Capitolo 6

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Appoggio la forchetta sul piatto e il rumore metallico che produce fa sobbalzare tutta la famiglia. Io, mia mamma e mio papà ci guardiamo negli occhi per qualche istante, per poi scoppiare a ridere senza motivo: sì, siamo un po' strani.

"Come mai siete così silenziose stasera?" chiede papà e io mi stringo leggermente nelle spalle.

"Tu non sei da meno," gli faccio notare, mentre mi alzo dalla sedia per sparecchiare la tavola. Pulisco i piatti dai vari residui di cibo e poi li infilo direttamente nella lavastoviglie, mentre mamma prende uno dei suoi tanti fantastici dessert dal frigorifero e successivamente tre piatti per servirlo. Solo quando mi siedo di nuovo a tavola mi rendo conto che nei piatti si trova una generosa porzione di delizioso tiramisù. Dio mio, lo adoro!

"Qui dentro sei tu quella giovane, raccontaci qualcosa!" ribatte mia madre, alzando entrambe le sopracciglia con fare malizioso. Sinceramente non so cosa si aspettino di sentire, ma so per certo che il mio scarso impegno in scienze non sia una delle opzioni. "Allora?"

"Non ho niente di interessante da dire, solite cose," cerco di liquidarli, ma loro non si arrendono molto facilmente.

Papà, infatti, mentre porta alla bocca una cucchiaiata di tiramisù sembra illuminarsi improvvisamente. "Hai detto che Giardina ha scelto te e Veronica per lo scambio con l'Australia, no? Dicci qualcosa di più," propone e io, nonostante abbia scelto un argomento sempre scolastico, sono contenta che non voglia parlare dei miei voti o cose simili.

"Gli australiani verranno qui in Italia fra due mesi e resteranno dieci giorni, mentre noi partiremo una settimana dopo. Ci faranno vedere la loro scuola la mattina e il pomeriggio visiteremo la città."

"Ma è fantastico!" esclama mamma. "E avete già conosciuto gli australiani?"

"Certo, Giardina ha creato un gruppo su Whatsapp e ha già fatto qualche figuraccia," rispondo, liberando dalle mie labbra una risata che contagia anche i miei genitori. La fama di quell'uomo è conosciuta anche dalle famiglie degli studenti della nostra scuola.

"Sai anche da chi sarai ospitata?" continua mia madre, che non sembra per niente intenzionata a darmi un attimo di tregua dalle sue domande.

Annuisco, mentre la mia mente viene attraversata dall'immagine di quel ragazzo incredibilmente affascinante. "Si chiama Calum Hood," rispondo, fingendomi annoiata dal momento che prevedo la reazione di mio padre.

"Un ragazzo?!" chiede, infatti, e mamma rotea scherzosamente gli occhi.

"In Australia partecipano solo ragazzi," spiego, stringendomi nelle spalle. Vorrei anche aggiungere che ad ogni modo Calum è fidanzato, ma so che i miei genitori potrebbero fraintendere e credere che io sia in qualche modo interessata a lui, quindi evito.

Finisco la mia porzione di tiramisù e infilo anche questo piatto in lavastoviglie dopo averlo sciacquato. Vorrei scappare in camera mia ed evitare altre domande, ma a quanto pare il loro interrogatorio non è ancora finito, così cerco di resistere e chiarisco qualche loro ultimo dubbio, per poi assicurare a mio padre che io e Veronica ci terremo d'occhio a vicenda in Australia e non succederà niente di male. Lei, purtroppo, non ospiterà Ashton, come aveva sperato, ma Luke. Nonostante questo è piuttosto contenta perché è un ragazzo simpatico e non è capitata con uno degli altri due australiani che hanno abbandonato subito i nostri gruppi di Whatsapp. E poi, Ashton è quasi sempre a casa di Luke da quanto abbiamo capito dai loro messaggi nella chat di gruppo, quindi potrà vederlo ugualmente molto spesso.

Saluto i miei genitori approfittando di un loro attimo di distrazione dalle domande e, con la scusa di dover studiare, scappo in camera mia. Mi dedico allo studio per non più di trenta minuti, perché poi il mio cellulare squilla e mi distrae. Apro velocemente Whatsapp ma la mia lenta connessione non riesce a caricare il nuovo messaggio, così mentre aspetto leggo quelli del gruppo con gli australiani, risalenti a numerose ore fa.

Michael: Leonardo, compagno di scambio, toglimi una curiosità

Leonardo Giardina: dimmi

Michael: è solo una coincidenza il fatto che tu e il professore della vostra scuola abbiate lo stesso cognome, vero?

Ragazza supersonica♥: ehm...

Leonardo Giardina: è mio padre

Michael: quindi dovrò passare dieci giorni in casa tua con il mio professore, ospitato da tuo padre?!

Calum: HAHAHAHA
Calum: che sfigato

Leonardo Giardina: mi dispiace, amico, temo proprio di sì

Michael: ma perché ho scelto di fare questo scambio?!

Group Chat || Calum HoodDove le storie prendono vita. Scoprilo ora