"Le cose non saranno mai più facili, ma tu sarai più forte."
*Draco*
Non so perché ho aspettato così tanto per sbarazzarmi di Pansy.
Immagino che sia andata a lamentarsi con tutti di quanto io negli ultimi tempi sia diventato insopportabile e a dire di avermi scaricato lei, ma non m'importa, oggi si torna a lezione.
Mi metto il gel sui capelli, indosso la tunica con lo stemma verde-argento, e mi avvio verso l'aula di pozioni.
Non sentivo da molto tempo questa sensazione di leggerezza.
Il mio "migliore amico" non si sa quando tornerà, ma poco importa, dopo quello che stava per farmi, può anche stare fuori da Hogwarts per sempre.
Da oggi il vecchio Draco può tornare alla sua vita da stronzo senza la Parkinson tra i piedi.
Lo stronzo senza scrupoli.
Mi piace questa versione di me.
Il mio libro di pozioni è pieno zeppo di frasi insensate, mi sto preoccupando, non ho mai amato scrivere fino ad ora, poi, è meglio che ascoltare le lezioni.
Improvvisamente però, quella parte di me che dice di voler essere il vecchio cattivo ragazzo svanisce alla vista dei grandi occhi marroni della giovane Serpeverde che entra dalla porta dell'aula trafelata e con il libro di pozioni sotto braccio.
-Cinque punti in meno a Serpeverde per il ritardo della signorina Grov.-
Annuncia il professore prima di continuare tranquillamente la lezione.
-Grazie sanguesporco.- Dice sprezzante Goyle.
-Sta zitto idiota.- Gli dico secco molto serio.
Mi guarda storto, troppo stupido per capire che sto difendendo Ethel.
Sì, la sto difendendo.*Ethel*
Stupida sveglia babbana!
Cinque punti in meno a Serpeverde per ritardo. Non ci posso credere!
Perché Millicent non mi ha svegliata?
Forse perché Pansy sarà andata in giro a dire che per causa mia Draco ha preferito lasciarla.
Ora sono a lezione copiando appunti incomprensibili da Neville.
Draco non ha voluto prestarmi gli appunti.
Di bene in meglio.
Per fortuna Neville è un ragazzo gentile e mi aiuta quando può.
Dopo lezione corro a ringraziarlo.
-Figurati Ethel.- Dice con un sorriso per poi andarsene.
-Tu e Paciock? Bene.-
'Bentornato Draco stronzo.' Penso tra me non appena sento la voce seria di Malfoy alle mie spalle.
-Ciao anche a te.- Dico per poi aggiungere senza voltarmi con un mezzo sorriso :
-Mi ha solo prestato gli appunti. Che t'importa?-
Amo stuzzicarlo. Fa spallucce ma i suoi occhi sono pieni di seccatura. Lo saluto con un rapido cenno della mano e vado in stanza a studiare.
Mi accorgo poi di aver preso per sbaglio il quaderno di Neville.
'Ethel e le giornate storte parte 2.'
Penso disperata.
Mi dirigo in Sala Comune Grifondoro, riesco ad accedervi pedinando un ragazzo, ma trovo Ginny ed Hermione sedute sul divano rosso.
-Ciao, sapete dov'è Neville?-
Sono stranamente tesa.
-Tu sei Ethel giusto? La Serpeverde con sangue Corvonero?- Domanda Ginny.
Sono confusa. Nessuno mi conosce di solito.
Annuisco e aspetto che rispondano alla mia domanda.
-Neville parla tanto...- La Weasley viene interrotta dalla Granger.
-Ginny stai zitta! Comunque no, oggi non l'ho visto.-
Le saluto calorosamente e me ne vado a testa china, svolto l'angolo ma mi imbatto contro un' alta figura maschile.*Draco*
-Chi cercavi?- Chiedo con espressione accigliata, siamo molto vicini, ma ovviamente questo non mi dà fastidio.
-Nessuno.- Mente, non mi guarda in faccia.
Guardo sotto il suo braccio e scorgo un libro di pozioni con inciso:
Di Neville Paciock. Grifondoro.
Questa ragazza sa come farmi incazzare.
Si accorge della mia marcata seccatura e dice:
-Ho preso per sbaglio il suo libro.-
-Ti piace?- Domando serio. Non devo fare queste domande, non è da me!
-Ma che t'importa?!-
Lo sa benissimo che m'importa. Se lo vuole sentir dire.
Vuole sentirsi dire che tengo a lei, ma non cedo, non ancora.
Non penso di riuscire a mascherare bene la mia delusione.
-Stareste bene insieme, te e Paciock.-
Il mio tono e più sprezzante del previsto.
-Non voglio lui.- Usa le mie stesse parole ed ora è sincera, mi guarda negli occhi, ogni minuto che passa è sempre più bella.
La guardo per farmelo ripetere, ma è lei che ora ha il controllo della situazione, si ricompone e si volta.
La prendo per un polso e la faccio voltare, ma mi pento subito.
Tra il panico cerco una scusa plausibile per il mio comportamento.
-Se vuoi gli consegno io il libro.- Così evita di vederlo.
-Faccio io.- Il suo battito accelera e questo mi fa stare meglio.
Poi se ne va.
Che cos'ho? Per Salazar io non sono così.
Se Neville ci prova con la mia Serpeverde, stavolta, quello espulso, sarò io.nota autrice:
Ciao a tutti! Ecco il decimo capitolo! Vi piace? Fatemelo sapere!
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Non sono più in me || Draco Malfoy
FanfictionLa timida mezzosangue Ethel Grov passa ormai i suoi anni a Hogwarts a domandarsi perché il Cappello Parlante l'abbia smistata in Serpeverde e perché la sua coetanea Pansy Parkinson abbia sempre la meglio in tutto. Timida e introversa scrive i suoi p...