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Dunque, Stash mi raggiunse in salotto e prese posto accanto a me sul divano.
Lui era abbastanza tranquillo e sorridente...ma non si poteva dire lo stesso di me che, invece, ero particolarmente sovrastata da un uragano di emozioni e col cuore che mi andava a 3000.
A momenti sembrava volesse fuoriuscirmi dal petto!

Ci fu un istante di silenzio, pure negli occhi di Stash si poteva leggere quel pó di imbarazzo...imbarazzo e paura di dire o fare qualcosa di sbagliato.

Ma poi si armò di coraggio e parlò, sorridendomi...

"Allora Celeste, ora che siamo soli ti andava di conoscerci meglio?"

"Ma certo Stash..." 

"Bene...quanti anni hai?"

"Io 22...tu invece?"

"Io 27...come puoi ben vedere ci passiamo 5 anni... Perdonami, ma credevo lo sapessi..."

"Ahahaha, hai ragione Stash...che mentecatta che sono...ultimamente oltre ad essere sbadata di mio, sto anche studiando per un esame che dovró dare l'inizio di novembre, per cui non ho avuto tempo di leggere la vostra biografia... Scusami..." sorrisi timidamente.
Che figura di merda che ho fatto, ragazzi! Adesso sicuramente penserá che sono una menefreghista a cui non interessa niente di nessuno... Accidenti!!

"Ma dai, non preoccuparti...ti capisco! Anzi, scusami tu per questa battuta di cattivo gusto!
Quindi tu vai all'università?"

"Esattamente...sono una studentessa..."

"Wow...interessante...che facoltà fai?"

"Lingue...sono state la mia passione sin da piccola!"

"Deve essere di sicuro bello studiare lingue... Come immagino che dovrai essere bravissima, sicuramente..."

"Beh, me la cavo abbastanza bene...anche se ammetto che non è una passeggiata...ti ringrazio comunque del complimento Stash...gentile da parte tua!"

"Di nulla...hai ragione. Nulla è facile...basta abituarsi...sai, pure io prima di formare la band con Alex e Daniele andavo all'università; frequentavo l'Accademia di Belle Arti di Brera, andava tutto a meraviglia, perfino con gli esami ero messo a regola, infatti me ne mancavano pochissimi per arrivare alla tanto sudata laurea, ma poi fui costretto ad abbandonare tutto. Dopo che i THE KOLORS presero vita, il tempo per studiare non lo potevo avere."

"Che peccato. Eh vabbè, ora una carriera ce l'avete...da quel che so, state avendo un grandissimo successo..." finì di dire sorridendogli...

"Si, infatti. Le cose non potrebbero andar meglio...e tutto questo, credimi, 5 mesi fa neanche lo prevedevo.
In alcuni momenti mi viene spontaneo pensare che tutto questo che ci sta capitando sembra quasi inventato..." finì di dire timidamente Stash.

È veramente un ragazzo eccezionale; ancora non riesce a credere di aver vinto...e dal modo in cui mi parla e spiega le cose, non mi sembra affatto un «montato».

Di solito tutti gli artisti, dopo aver raggiunto la fama si montano di brutto, ma questo non è il suo caso.

"Posso immaginare... Come immagino anche che deve esser stato difficoltoso per te e per voi.
O sbaglio?"

Lui annuì col capo.

"No, non ti sbagli affatto...è stata dura per noi che venivamo dai localini. In quell'epoca avevamo provato a contattare numerose case discografiche, ma nessuna di esse ci accettarono; passammo un brutto periodo...e in questo periodo buio, stavo cominciando anche a perdere tutte le speranze che avevo riposto nella musica."

"Mi...mi dispiace molto per quello che avete passato...non deve essere bello sentirsi non accettati." le dissi dispiaciuta...
Ma poi continuai a rassicurarlo...

"Ma ora cerca di non pensarci, Stash...adesso siete famosi e pensa anche che siete amati da tutti, grandi, piccoli e anziani.
Secondo me partecipare ad Amici era proprio quel che vi serviva.
E ora, se c'è cosa che non dovete fare, è di pensare al peggio. Pensa che avete un futuro brillante davanti a voi!"

"Ti ringrazio, Celeste...neanche immagini quanto mi conforta sentire queste tue parole...
Sei veramente una ragazza dolcissima..."

Io a quelle sue parole arrossì...

"Grazie..."

Poi in tono scherzoso mi domandò...

"Dunque, tu sei una nostra fan?"

Ed ecco che l'imbarazzo ricomincia a farsi vivo, dopo avermi posto questa domanda lui cominciava ad avvicinarsi sempre piú pericolosamente...

"Beh, si...mi siete piaciuti sin da quando avete messo la prima volta piede ad Amici...ho persino acquistato tutti e due CD vostri! Siete fortissimi e con un talento impressionante!" ribattei contenta e cercando di nascondere quel pó di imbarazzo...

"Wow...1000 volte grazie...poi si sa, quando in una band c'è un cantante così figo..." il suo tono divenne un tantino malizioso."

Ok, potere della vergogna vieni a me!
Questa sua dichiarazione mi ha spiazzata...
Da ora avevo i suoi occhi fissi su di me...quei suoi occhi color nocciola, così dannatamente belli...e stava anche sorridendomi dolcemente...e Dio, quel suo sorriso... *-*
Cercando di non mostrare il mio imbarazzo, cercai di buttarla sul scherzare.

"Ahahahah, cavolo...sei pure simpatico? Non lo sapevo..."

Tirai corto e tentai anche evitare il contatto visivo con lui, poichè ero giá abbastanza emozionata.

"Perchè vorresti dire il contrario forse?"

Non solo in questo istante tutte le mie emozioni presero il sopravvento dentro me, mandandomi letteralmente in subbuglio, ora cominciai anche a balbettare come quegli ebeti!
Santinumi!

"N-no..." fu tutto ciò che riuscì a dire...sentivo come se si fosse formato un nodo in gola e deglutì a fatica.

Si avvicinó delicatamente a me e attorciglió il suo braccio intorno al mio collo, mentre con.l'altra mano mi accarezzó dolcemente una guancia e mi guardò negli occhi...
Ero talmente imbarazzata che a momenti sentivo che sarei morta su quel divano.
Sono sicurissima che anche Stash l'ha notato...
Dopo pochi secondi aggiunse timidamente...

"Qualcuno ti ha mai detto di essere..." si fermò squadrandomi dalla testa ai piedi, giocando con i miei capelli lunghi, poi riprese "...di essere bellissima?"

Rimasi immobile.
Non sapevo cos'altro dire o fare, e timidamente ringraziai facendo cenno col capo.

Si creó un silenzio davvero imbarazzante tra di noi, e non solo... Neanche feci caso che lui si trovava a pochissimi centimetri dal mio naso e stava per baciarmi...
Solo il suono del campanello mi salvò. E meno male.
Mi scusai con Stash e mi spostai per andare ad aprire...
Era quello che mi consegnó le pizze, pagai e mi recai in cucina ad apparecchiare la tavola e di conseguenza mi affacciai fuori dal balcone per avvisare gli altri 3 dell'arrivo delle pizze.
Chiuso il balcone e spostandomi verso la credenza per prendere i piatti, sentì le sue braccia avvolgermi la vita da dietro...

Stash Fiordispino...Un compagno di vita.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora