"È difficile non aver paura, quando desideri una persona così tanto."
*Draco*
Sbianco. Mi gela il sangue nelle vene.
-No no no no...- Continuo a ripetere disperato affondando le mani nei miei folti capelli biondi.
Lasciando spazio alla rabbia mi alzo, senza pensarci.
-Lei non può farlo!- Urlo alla professoressa, con tutti gli occhi Serpeverde puntati addosso.
-Signor Malfoy, si sieda per fav...-
Non lascio finire alla McGranitt la frase e marcio con tutta la rabbia che ho in corpo fuori dalla Sala Grande, diretto ai bagni maschili.
Mi saranno tolti molti punti per questo, ma non mi importa.
Percorro i lunghi corridoi e finalmente raggiungo i bagni, ogni volta che qualcosa nella mia vita va male, mi nascondo lì dentro, quindi parecchie volte.
Perché per ogni cosa buona che ottengo, ce n'è una negativa proprio dietro l'angolo?
Mio padre mi ha insegnato che non si deve piangere, che piangere è da deboli, ma fa male tenersi tutto dentro, non riesco a non farlo.
Zabini non può tornare.
Rovinerà tutto.
Me la porterà via.
Mi appoggio alla fredda parete e mi faccio scivolare giù, nell'oblio del mio pianto, sul pavimento.*Ethel*
Con il consenso della professoressa corro a cercarlo.
Blaise non deve tornare.
Stava andando tutto bene.
Sento dei singhiozzi strozzati al terzo piano all'interno dei bagni maschili, senza pensarci entro e lo vedo accasciato a terra a piangere.
Fa malissimo vederlo così, e mi è impossibile pensare che una volta quella persona, la persona che ha dato luogo a tutta questa sofferenza, sia stato il suo migliore amico.
Mi inginocchio davanti a lui e appoggio la mia mano sulla sua.
-Perché hai paura precisamente?-
So già la risposta, ma voglio farlo parlare.
-Ro..- Fa fatica a formulare una frase, tra le lacrime.
-Rovinerà tutto. Mi porterà via da te.-
Stringo i denti per non scoppiare pure io in lacrime e tengo ancora ben salda la mano sulla sua.
-Da quella sera, lui non è più niente, okay?- Cerco di rassicurarlo.
Si alza stando sempre contro la parete in piastrelle blu del bagno e mi alzo anche io.
Ancora davanti a lui, gli appoggio le mani sulle sue guance bagnate, sono notevolmente più bassa di lui, ma questo mi consente di incrociare gli occhi con il suo sguardo basso.
-Non avevo amici, e a dirla tutta nemmeno ora ne ho, ma dopo quello che ti ha fatto, non m'importa più.- Ora una silenziosa lacrima scende, ma Draco non la nota.
-Se lo facesse ancora e ci riuscisse? Se mi facesse dimenticare di te?-
-Cercherei di farti innamorare di nuovo, sopportando ancora insulti e cattiverie.-
Si asciuga le ultime lacrime rimaste dal volto e mi guarda serio, cupo, per poi appoggiare la sua fronte sulla mia e cingermi con una mano in vita.
-Sono uno stronzo.- Fa un mezzo sorriso.
-Solo un po'.- Dico ricambiando il sorriso.
-Si saranno un po' incazzati di là.- Dice.
-Nah.- Ridiamo entrambi e andiamo in Sala Grande dove nessuno sembra essersi ricordato di ciò che è successo, ma ora è presente tutta Hogwarts.
La McGranitt ci chiama al tavolo dei professori. Sembra molto dispiaciuta per ciò che è successo e sembra non abbia intenzione di togliere punti ai Serpeverde.
-Mi dispiace che la notizia vi turbi così tanto signor Malfoy, ma mi sembra giusto riferirvi che il signor Zabini arriverà fra poco. Vuole cambiare stanza?- Domanda con noncuranza la professoressa.
Draco annuisce cupo e silenziosamente si allontana, sto per prendere il suo esempio ma la McGranitt mi trattiene.
-La sua compagnia influisce positivamente su Draco, signorina Grov.- Le sorrido per poi andare a pranzare accanto al biondo Serpeverde.
Presumo voglia stare solo, si alza e si allontana dalla sala, lasciandomi con il mio piatto vuoto, la notizia non mi ha fatto bene all'appetito.
Vedo avvicinarmi una mora figura femminile, una figura odiata.
-Perché ha così timore del ritorno di Blaise?- Mi domanda Pansy Parkinson con la sua solita vocina stridula.
'E tu perché non smetti di esistere?' Vorrei replicare, ma non ci riesco.
-Non sono tenuta a dirtelo.-
Sto diventando più coraggiosa.
-Sei tenuta soltanto a farti il mio ragazzo sanguesporco?- Dice decisa, con tono di sfida. Le rido in faccia.
Che mi succede?
Mi alzo ed esco dalla Sala Grande inseguita da Faccia-Da-Carlino e i suoi insulti farfugliati.
-Paura mezzosangue?- Dopo questo non mi controllo più.
-Pietrificus Totalus!- Sbraito prima di vederla pietrificata cadere a terra.
La detesto. E io non detesto facilmente le persone.
-Almeno stai zitta per un po'.- Dico alla sua sagoma solidificata.
-Wow, comincio ad avere paura.- Mi volto sentendo la voce di Draco alle mie spalle.
È appoggiato alla parete, a braccia conserte.*Draco*
Mi guarda per un po' di secondi per poi mettersi le mani in viso dalla vergogna.
-Per Salazar, che mi succede io..- Sta andando letteralmente in panico e questa cosa mi fa venir da ridere.
-Hey, hey, stai tranquilla.- Dico cercando di calmarla prima di avvolgerla tra le mie braccia.
-Ha cominciato a dire che sei il suo ragazzo e-e non ci ho visto più.- Dice con il viso affondato nel mio petto.
Le accarezzo i capelli, in fatto di gelosia siamo psicopatici uguali.
-Potrei quasi mettermi a piangere, commuovente.- Dice sarcasticamente, alla nostra destra,
Blaise Zabini.Scusate è un capitolo ponte! Posterò al più presto il prossimo!
Alla prossima 💞
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Non sono più in me || Draco Malfoy
FanfictionLa timida mezzosangue Ethel Grov passa ormai i suoi anni a Hogwarts a domandarsi perché il Cappello Parlante l'abbia smistata in Serpeverde e perché la sua coetanea Pansy Parkinson abbia sempre la meglio in tutto. Timida e introversa scrive i suoi p...