

"Allora, Sara, quando uscirai con mio figlio?" ha chiesto e, mentre Veronica è scoppiata a ridere, io mi sono trattenuta dal roteare gli occhi perché ho sentito questa domanda fin troppe volte. Okay, Leonardo Giardina non è un brutto ragazzo ma, sinceramente, non uscirei mai con il figlio del mio professore.

"Ma come, professore, non lo sa ancora? Sara vuole farsi suora e dedicarsi ad una vita prettamente spirituale!" ha commentato quella scema della mia migliore amica. Ho deciso di non ribattere solo perché una cosa del genere sarebbe stata l'unica in grado di liberarmi dai due Giardina una volta per tutte, anche se non sono del tutto sicura che il prof ci abbia creduto.

"Ma chi te lo fa fare, quando esiste quella grande gioia che è il sesso?" ha chiesto di rimando il professore, con un tono di voce troppo alto, e due ragazzini che passavano accanto a noi ci hanno rivolto delle occhiate ricche di significato: evidentemente sono del primo anno e non conoscono ancora la fama di Giardina. "Ad ogni modo, questa non è la sede per argomenti simili," come se la nostra aula invece lo fosse, "e volevo parlarvi di una cosa importantissima."

L'ho guardato, quasi meravigliata: per la prima volta in quattro anni era finalmente serio, assurdo! "Prof, mi sta quasi facendo preoccupare," ho commentato, lasciandomi però sfuggire un sorriso.

"Piuttosto è la scuola a doversi preoccupare per l'incredibile somma di denaro che dovrà spendere, ma comunque... be', ho scelto voi due e altri quattro alunni per lo scambio culturale con l'Australia."

"Cosa?!" abbiamo gridato in coro io e Veronica, per l'assurdità della notizia.

Giardina ha portato una mano all'orecchio, con espressione dolorante, e io non ho potuto fare a meno di ridere. "Mi viene quasi voglia di ripensarci, ma sfortunatamente siete le migliori alunne in inglese del vostro anno, quindi non ho altra scelta. Comunque sia, vi farò sapere i dettagli il prima possibile tramite Whatsapp, dato che dovrei avere i vostri numeri."

"Sì, le abbiamo dato i numeri l'anno scorso per sapere le date del corso di potenziamento di inglese," ha confermato Veronica e, proprio in quel momento, la campanella è suonata. Giardina ci ha salutato ed è scappato verso la sua classe con la sua solita camminata piuttosto grottesca, mentre io e Veronica siamo rimaste ferme in mezzo al corridoio, guardandoci negli occhi. Sapevo che quest'anno la nostra scuola avrebbe organizzato uno scambio culturale con una scuola australiana, ma mai avrei pensato di potervi partecipare e, soprattutto, non dover pagare niente! "Non posso ancora crederci."

"Già," ho risposto a Veronica, guardandola negli occhi. È stata questione di pochi istanti prima che entrambe iniziassimo a urlare ancora una volta, per esprimere tutta la nostra gioia.

"Shh, andate in classe, ragazzine!" ci ha rimproverate la bidella e, scoppiando a ridere, siamo scappate verso la nostra aula, pronte a raccontare ai nostri compagni di classe la notizia più bella che potessimo ricevere.

n/a: allora è da molto che non mi faccio viva con qualche storia ma... boh, ho avuto questa idea e so benissimo che ci sono un sacco di storie del genere, ma ho pensato di scriverla comunque anche perché non ci saranno solo messaggi e penso sia comunque piuttosto carina, dai! Fatemi sapere cosa ne pensate xx

P.s. so di dover aggiornare Bradford, again. ma non ho più ispirazione, così come per l'altra storia, sorry :'(

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