Capitolo 20

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"Mi sento incompleto senza di te. Come se mi mancasse la parte più bella di me."


*Ethel*

Scendo nella Sala Grande per cenare e in faccia al mio solito posto isolato trovo Blaise Zabini.
Mi siedo e metto nel piatto una manciata di spaghetti.
-Buonasera.- Comincia lui con il suo solito fare elegante.
-Probabilmente Draco mi starà mandando maledizioni oscure solo con lo sguardo, sai, non vuole che ti parli.-
Comincio a ridere.
-A Draco non importa, da quando siete ancora amici voi due?- Chiedo sarcasticamente mangiando un boccone di spaghetti.
-A te importa invece, vero? Comunque non ti preoccupare, Blaise ha sempre una tattica.-
Mi informa, come se dovessi sapere per cosa.
-Illuminami con questa tua tattica, oh tu grande Zabini.- Continuo, ancora sarcasticamente.
-Oh Salazar ridammi l'Ethel di prima.- Dice per poi continuare:
-Domani, biblioteca alle sette in punto. Vedi di esserci.- Poi si alza.
Faccio cenno di sì con disinteressamento, ma non posso negare che l'idea mi intrighi.
Da un mese a questa parte mi addormento molto tardi, sempre se mi addormento, quindi andare a letto non rientra nelle mie attività preferite.
Cedo alla tentazione di guardare dall'altro capo del tavolo e vedo il biondo Serpeverde, cercare di allontanare una ragazza mora, riccia e con degli enormi occhi azzurri da fare invidia a tutti.
'Sorprendente' Penso. 'Sarà una mezzosangue'
Il ragazzo si volta verso di me, i nostri occhi s'incontrano e sotto quello sguardo di ghiaccio, pieno di malinconia, vedo il giorno degli allenamenti di Quidditch, sul prato, l'uscita ad Hogsmead, nel bosco, e la Stanza delle Necessità, prima di essere stati interrotti dalla Granger.
I nostri sguardi non si dividono fino a quando la bella ragazza di prima lo fa voltare e lo bacia.
Chiudo gli occhi dal disgusto e dal dolore provocato mi metto una mano sulla pancia. Distolgo immediatamente lo sguardo.
-Che cazzo fai?- Sbraita lui dal fondo del tavolo, andandosene dalla Sala Grande con tutti gli occhi Serpeverde puntati contro.
Arriva poi Neville che, fregandosene  delle occhiatacce e dei sussurri contrariati del Serpeverde, si accomoda dove prima c'era Zabini.
-Domani che fai?- Mi domanda lui.
-Studio, studio, mangio, studio...- Dico seccata dalla monotonia che è la mia vita.
-Altro?- E si mette a ridere. Ha una bella risata.
Sto per dire che non ho tempo di fare altro, ma mi precede:
-Dopo Incantesimi hai tempo per "studiare" con me vero?- Dice mimando le virgolette nell'aria e guardandomi in un modo strano.
-Ehm.. penso di sì.- Dico imbarazzata.
Continuiamo a parlare, una distrazione da tutte le persone attorno, da tutta questa vita confusa.
La notte però, il sonno non arriva comunque.

Mattina.
Sei e trenta.

Sono già pronta per salire in biblioteca.
Ne approfitto e girovago nel castello.
Dal fondo del corridoio sento la voce di Zabini.
-In perfetto orario pasticcino, bene, seguimi.- Dice lui.
-Non osare più chiamarmi così.- Ribatto io, con un elevato tono di disprezzo.
-Come vuoi, pasticcino.- Conclude facendomi innervosire maggiormente.
Entriamo in biblioteca e ci accomodiamo in un tavolo, in cui anche Harry Potter è seduto.
-Ho una domanda da porti.- Mi informa Blaise, sussurrando per non farsi sentire dal ragazzo sopravvissuto.
Gli faccio un segno per dargli il permesso di continuare.
-Ti ho ferita, stavo per far del male a Draco e sono stato una persona orribile, perché ti fidi ancora di me?- Mi metto a ridere debolmente e silenziosamente.
-Blaise, non mi fido di te, ma ora come ora, non ho niente da perdere.-
-Nemmeno lui?- Sussurra, indicando una bionda figura alla nostra sinistra, seduto su un tavolo, parlare con una ragazza bionda, seduta su una delle vecchie sedie di legno della biblioteca.
Mi si distrugge l'ennesimo brandello di cuore, ma non lo do a vedere.
Senza voltarmi gli dico:
-Nemmeno lui. E se mi hai portato qui per questo...- Mi interrompo quando, una volta girata, non vedo più il ragazzo, ma un bigliettino.

Reagisci, pasticcino.

Che significa? Perché Blaise vuole aiutare Draco?
-Stupido Blaise.- Penso, a voce alta.
Harry si mette a ridere e i suoi grandi occhi verdi si fanno fessure.
-Scusa, non volevo disturbarti.- Dico, un po' in imbarazzo.
-Non disturbi, sto facendo finta di studiare.- Mi metto a ridere io ora.
-Comunque Malfoy mi doveva un favore, se sei arrabbiata con lui per Hermione è colpa mia.-
Draco doveva un favore ad Harry? Harry difende Draco? Ma che...
-Non è colpa tua.-
Prendo un libro dallo scaffale ed ogni tanto parliamo.

*Draco*

-Per la pozione invecchiante servono delle radici di tranello del Diavolo, succo di zucca, un capello di Goblin,...-
-No, no, no, no.- Mi interrompe la mia nuova insegnante di recupero di pozioni, ingaggiata da mio padre.
- Un capello di Troll, non di Goblin!- Quanto è irritante, la crucerei volentieri, se non fossimo in una biblioteca.
-Se vai avanti così gli esami non li supererai, oggi non è giornata, riproveremo domani.- La ragazza si alza e se ne va.
Mentre scendo dal tavolo, sento delle risate soffocate.
Mi volto e vedo Ethel, con Potter.

Non puoi continuare così Draco.

Senza pensarci due volte vado al loro tavolo.
-Potrei parlarti?- Chiedo alla ragazza, martoriando un lembo di toga.
-No.- Dice secca. Chiudendo un libro.
-Ti prego.- La supplico, mordendomi il labbro inferiore.
La ragazza guarda Potter, quest'ultimo di alza e lascia la biblioteca, che ora sembra vuota.
Anche la Serpeverde si alza lasciando il libro e si siede sul tavolo, aspettando una mia reazione, cosa che stenta ad arrivare.
Mi mancava guardarla negli occhi, quei suoi grandi e semplici occhi marroni.
-Mi manchi piccola, e so che dico sempre le stesse cose, ma è la verità, mi manca la tua risata, il tuo imbarazzo, i tuoi occhi e le tue deboli pacche sul mio petto.- Avvicinandomi maggiormente a lei concludo:
-Mi manchi tu.-
Mordendosi l'interno della guancia fa un respiro profondo.
-Non lo dimostri.- Si sta addolcendo, un punto a favore.
-Passi del tempo con una ragazza poco prima e dopo vieni qui a dirmi che ti manco?- Non è più il tono da prepotente che ha usato quest'ultimo mese a causa mia, questo tono mi ricorda quanto sono stato e quanto sono stupido.
Non la biasimo per aver creduto che quella fosse una delle tante ragazze con cui sono stato questo mese.
-È una maestra di recupero di pozioni, non aspetto che tu mi creda.-
Mi guarda sorpresa e rattristata, prima di abbassare lo sguardo.
Le appoggio le mani sulle sue guance calde e non si ritrae, ma non alza comunque gli occhi.
-Voglio solo te.- Le sussurro all'orecchio, sento che si irrigidisce, mi piace saper di farle ancora quest'effetto.
-Dimostralo.- Dice, ritornando seria e, facendomi indietreggiare, scende dal tavolo e ci fissiamo per un po'.
Poi se ne va dalla biblioteca.

Sul tavolo c'è ancora il libro che stava leggendo prima che arrivassi.

Astronomia, le costellazioni.

So già, la mia prossima mossa.

Capitolo schifoso e ponte.
Quale sarà la mossa di Draco??
Provate ad indovinare ahahah💓
Noi ci sentiamo mercoledì prossimo! Mi raccomando votate!

Non sono più in me || Draco MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora