Capitolo 45

548 31 7
                                    

"Ma quando Hayden Cooper mi scrive che vorrebbe parlare con Italia, per Italia intende te?"

Alzo lo sguardo dalla mia granita al lampone blu - in realtà si tratta di ghiaccio tritato con un cucchiaio di sciroppo, ma non importa - e lo punto su Calum, intento a guardare confuso il display del suo cellulare.

Per un istante di troppo mi incanto a guardare la sua espressione corrucciata e perdo la cognizione di ciò che ci circonda in questo piccolo bar, pensando a quando mezz'ora fa, dopo essere tornata a casa Hood dal giro turistico fatto con gli altri ragazzi dello scambio, Calum mi ha gentilmente proposto di venire qui per passare del tempo insieme. Inizialmente avevo intenzione di rifiutare, sentendomi fin troppo a disagio al pensiero di noi due da soli in giro per Sydney, specialmente dopo ciò che è successo durante quella famosa ora di matematica, ma poi ho deciso di sfruttare al meglio ogni istante possibile per stare con lui.

Perciò eccoci qui, seduti uno di fronte all'altra su due sgabelli abbastanza alti e un semplice tavolino rotondo di metallo a dividerci, io alle prese con la mia granita e lui con il cellulare, mentre la sua coppetta di gelato al triplo cioccolato inizia a sciogliersi. Non ho idea di come possa mangiare una cosa simile, ma decido di non pormi il problema.

"Sara?"

"Mh?" rispondo semplicemente, per poi rendermi conto di essermi persa dietro ai miei pensieri, imbambolata di fronte al suo viso. "Voglio dire, sì, Hayden mi chiama Italia."

Calum mi rivolge un'occhiata strana, per poi bloccare lo schermo del cellulare e rivolgere di nuovo l'attenzione alla sua coppetta. "Capito."

"Ma non avevi detto che voleva parlare con me?" gli chiedo poi, ricordandomi le sue parole di poco fa.

Il ragazzo si stringe nelle spalle. "E allora?"

"E allora?" ripeto, chiedendomi se sia serio. "Dovrei parlare con lui, non credi?"

"Ma in questo momento sei con me," ribatte, imbronciandosi e sembrando un tenero bambino a cui hanno negato un giocattolo.

Trattengo una risata, senza riuscirci, e lui incrocia persino le braccia al petto. "È buona educazione rispondergli e giuro che non ci metterò tanto." Allungo la mano verso di lui, come per incitarlo a prestarmi il cellulare, ma non sembra ancora convinto. "Calum?"

"Chi mi assicura che lui non ci metterà tanto?"

"Gli dirò di fare in fretta perché un certo ragazzino viziato e geloso mi vuole tutta per sé," rispondo, prima di scoppiare a ridere, seguita da Calum. Quando mi rendo conto di ciò che ho detto, avvampo e cerco di nascondere il rossore in tutti i modi, ma fortunatamente il ragazzo è troppo occupato a sbloccare il suo cellulare per accorgersene. Pochi secondi dopo me lo porge e noto la schermata di Whatsapp, dove Hayden è salvato con un serio e freddo 'Cooper'. "Come lo distingui dal suo gemello se salvi il suo numero con il cognome?"

"Seamus mi sta molto più simpatico," risponde semplicemente e io decido di lasciare perdere la questione.

Io: Hayden
Io: ho saputo che dovevi parlarmi

Cooper: hey, Italia!
Cooper: pensavo che Calum non te l'avrebbe detto
Cooper: anzi, aspetta

Guardo confusa lo schermo e, dopo qualche istante, compare un avviso di chiamata da parte di Hayden. Rispondo e Calum sposta subito il suo sguardo verso di me.

"Italia?"

"Sì, sono io," rispondo, accennando una risata e capendo che Hayden ha deciso di chiamare per verificare che fossi davvero io. "Cosa dovevi dirmi?"

"Domani Seamus ed io compiamo diciotto anni e volevo invitarti alla nostra festa di compleanno. Ovviamente può venire anche la tua amica, non ci sono problemi. Posso contare sulla vostra presenza?"

"Ma certo che veniamo alla vostra festa, Hayden!" rispondo, forse con fin troppo entusiasmo, visto che Calum mi rivolge un'occhiataccia.

"E invece no," dice Calum, con un tono che non ammette repliche. "Dio solo sa cosa potrebbe succederti sotto l'effetto dell'alcol ad una festa di Hayden Cooper. E scommetto che Luke e Ashton sono d'accordo con me."

Alzo gli occhi al cielo, sbuffando. "Allora ci faremo accompagnare da Michael e Leonardo. Sono sicura che sono stati invitati anche loro due."

"Certo che li abbiamo invitati," interviene Hayden e solo ora mi ricordo di essere ancora al telefono con lui.

"Oh, perfetto. Allora ci saremo di sicuro, mentre Calum e gli altri due- Calum, no!" mi interrompo, quando quell'idiota prende il mio bicchiere di granita quasi del tutto sciolta e la manda giù in un sorso. Il ragazzo scoppia a ridere e io, dopo aver salutato velocemente Hayden, mi alzo dallo sgabello e quasi mi butto addosso a lui, per poi colpirgli il braccio scherzosamente. "Era la mia granita, stronzo!"

Calum scoppia a ridere, per poi cingermi il corpo con le braccia, in modo da impedirmi ogni movimento. "Non pensavo che tu e Cooper foste così in confidenza," commenta poi, allentando di poco la presa e trasformandola in un abbraccio che mi fa quasi scoppiare il cuore nel petto per l'emozione.

In effetti Hayden ed io siamo diventati praticamente amici e, come avevo pensato, continua a chiamarmi Italia pur avendo conosciuto il mio nome. Ho anche scoperto che ha una cotta per Jade - quella Jade, sì - e ho pensato di non rivolgergli più la parola per una cosa simile, ma poi ho capito che a stento la conosce di vista, dal momento che si vergogna a tal punto da non riuscire a salutarla, e non posso fare a meno di trovarla una cosa molto dolce.

"Già," rispondo semplicemente. "E domani mi divertirò tantissimo, puoi starne certo."

"Ci divertiremo. Meglio tenerti d'occhio," precisa, nascondendo un sorrisetto e chissà quali pensieri.



n/a: un'altra festa, già, Sara fa proprio una bella vita hahaha a parte questo, temo che non manchi molto alla fine della storia e ciò mi deprime :(((( ma hey, ora ho in corso Math Book e ne ho già in mente altre due, una su Calum e una su Liam Payne (dadless so che non smetterai di torturarmi finché non la pubblicherò hahahaha ♥♥♥)

Bye xx

Group Chat || Calum HoodDove le storie prendono vita. Scoprilo ora