22. (2°parte)

151 16 0
                                    

Una volta ritornati dentro, prendemmo posto al tavolo dove c'erano un Alex affamato, una Poli curiosa di sapere che fine avessimo fatto e un Daniele stanco delle lamentele di Ale ahahahahah!
Questi due sono come il topo e il gatto, non fanno altro che stuzzicarsi a vicenda, diamine! Ahahahah!
Ritornammo seri e cominciammo a dare uno sguardo al menù e a pensare a cosa ordinare.
Ero indecisa sinceramente su cosa prendere, era tutto a base di pesce e io il pesce lo gradisco moltissimo.
Io ordinai un piatto di risotto ai frutti di mare e un'insalata di mare, stessa cosa per Poli, Dani e Alex; pure Stash ordinó il risotto ma lui preferì ordinare anche una frittura di pesci misti che dividemmo assieme a tutti gli altri.
Adoravo venir qui ogni tanto come capitava occasione, tra tutti gli altri locali milanesi, questo locale mi piace molto.
Passati svariati minuti, dopo aver finito di mangiare, Dani, Alex e Stash si alzarono e andarono a suonare un'altra canzone.
Se ripenso a tutte queste sorpresine di stasera, mi viene spontaneo sorridere...ho sempre adorato le sorprese, specie se a farmele sono le persone a cui tengo e che amo.
Su quel palco stavano dando il meglio di loro stessi, hanno una grinta che solo pochi artisti riescono a trasmettermi...si stavano esibendo sulle note di "Love", un'altra delle tante loro canzoni meravigliose.
Ma la cosa che mi lasció esterrefatta fu quando tutta la gente si alzó dal proprio tavolo e si mise a ballare e a scatenarsi come matta. Che bella cosa!
Dopo che la canzone finì tutti e 3 fecero un cuore con le mani, mentre Stash afferró quel microfono e urló un "Ti Amo Celeste!" e lo stesso fece Dani con Paola.
Io e lei eravamo felici come una Pasqua, stasera.
Una volta ritornati ai propri posti mi fiondai ad abbracciarli e a ringraziarli ancora per tutto, dopo un pó ci alzammo e pagammo la nostra cena e ce ne andammo.
Dopo questa cena, sentivamo il bisogno di andarci a fare una passeggiata in riva al mare...
Certo, venire al mare stasera non era proprio granchè come pensata, perchè pomeriggio il tempo non è stato dei migliori, ma non ci importava alla fine.
Qualunque cosa andava bene, pur di stare insieme!
Mi trovavo a passeggiare col braccio intrecciato a quello di Stash, quando ad un tratto sentì il mio cellulare suonare dentro la pochette, lo tirai fuori ed era mia madre...

"Amore, ragazzi, scusatemi un attimo, devo rispondere...è mia madre, voi andate pure, vi raggiungo subito..."

"Va bene piccola, vai pure...io e gli altri ti aspettiamo qui..."

Mi allontanai e risposi...chissá cosa voleva ora...

"Pronto mamma..."

* * * *

POV'S STASH:

Sono più di 20 minuti che Celeste è al telefono con la madre.
Stavo camminando e smanettando al mio cellulare per vedere se circolava qualche novitá sul concerto che dovremmo tenere tra qualche giorno, ma la sua voce di colpo mi distraette.
Ora stava discutendo a toni abbastanza alti, chissá cosa le stará dicendo la madre di così grave per farla imbestialire così.
Non avevo mai sentito la mia piccola Celeste arrabbiata, mah.che dire? Dovró farci abitudine ora che stiamo insieme ahahahah!
Ora scherzi a parte, la situazione sembra stia degenerando e ora davvero sono preoccupato.
Sta urlando istericamente e la voce le sta tremando.
Sto quasi pensando di precipitarmi la da lei, ma preferisco aspettarla qui dietro quest'albero... Non volevo che pensasse che stessi origliando qualcosa.
Le sentì dire improvvisamente...

"Senti mamma, non ne posso piú delle tue fottute scuse e di sentirmi dire che raggiungere mio padre era quel che desideravi! Tutta questa storia mi fa venire il voltastomaco...non solo stai decidendo di volertene andare a vivere da mio padre, quella bestia che ci ha rese per anni e anni la vita impossibile, ma quel che è peggio è che tu di tutto questo non me ne hai neanche parlato! Non so se te ne rendi conto di quel che hai fatto, anche lontanamente??!!"

E dopo ancora...

"Bene...se allora questo è quel che vuoi vai! Vattene pure da quel bastardo di uomo che ho avuto come padre, ma dimenticati che esisto! Addio!!"

Chiuse la chiamata e gettó il telefonino dentro la pochette come se fosse un sasso.
Era veramente turbata.
Come alzó lo sguardo verso di me notai nei suoi bellissimi occhi tanta tristezza, infatti corse ad abbracciarmi e scoppió in lacrime.
Come la strinsi a me, la sentì tremare dalla rabbia.

"shhhh, calmati piccola...ci sono io qui con te...sappi che per qualsiasi cosa non sei sola..." la confortai.

Lei, tra un singhiozzo e l'altro, mi ringrazió.

"Hai voglia di parlare?"

"Stash, ora non credo sia il caso...non voglio rovinarvi la serata...quando siamo soli te lo racconto..."

"Va bene amore, quando vuoi...non voglio insisterti..." dette queste parole la tirai a me e le lasciai un bacio dolce che sembró calmarla.

Dopo essersi calmata, raggiungemmo i ragazzi che nel frattempo erano rimasti soli.

"Ehiiii ragaaa...rieccovi finalmente..." finì di dire Daniele preoccupato, seguito a filo anche da Poli.

"infatti...rieccovi...ma dove vi eravate cacciati?" disse Poli preoccupata anche lei...

Celeste si fece carico di rispondere ad entrambi, ma si vedeva da lontano un miglio che faceva fatica a parlare.
La chiamata con la madre prima.deve averla seriamente scossa.
Poverina.

"Raga...avete ragione...vi prego di scusarci se ci abbiamo messo molto...mia madre mi ha trattenuta a parlare più del previsto e per stasera giá ho ascoltato fin troppo..." finì di dire Celeste, evidenziando le ultime parole con fastidio...ma gli altri non le diedero peso.

"non preoccuparti Cele, l'importante è che non sia successo niente di grave..."

Dopo che ascoltó queste parole di Daniele, si sedette vicino a me e nel suo volto traspariva chiaramente che stava male.
Io mi accesi una sigaretta e vidi Paola avvicinarsi.
Inizialmente come notó Celeste strana mi guardó come per dire cosa stava succedendo.

"Tesoro...ce l'hai con me per caso?" chiese Poli alzando un sopracciglio.

"Eiiii stupidella...no, per quale motivo dovrei avercela con te?"

"Beh, perchè questa sera puó darsi che ti abbia fatto innervosire con queste sorprese...ahahahah!"

"Non dirlo neanche per scherzo...le sorprese di stasera non le dimenticheró mai...e poi mi fa sempre piacere riceverle..."

"Allora come mai questa faccia? Ma aspetta..." accarezzó il viso di Celeste e la guardó bene, per poi aggiungere "qualcosa mi dice che hai pianto..."

"No. Sto...sto bene..." fece Celeste mentendo e abbassando lo sguardo.
Poli ovviamente non le credette.

"Smettila di mentire, Cele...hai pianto eccome...per quanto cerchi di nasconderlo..hai gli occhi rossi come un pomodoro!"

A quelle parole, Poli tentó di alzarla per farle fare una passeggiata, ma lei subito lasció la sua presa...non le andava.

"Poli, scusami...ma passeggiare ora è l'ultima cosa che mi va di fare..."

"Diamine, Cele...si puó sapere cosa ti prende ora? Sembri uno zombie vivente...almeno posso sapere se questo tuo comportamento è dovuto alla chiamata che hai ricevuto da tua madre?"

"Si, ha a che fare con quella chiamata...ma non mi va di parlare...anzi gradirei tornare, se è possibile...sono stanca..."

Poli rimase spiazzata dal modo di comportarsi di Celeste...così ad un certo punto intervenni io.

"Cele, scusa se mi intrometto, se vuoi posso accompagnarti io a casa...tanto non ho niente di meglio da fare..."

"Ok amò, come preferisci..."

Mi avvicinai a Poli che la osservava a braccia conserte e la tranquillizzai dicendole che l'avrei riaccompagnata io a casa.

"Ok Stash, quel che spero è che almeno con te si confidi e ti dica qualcosa...comportarsi cosi di certo non la aiuta..."

"Beh...lo spero tanto anch'io Poli..." le dissi dandole una pacca sulla spalla.

Mi precipitai da mio cugino e da Dani che parlavano e ridevano come matti, per avvisare che sarei andato ad accompagnare lei a casa.
Come li avvisai, naturalmente smisero di colpo di sprizzare allegria, e si fecero seri e preoccupati, così andarono a salutarla...

Stash Fiordispino...Un compagno di vita.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora