Capitolo 47

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Arriviamo di fronte alla casa dove si tiene la festa e, devo dirlo, quelle italiane non potrebbero mai reggere il confronto: la musica si sente forte e chiara come se le casse fossero in giardino e, entrando, si viene travolti da decine, forse addirittura centinaia di adolescenti che ballano, parlano, si baciano o vomitano. Proprio come nei film, insomma.

Vengono subito ad accoglierci i due festeggiati che hanno organizzato la festa e, mentre Luke, Ashton e Veronica spariscono subito in mezzo alla confusione, Calum e io rimaniamo per qualche istante a parlare con i gemelli Cooper, dopo aver augurato loro un buon compleanno.

"Allora, Italia, che ne pensi?" chiede Hayden, visibilmente brillo, con un sorrisetto.

"Uhm..." mi guardo intorno per qualche istante, come per valutare. "Niente che non abbia mai visto, ma niente male," mento, facendo ridacchiare il moro al mio fianco. Non sono molto brava a dire bugie, ma forse l'esitazione nel mio tono di voce può essere erroneamente attribuita al fatto che l'inglese non è la mia lingua madre. Ad ogni modo, prima che qualcuno possa fare altre domande e non volendo intrattenere troppo a lungo i festeggiati, afferro la mano di Calum e lo trascino con me verso quello che sembra il tavolo del rinfresco. Provo a prendere un bicchiere, ma Calum mi blocca in tempo.

"Oggi solo acqua per te." Prende una bottiglietta e me la porge, così sbuffo, certa che mi annoierò come mai prima. Calum mi appoggia una mano sul fianco e si avvicina al mio orecchio, per poi parlare ancora. "Adesso ti mostro come ci si può divertire ad una festa."

"Non si tratta del gioco della bottiglia, obbligo o verità o cose simili, vero?" chiedo, mentre lui mi guida tra i vari corpi sudati.

"Nah, è roba superata," dice, prima di girarsi verso di me. "E poi io gioco solo a battaglia navale," conclude, rivolgendomi un occhiolino e ricominciando a camminare, fino a farci arrivare in mezzo alla pista da ballo. "Balla con me," sussurra nel mio orecchio e io mi sento sciogliere.

"Non so ballare," mormoro, ma lui ovviamente non può sentirmi con questa musica e si limita a portarmi il più possibile vicino a sé.

Vorrei mandare giù anche solo un drink, in modo da rilassarmi almeno un pochino e non sentirmi così dannatamente a disagio, ma Calum nota la direzione del mio sguardo e si affretta a farmi girare, così da ritrovarmi con la schiena attaccata al suo petto. Non esagero se dico che neanche un foglio di carta potrebbe passare fra i nostri corpi.

"Perché sei così imbarazzata?" chiede Calum, direttamente nel mio orecchio, mentre le sue mani si appoggiano sul mio bacino. Sento le sue dita tamburellare sulle mie ossa sporgenti e mi chiedo come sia possibile che il mio cuore riesca ancora a battere.

"Non so ballare," ripeto e questa volta lui mi sente. Ridacchia per non so quale misterioso motivo e, prima che possa chiedergli spiegazioni, le sue mani guidano i miei fianchi, facendomi muovere contro il suo corpo. "Calum, cosa-"

"Devi solo fare questo," mi interrompe, la voce dannatamente roca per un motivo piuttosto evidente.

Non posso credere di essere riuscita a far eccitare Calum, così impacciata come sono, ma in qualche modo questa cosa mi dà abbastanza coraggio per iniziare a ballare con un briciolo di sicurezza in più e lui sembra apprezzare, eccome.

"Principessa..."

Il mio stomaco rimbalza un paio di volte - anche di più - ma non riesco a dire nulla, perché inizia a risuonare Sexy Back dalle casse e mi sento andare letteralmente a fuoco. "Calum, forse..." mi interrompo, proprio quando lui appoggia le labbra sul mio collo e, sempre se possibile, avvicina maggiormente i nostri corpi. In pratica, sono spalmata addosso a lui, un po' come la Nutella su una fetta di pane, un paragone che non mi dispiace poi così tanto.

"Forse...?" mi incita a continuare, ma mi manca davvero il fiato e il mio stomaco continua a rivoltarsi.

Così rimango in silenzio, limitandomi a muovermi come meglio posso, mentre la voce di Justin Timberlake accompagna i nostri movimenti. Alzo lo sguardo e noto qualcosa che mi fa quasi rabbrividire.

"Jade ci sta fissando e sembra piuttosto incazzata," dico a Calum, provando a girarmi verso di lui, ma me lo impedisce.

"Quando farò quello che ho in mente di fare sarà ancora peggio," risponde, ma non saprò mai cosa volesse fare, perché subito dopo nella mia visuale entra Hayden, ancora più ubriaco di prima, che si avvicina pericolosamente a Jade e la bacia sotto lo sguardo esterrefatto di tutti.

"Auguri!" urlo io, trattenendo le risate per la scena, e dedico loro un applauso a cui si aggregano gli altri invitati, Calum compreso. Poi mi giro verso il ragazzo e lo guardo intensamente negli occhi, molto meno imbarazzata rispetto a quando ballavamo.

"Sara?"

"Ho fame," dico semplicemente e, nel momento stesso in cui lui scoppia a ridere e mi prende per mano trascinandomi fuori dalla villa, capisco cosa voglio mangiare.

Group Chat || Calum HoodDove le storie prendono vita. Scoprilo ora