Stasera ho avuto, dunque, la prova che Stash provava un forte interesse nei miei confronti.
"Hai ragione, Poli...lo supponevo che potessi piacergli...ora, peró, quel che ti vorrei raccomandare è di non dirlo a nessuno. Non essendone sicura al 100%, non posso sapere come andrà a finire questa storia...voglio ancora andarci cauta, almeno fino a quando Stash non si sia pronunciato a riguardo, ok?"
Poli si protese davanti a me, abbracciandomi e dicendomi di star tranquilla, e io le credo.
Se c'é una cosa che in tutti questi anni Poli non ha mai, e sottolineo MAI, fatto é appunto quella di tradire la mia fiducia.
"Stai tranquilla, tesoro, non diró nulla a nessuno...vada come deve andare, sappi che ti appoggio...non desidero altro che vederti veramente felice, Celeste! Meriti di stare con un ragazzo come Stash..."
A quelle sue parole, mi fiondai ad abbracciarla, e stavolta in un abbraccio piú forte di prima, per poi ritornare giú dagli altri.
Quando arrivammo in cucina, ad accoglierci questa volta fu Alex, come al solito affamato.
Solo che a mancare questa volta fu Stash...Stranamente...
Cominciai a preoccuparmi, dove poteva essere andato? Mah.
Prima di salire in camera con Poli, lo lasciai tutto contento e spensierato a scherzare con Dani e Ale, adesso il fatto che manchi qui, non mi fa star tranquilla...
Domandai a Dani dove poteva essersi cacciato, e quel che mi seppe dire, fu che non aveva fatto caso, ma che sicuramente si trovava qui fuori da qualche parte a fumare.
A quel punto Paola prese in mano la situazione e andó a cercarlo...
Qui in cucina si rideva e scherzava normalmente, anche se la mia mente era concentrata su ben altro e il mio sguardo completamente fisso nel vuoto...e dopo lo spostai sul balcone in attesa che si riaprisse e che Poli e Stash vi rientrassero.
Ormai la mia mente non pensava ad altro...come una stupida, mi continuavo a porre tante domande del tipo "Cazzo, Celeste...dove hai sbagliato?", "Cos'è che hai rovinato?".
Bah...é inutile che mi continuo a tormentare. Almeno finchè Stash non ritorna qui.
Poli nel frattempo uscí fuori dal balcone e, da lontano, riuscì a scorgere l'ombra seduta in panchina che stava fumando.
Era proprio lui. Sembrava avvolto nei suoi pensieri.
Gli si avvicinó tranquillamente, cercandogli di parlare.
"Ehi Stash, eccoti finalmente..."
"Eilá, Paoletta...non credevo venissi a cercarmi..."
"Invece eccomi qui!" Sbottó lei Per poi chiedergli "Posso sedermi qui accanto a te?"
"Si certo, non c'è bisogno di chiedermelo..."
"Grazie..." si accomodó accanto a lui e si accese anche lei una sigaretta...
"Comunque...ero venuta a cercarti per dirti che dentro ti stiamo aspettando per cenare, altrimenti le pizze si raffreddano..." azzardó a dire Poli.
Stash, dopo aver buttato un alone di fumo dalla sua bocca, rispose...
"Ok, ora vengo...tu, se vuoi, puoi iniziare ad andare..." E il suo sguardo tornó di nuovo a fissare il vuoto. Come se dentro di lui ci fosse qualcosa che lo turbava...Poli a quel punto non resistette piú e cominció a scuoterlo...
"NO! Io non entro senza di te, Stash! Senti, molto probabilmente mi manderai a quel paese e non saranno affari miei di quel che ti passa per la testa ma...posso sapere cosa ti prende? Fino a poco tempo fa ridevi e scherzavi con noi, ed ora eccoti qua...perso...pensieroso...se hai bisogno di parlare, puoi farlo con me!" Finí di dire Poli eliminando del fumo dalla bocca, per poi riprendere...
"Mi conosci ormai, Stash...gli amici servono a questo!"
Stash buttó la sua sigaretta e sbottó "Accidenti, come sei testarda oh! E va bene, te lo dico dai..."
Alla fine Stash, rassegnato, si aprí con lei.
"Ah, finalmente un complimento da parte tua!" Disse lei ironicamente, ma poi ritornó subito seria e attenta a quel che lui stava per raccontare... "Dai su, Stash...comincia pure..."
Ci fu prima qualche istante di silenzio...dopodiché parló...
"Io...io credo di essermi...innamorato..."
Paola, che in fondo sapeva di cosa stesse parlando, gioí di nascosto e senza farsi sgamare sorrise, ma poi si ricompose e le domandó...
"Oh...davvero? Che bella cosa..."
"Giá..." sospiró lui.
"...e credo anche di sapere chi é la fortunata..." finí di dire Poli con un sorriso a 32 denti...
A quel punto Stash si giró di colpo verso di lei e aggiunse "Caspita, non solo sei testarda, ora sei anche veggente? Cos'altro devo aspettarmi? Ahahahah!"
Scoppiarono entrambi a ridere, e lei aggiunse...
"Non è questione di essere veggente o no, Stash! È questione che lo so e basta...da quando abbiamo messo piede qui non ho fatto altro che osservare te come ti comporti con Celeste per poter intuire che la fortunata in questione é proprio lei."
Stash stette in silenzio per qualche secondo tirando un lieve sospiro...in fondo lui sapeva benissimo che Poli aveva ragione...era proprio Celeste che amava...con tutto sè stesso.
"Non ti sbagli affato, infatti la fortunata e proprio lei...Celeste..." disse prendendosi il viso tra le mani...aveva gli occhi lucidi, quasi come se gli brillassero mentre gli parlava di Celeste.
"Non so cosa mi stia succedendo, Poli. E so anche che dopo quella sventura capitatami 2 anni fa con Carmen, mi rigiurai di non innamorarmi per un bel pó, ma appena me la son vista davanti...quel suo bel viso...quei suoi occhioni grandi e azzurri....quelle labbra rosee e carnose, sempre sorridenti... quei lunghissimi capelli neri...e, Dio, quel suo corpo formoso al punto giusto, ma magro nello stesso tempo...mi ha fatto predere letteralmente il senso della ragione, Poli! Sembrava quasi che davanti ai miei occhi ci fosse una Dea! Puó sembrarti stupido, ma mi ha stregato in una maniera impressionante, anche il suo carattere e il suo modo di essere mi affascinano molto, di persone come lei in giro è raro trovarne."
A quel punto Paola non trovó le parole per esprimersi...rimase profondamente colpita da tutte queste parole che lui usó per descrivere Celeste...
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Stash Fiordispino...Un compagno di vita.
FanfictionUna ragazza di nome Celeste sogna di poter incontrare i suoi adorati idoli: i The Kolors. Riuscirà ad incontrarli? Preferisco non anticipare niente... Ma di certo per Celeste la vita cambierà radicalmente.