"La testa la si deve perdere in due, altrimenti è un' esecuzione."
*Ethel*
-Sei stato bravissimo.- Sussurro, sciogliendomi da quell'abbraccio.
-Beh sì.- Dice grattandosi la nuca ridendo per la sua modestia.
Gli tiro una debole pacca sulla spalla e ci incamminiamo verso il castello, ma una voce da lontano mi chiama, e mi volto.
-Allora, ti è piaciuta la partita?- Mi domanda Neville senza dar segno di aver visto Draco accanto a me.
-Quella dove avete perso?- Ringhia il biondo Serpeverde seccato dal fatto che il povero Paciock stia parlando con me.
-Sto parlando con te?- Lo sfida Neville.
Entrambi alzano le bacchette, ma mi metto tra loro per non fargli compiere azioni stupide.
Mi rivolgo al Grifondoro.
-La partita è stata interessante e intrigante.- Poi dico ad entrambi:
-Ma ora posate le bacchette e andate se non volete che chiami un professore.-
I due si rilassano, ma continuano a guardarsi.
-Ciao Ethel.- Dice Neville e Draco si irrigidisce nuovamente.
Rivolgo un'occhiataccia al Serpeverde che si volta dall'altra parte, lo raggiungo e gli poso una mano sulla spalla, ma si ritrae.
Senza dire altro lo seguo nel castello.*Draco*
Non sono arrabbiato con lei, ma con quello sfigato di Paciock.
Prima Blaise, adesso lui, cosa manca ancora?! Potter?
Li crucerei tutti.
Arrivato in Sala Comune si allontana per andare nella sua stanza.
Domani abbiamo giornata "libera" ad Hogsmeade, Hogwarts è ormai coperta da uno spesso manto di neve, e io, Tiger e Goyle potremmo divertirci a dar fastidio ai più piccoli.
Dopotutto sono ancora lo stronzo rompipalle di una volta,
no?* * *
La mattina dopo sembro, come li chiamano i babbani? Zombie?
Mi pettino velocemente, ma non mi metto il gel, non ne ho proprio voglia.
Non ho voglia di fare niente.
Ma ad Hogsmeade ci vado.
A colazione non la vedo, perciò mi avvio con i miei stupidi amici verso la nostra meta.
La neve cade leggera sulle nostre teste, ma poco importa, i miei capelli non potrebbero essere peggio di così.
Continuo a passarmi una mano per sistemarli, invano.
Goyle prende in giro un ragazzino Corvonero, ma non ci faccio molto caso
una volta era più divertente.
Una figura femminile mi da una forte spallata.
La Granger.
-Guarda dove vai sanguesporco.- Dico mimando con la mano il gesto di spolverarmi la spalla.
Senza smettere di camminare, si volta.
-La tua nuova ragazza non la chiami così, Furetto.-
La mia nuova... che?!
Cosa ne vuole sapere lei di me e Ethel?
Non è la mia ragazza, non ancora.
Perché la Granger deve sempre sapere tutto?
Le rivolgo un gestaccio, fortunatamente Tiger e Goyle sono troppo impegnati a importunare i maghi più giovani per dare attenzione alla mia breve conversazione con Hermione.
Mi allontano da loro, e mi ritrovo in un piccolo boschetto candido e deserto, infilo le mani in tasca e mi guardo intorno.
Mi pietrifico e mi nascondo dietro ad un alto e robusto albero alla vista di Ethel.
Non ha il libro in mano, semplicemente guarda la neve che cade.
Dopo averla fissata a lungo, faccio finta di schiarirmi la voce, si alza e si volta subito, come impaurita.
-Sc-scusa, n-non sapevo fossi qui.-
Imbarazzata come la prima volta, bella come sempre.
Mi guarda i capelli e scoppia a ridere, facendo dissolvere l'imbarazzo di poco fa.
Si alza in punta di piedi e me li sistema, mi accorgo solo ora che è molto più bassa di me, ovviamente questo non mi crea problemi.
-Tanto si appiattiscono di nuovo.- Dico seccato.
Non dice niente mi fissa e basta.
-Pensavo ci fosse Paciock, qui con te.-
Siamo poco distanti, e mi fulmina con lo sguardo.
-Vuoi che lo chiami e che lo faccia venire qui?- Domanda in tono di sfida.
-Se vuoi che lo cruci, fai pure.- Dico guardandomi le unghie.
-Non lo faresti.- E scoppia a ridere.
-Tu credi?- Le domando.
Mi tira una debole pacca sul petto, ma non riesco a smettere di ridere, allora me ne tira un'altra, un po' più forte.
Stavolta non la lascio fare.
Le afferro la mano e la poso sul mio petto.
La apoggio delicatamente contro un albero.
Pochi centimetri di distanza.
I suoi battiti accelerano.
I nostri respiri si fondono.*Ethel*
I suoi occhi color ghiaccio, ora davanti a me, non mi aiutano a pensare lucidamente.
Pochi centimetri ci dividono.
Il suo fiato caldo e la mia mano sul suo petto.
-Sei bellissima.- Sussurra.
Dopo queste parole, mi abbandono alle emozioni, azzerando le distanze tra noi.
Lo desideravo e lo desidero.
Appoggia una mano al tronco dell'albero per reggersi, ma l'altra ben salda sulla mia, sul suo petto.
Sento che sorride, e per la prima volta, posso dire di poter baciare quel sorriso.
Quel bacio, sempre più intenso, sempre più carico di emozioni per me può durare anche un secolo, e non mi stancherei.
Ma la McGranitt chiama tutti gli studenti, per il rientro ad Hogwarts.
-Io non me ne vado.- Dice.
Sorrido io ora, e mi cinge in vita con entrambe le braccia e le mie ora, appoggiate sul suo petto.
-Potrebbero toglierci punti per ritardo.-
'Ethel la rompipalle' potrei farmi chiamare, ma comunque non voglio perdere punti.
-Ho aspettato così tanto, e te ne vai così presto?-
Lo guardo perplessa e sentiamo nuovamente la voce della professoressa.
Decidiamo perciò di avviarci.
Gli altri ragazzi si stanno ancora radunando perciò nessuno ci nota.
-Dove ti eri cacciato?- Esordisce Goyle rivolto a Draco.
Quest'ultimo non da cenno di risposta e guarda serio nel vuoto.
Perché è così serio? Che ho fatto di sbagliato?
-I Serpeverde appena rincaseremo ad Hogwarts devono trasferirsi in Sala Grande, devo riferirvi una cosa.
Bene incamminiamoci!- Dice la McGranitt seria.
Ho un brutto, bruttissimo presentimento.
Cammino lontano da lui, mentre ora felice, parla con i suoi amici.
Così vicini eppure così lontani.
Arriviamo ad Hogwarts e mi si avvicina, nessuno sembra vederci e semplicemente camminiamo insieme ai nostri compagni Serpeverde verso la Sala Grande.
Preoccupata per ciò che ci vuole dire la professoressa, incredula di ciò che è successo oggi pomeriggio.*Draco*
Da quando la McGranitt ha detto che doveva parlarci mi si è contorto lo stomaco, e non ne capisco il motivo.
Ripenso poi al pomeriggio con Ethel, prova gli stessi sentimenti che provo io?
Per lei quel bacio è stato importante quanto lo è stato per me?
Ci sediamo vicini in Sala Grande, entrambi impassibili, solo con i nostri compagni di casata.
Siamo ugualmente tesi.
Voglio sapere che cosa deve dirci.
La professoressa con alle sue spalle gli altri professori si alza e nella Sala i Serpeverde cadono in uno strano silenzio.
-Bene ragazzi, volevo riferirvi che dopo un'attenta riflessione, io e gli altri professori abbiamo deciso che l'allievo Serpeverde Blaise Zabini può essere riammesso ad Hogwarts.-BOOM
Ricapitolando.
Parte la Drethel.
Zabini torna.
Io che ci metto anni ad aggiornare.
Ma ora l'ASK!
Commentando sul nome di un personaggio fategli qualsiasi tipo di domanda! A presto!~ Autrice
~ Draco
~ Ethel
~ Blaise
~ McGranitt
~ Neville
~ Tiger e Goyle
~ Pansy
~Hermione
Se volete più in là riproporrò l'ASK, mettete una stellina per farmi capire che vi piace la storia.
Se non farete domande non farò più l'ASK ;) ciaoo
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Non sono più in me || Draco Malfoy
FanfictionLa timida mezzosangue Ethel Grov passa ormai i suoi anni a Hogwarts a domandarsi perché il Cappello Parlante l'abbia smistata in Serpeverde e perché la sua coetanea Pansy Parkinson abbia sempre la meglio in tutto. Timida e introversa scrive i suoi p...