Capitolo 39

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Come era facilmente prevedibile, il pomeriggio prima della partenza ci ritroviamo a scuola, costretti a sorbirci il discorsetto del prof. Giardina su ciò che possiamo e non possiamo fare in Australia, una lista di cose come non riempire la valigia di scarpe con il tacco (riferito ovviamente a noi ragazze), non fare casino sull'aereo, non infastidire la famiglia che ci ospita, non farci riconoscere subito come italiani nel loro liceo e per ultimo, ma non per importanza, non farsi mettere incinta da nessun australiano (sempre per noi ragazze).

"Oh, allora Sara è autorizzata," interviene Leonardo, mentre io lo guardo di traverso. Che diamine sta dicendo?

"Cosa?" chiede suo padre, anticipandomi di una frazione di secondo.

Il ragazzo e Veronica si guardano per un istante, prima che lui risponda: "Calum è neozelandese!"

"Oh, ma piantatela!" mi lamento, mentre tutti i ragazzi dello scambio, compresi quelli che non conosco nemmeno di vista, scoppiano a ridere. Ma si facessero un po' di cazzi loro.

Giardina, invece, sembra ben poco divertito e punta il dito verso noi ragazze in maniera piuttosto minacciosa. "Non vi azzardate a farvi ingravidare. Nemmeno da qualche neozelandese da strapazzo, Sara Fumagalli," specifica questa volta. "Se proprio dovete divertirvi, e posso anche capirlo e condividerlo, usate il profilattico," conclude. Infila le mani nelle tasche dei jeans e, sì, ne tira fuori dei preservativi, che poi lascia nelle nostre mani. Dio, questo sì che è imbarazzante.

"Papà, ti prego," dice Leonardo, coprendosi la faccia con le mani dalla vergogna. Be', se lo merita. "Non potresti essere un professore normale?!"

"Ci sarà un motivo se sono il più amato di tutta la scuola, no?"

Probabilmente perché preferisce fare lezioni di educazione sessuale sulla cattedra piuttosto che interrogare, ma preferisco non dirlo.

La riunione procede così per altri venti minuti, prima che ogni dubbio venga chiarito e Giardina ci permetta di tornare a casa per sistemare le ultime cose prima della partenza di domani mattina. Una volta uscita da scuola, trovo mio padre ad aspettarmi in macchina, così mi affretto ad aprire lo sportello e a entrare, sfinita da questa lunga giornata.

"Dov'è la mamma?"

Papà mette in moto e si stringe nelle spalle. "Ha comprato un paio di cose che potrebbero servirti e l'ho riaccompagnata a casa."

"Devo preoccuparmi?" chiedo, sebbene io lo stia già facendo. Un paio di cose nella lingua di mamma corrispondono a shampoo, bagnoschiuma, dentifricio, uno spazzolino e persino vestiti nuovi. Tutto questo perché 'non posso mica fare la figura della poveraccia che chiede tutto in prestito'. Non capirò mai le fissazioni di mia mamma.

"Sono riuscita a trattenerla prima che comprasse addirittura delle lenzuola da portarti dietro," dice infatti, dando conferma ai miei pensieri.

"Dio mio," mi limito a dire e mio padre scoppia a ridere. Pare voglia dire qualcos'altro, ma il mio cellulare trilla, interrompendolo e annunciando l'arrivo di un nuovo messaggio.

Calum: com'è andata la riunione?

Io: ma non sono tipo le due di notte da voi?

Calum:
Calum: ma non riesco a dormire

Io: mi dispiace
Io: è successo qualcosa?

Calum: no no
Calum: allora, la riunione?

Io: niente di che
Io: lo sai com'è fatto Giardina

Calum: proprio per questo te l'ho chiesto haha

Io: ci ha detto di non infastidire la famiglia che ci ospiterà

Calum: be', da parte sua è una cosa fin troppo saggia e giusta
Calum: ma tu non lo farai
Calum: perché sei una scassapalle assurda

Io: HEY
Io: vai a quel paese

Calum: sto scherzando hahaha
Calum: che altro vi ha detto?

Io: di non farci riconoscere
Io: sai, noi italiani abbiamo la nomina dei casinisti in tutto il mondo
Io: ma almeno nel vostro liceo dobbiamo contenerci

Calum: e anche questo è abbastanza impossibile :')

Io: ma per quale motivo sto ancora parlando con te?
Io: addio

Calum: ma Sara
Calum: dico sul serio
Calum: hahaha
Calum: tutta la scuola vi sta aspettando

Io: mh
Io: ad ogni modo, poi ci ha detto di non procreare
Io: e ci ha dato dei preservativi

Calum: dovrò ringraziare il tuo professore

Io: e perché?

Calum: perché almeno non devo comprarli

Io: guarda che sono per me
Io: mica per te

Calum: ma le due cose potrebbero coincidere
Calum: ;)

Io: Calum
Io: devo ricordarti che sei fidanzato?

Calum: uhm
Calum: veramente c'è una piccola novità
Calum: Culetto Sexy è di nuovo single ;)
Calum: da un po' di tempo in realtà

Io: COSA
Io: e me lo dici così?!

Calum: traduzione, grazie

Io: sì, scusa
Io: mi chiedevo solo il perché di questa scelta
Io: sai, mi sembrava che Jade ti piacesse sul serio

Calum: nah
Calum: ho un'altra ragazza in testa

Io: oh
Io: forse è per questo che non dormi
Io: credo

Calum: di sicuro è per questo
Calum: penso a lei giorno e notte
Calum: mi hai fottuto il cervello
Calum: *ha

Sorrido e blocco il display del cellulare, per poi guardare fuori dal finestrino il paesaggio quasi irriconoscibile a causa della velocità della macchina.

Sapessi cosa mi hai fatto tu, Calum Hood.

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