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Come mi diressi verso la credenza per prendere i piatti, sentì le sue possenti braccia avvolgermi dolcemente la vita da dietro.
Si, lo ammetto, mi è piaciuto, ma mi ha fatta pigliare un colpo all'inizio.
Non sapevo se mollare i piatti dalle mani...

"Ma S-Stash...Co-cosa fai?"
Le domandai balbettando con la voce rotta dall'emozione...
Rimasi praticamente immobile, mentre lui con la sua calda voce mi sussurrò qualcosa dietro l'orecchio...

"Quello che desideravo fare da tanto, piccola..."

Oddio! Cosa sta facendo??
E aspettate...mi ha chiamata "piccola"?? Ditemi che non sono pazza e non sto sognando.

Ero in preda ad un infarto in quell'istante, per non parlare del mio povero stomaco: letteralmente in subbuglio!
Sembrava quasi come se dentro di me, si fosse risvegliato un intero zoo di animali!
Era lui che mi faceva quest'effetto!
Tuttavia cercai di farle capire che non era il momento adatto per pensare ad abbracciarci, a momenti sarebbero potuti rientrare gli altri 3 per cenare e sinceramente l'ultima cosa che volevo succedesse era appunto quella che ci potessero vedere in questo modo...stretti l'un l'altro!

Ma Stash non sembrò ascoltarmi.

Affondò il suo viso sull'incavo della mia spalla, rabbrividendo sentendo il metallo freddo del suo piercing, e con la punta del naso andò a sfiorarmi l'orecchio, per poi cominciare a lasciare un'umida scia di baci lungo tutto il mio collo.

Di istinto mi morsi il labbro dall'imbarazzo...

Ma che cosa mi sta succedendo?
Solitamente non perdo il controllo facilmente, nè tanto meno una che si comporta così con i ragazzi in generale...

Sono stata innamorata per ben due volte nella mia vita e su di una cosa sono certa...non mi hanno mai fatta sentire importante, e non mi hanno neanche mai dedicato tante attenzioni come sta facendo Stash ora.

Anzi, molto probabilmente, se ci fosse stato mio padre qui non avrebbe mai permesso a Stash o a qualsiasi altro ragazzo avvicinarmisi così.

Ora che Stash aveva finito di torturarmi il collo con i baci, mi voltó e tentó per l'ennesima volta di baciarmi, era a pochissimi centimetri dalle mie labbra, ma come udimmo aprire la porta, dovemmo smettere di colpo.
Insomma...Paola aveva rovinato questo momento.

Io e lui eravamo entrambi rossi in viso dall'imbarazzo, soprattutto quando Poli con sguardo perplesso domandó il motivo della porta chiusa.

Ci fu un breve silenzio, che dopo qualche secondo Stash ruppe dicendo che fu lui a chiuderla per sbaglio...

Poli ci guardó con gli occhi sgranati e scosse il capo...
Era chiaro che non se l'era bevuta, perchè lo aveva sentito piuttosto vago.

Infatti, dopo che lui si spostó in soggiorno da Alex e Daniele, lei si voltó verso di me e mi fece cenno di seguirla.

Passando dal soggiorno mi scusai con loro e io e lei salimmo in camera mia.

"Ma insomma Poli, vuoi smetterla di tirarmi? So camminare anche da sola nel caso in cui l'avessi dimenticato eh..." dissi con fare annoiato visto che mi tratteneva dalla manica della maglia e mi stava trainando come un sacco si patate.
Ma lei, in tono che non ammetteva repliche, mi rispose...

"La finiró di tirarti solo quando ti deciderai a dirmi che accidenti stavate combinando tu e Stash in cucina da soli, ah e gradirei anche che mi spiegassi come mai avevate la porta chiusa? C'è qualcosa che devo sapere?"

Una volta arrivati davanti porta di camera mia la bloccai e mi risistemai la manica della maglietta.

"Beh, se ti decidi a mollarmi forse potrei spiegartelo, non credi?"

Aprimmo la porta e vi entrammo, si sedette sul letto in attesa che parlassi.
Una volta che presi anch'io posto sulla sedia girevole, mi spostai di fronte a lei e cominciai a spiegarle quanto accaduto...

"Dopo che siete usciti fuori, come giá sai, io e Stash ,essendo rimasti dentro, abbiamo parlato e ci siamo conosciuti meglio, nulla di preoccupante..."

"...e fino a qui ok! E dopo?"

Ripresi a parlare...

"Beh...ecco...una volta finito di parlare, non so come sia successo Poli, Stash aveva cominciato a guardarmi dolcemente negli occhi e non solo...
Stava avvicinandosi pericolosamente a me...tu capisci cosa intendo, vero?"

"Ah, si...credo di capire ora...e dopo?"

"Suonó il campanello...e meno male... In un certo senso è stata la mia via di scampo. Se non fosse arrivato subito, staremmo sicuramente ancora lí su quel divano a baciarci...o magari a fare altro..."

Paola inizialmente non disse nulla, ma poco dopo mi guardó.

"Romantico... Infatti quello delle pizze, da come hai raccontato, è capitato giusto in tempo..."

Io feci spallucce e annuì...
Non sapevo come fare a continuare, avevo le mani sudate dall'imbarazzo, cosa che Poli se ne accorse.

"E quindi? Tutto qui?"

"No, non proprio...dopo aver pagato, portai le pizze in cucina non ritornai da Stash, anche perchè dovevo apparecchiare la tavola e in piú dovevo anche avvisarvi dell'arrivo delle pizze, dopo neanche 5 minuti me lo son ritrovato dietro..."

Paola abbandonó di colpo la sua espressione preoccupata e incominció ad incuriosirsi...

"Oddio, davvero?"

"Si Poli, mi ha fatta spaventare, credimi! Mi sono ritrovata accerchiata da dietro con le sue braccia e non ho capito piú niente" Poli mi fermó di colpo con un gesto della sua mano e mi disse...

" In...che senso, Celeste? Ti ha baciata?"

"N-no...cioè stava per farlo prima che ci sorprendessi tu...quando mi aveva abbracciata non si era limitato solamente a quello, mi aveva riempito il collo di baci e da lì non c'è stato verso di farlo smettere...non so neanche con che coraggio stavo sorreggendo i piatti, di tanto che rabbrividì li stavo per mollare a terra..."

"Oh cazzo..." esclamó Poli con un sorrisetto malizioso "...dolce e romantico Stash... Vedi che era come presumevo io? Questo ragazzo è terribilmente cotto di te...in una maniera assoluta, Celeste!"

Io non potevo non darle ragione. Stasera ho avuto la prova che Stash è veramente molto preso da me...



Stash Fiordispino...Un compagno di vita.Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora