"Va a riprenderti ciò che non è mai stato tuo."
*Draco*
Mi metto a girovagare per tutta la biblioteca.
Non vedo nessuno. Devo parlare con Zabini, ehm... di che cosa?
Ci sarà un motivo abbastanza plausibile per parlare con lui, me lo inventerò sul momento.
Mi ricordo che mi hanno assegnato dei compiti di pozioni per domani, e stranamente dico a me stesso di svolgerli su un tavolo della biblioteca.
Forse, alla fine, dovrei veramente parlare con Zabini, ne ho bisogno.
Mi convinco che forse arriveranno più tardi, dove si sono cacciati?
Mentre mi metto a sfogliare il libro di pozioni mi rendo conto che non ricordo quale sia il compito.
Sento delle voci dal fondo della biblioteca poi, con la coda dell'occhio scruto Blaise e la Grov a debita distanza alla mia destra.
- Qui è occupato.- Dice rivolta al mio migliore amico.
-Allora ci vedi mezzosangue.- Dico sprezzante rivolto alla ragazza che mi guarda seria.
-Posso parlarti?- Domando a Zabini accanto a lei.
-Dovrei fare i compiti con Ethel.- Sentendo pronunciare il nome della sanguesporco da Blaise sento un nodo alla gola. Draco torna in te.
-È importante.- Concludo senza far trasparire alcuna emozione.
-Arrivo subito.- Dice lui posando una mano sulla spalla della Grov. Lei gli accenna un mezzo sorriso timido e si siede in uno dei tanti tavoli vuoti con quel libro che porta sempre con sé.
Solo Salazar sa cosa ci sarà scritto al suo interno.
Ci incamminiamo verso l'uscita. Sembra seccato.
Avrò interrotto il suo 'momento intimo' fra i libri.
-Parla, dovrei andare.- Dice a braccia conserte.
-Per poi tornare dalla tua nuova ragazza?- Dico ridendo.
-Sì.- Smetto di ridere e il sangue mi si gela nelle vene.
-Ora stai insieme ad una sfigata?- Cerco di mascherare con il sarcasmo la tensione.
-Non sto insieme a lei. Mi piace, e al contrario di te io le ragazze le tratto a dovere. Poi parli tu che stai con la Parkinson.- Per la prima volta guardo Zabini sotto uno sguardo differente.
-Perché quella faccia? Sei geloso?- Ride lui, vedendo il mio volto preoccupato.
-Io? Geloso, io? Poi di quella? Fammi il piacere Blaise.- Mento.
-Vieni a studiare?- Interrompe la ragazza.
-Non rompere sanguespor...- Non mi lascia finire la frase.
-Non rompere tu Malfoy. Tornatene da Faccia-Da-Carlino che noi torniamo a studiare, senza la tua presenza possibilmente.- Non rispondo.
Mi ha zittito. Il mio migliore amico la segue in biblioteca. Sto diventando debole.
Mi sta facendo diventare debole.*Ethel*
-Che aveva da rompere?- Chiedo al mio compagno di studi.
-I soliti 'problemi alla Draco'- Dice mimando le virgolette nell'aria.
Chiniamo la testa sui libri parlando di pozioni.
-Quali sarebbero i 'problemi alla Draco'?- Domando dopo una decina di minuti. Voglio sapere di più.
-Perché ti interessa tanto?- Sta cominciando a sospettare.
-Niente tranquillo.-
-È geloso tutto qui.- Questa affermazione per lui così indifferente mi fa sobbalzare e sorridere.
Non dico nient'altro e cerco di concentrarmi sulle parole scritte nero su bianco sul vecchio libro di pozioni, ma la mia testa è altrove.
Forse preferirei qualcun altro alla presenza di Blaise, qui, ora, con me.Nota autrice:
Scusate l'assenza!
Non ho avuto molto tempo... non è una scusa plausibile ma è la verità.
Fatto sta che ho avuto un blocco ma ora eccomi qui!
A presto! Ditemi che ne pensate!
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Non sono più in me || Draco Malfoy
FanfictionLa timida mezzosangue Ethel Grov passa ormai i suoi anni a Hogwarts a domandarsi perché il Cappello Parlante l'abbia smistata in Serpeverde e perché la sua coetanea Pansy Parkinson abbia sempre la meglio in tutto. Timida e introversa scrive i suoi p...