Ascoltate la canzone che vi ho lasciato sopra quando Draco comincia a parlare per la seconda volta. È un consiglio, questa canzone mi ha ispirato per la riuscita del capitolo.
Buona lettura :)"Le cose brutte arrivano all'improvviso, senza avvertire. Ma dimentichiamo che, a volte, arrivano così anche le cose belle."
*Draco*
Sento dei passi alla mia destra e, quando mi volto, scorgo il volto compiaciuto di Blaise Zabini appoggiato ad uno scaffale di libri, a braccia conserte.
So che vuole dirmi qualcosa, ma lo precedo:
-Perché mi stai aiutando? Ti sei fatto espellere per lei, e ora mi aiuti?-
-Prometti di non maledirmi?- Mi domanda ridendo. Annuisco, serio.
-Perché lei vuole te e tu vuoi lei, e sai che c'è? Vederla soffrire fa schifo, e visto che non posso renderla felice io e tu fai il coglione, ti sto aiutando.-
Nonostante sapere che a Blaise piaccia ancora la ragazza di cui sono innamorato sia particolarmnete strano e fastidioso, ringraziarlo per quello che sta facendo è il minimo.
Dimenticare quella sera in Sala Comune, dimenticare le sofferenze che mi ha procurato, per quello che sta facendo ora?
-Grazie.- Riesco solo a dire, guardandolo nei suoi occhi, ora tristi.
-Trattala bene Dra.- E se ne va con questa frase, lasciandomi ora, veramente solo nell'immensa biblioteca.*Ethel*
Ho rivisto quel suo sguardo triste ma sincero, quei suoi biondi capelli platinati, ancora spettinati come l'ultima volta, e la sua impacciatezza nell'affrontare un discorso.
Ero sul punto di lasciarmi andare, buttare alle spalle tutta la mia forza per sentire nuovamente mie quelle sue dolci labbra.
Ma ce l'ho fatta.
Ho resistito.
Fallo soffrire come hai sofferto tu, intimava il mio cervello in quel momento, in contrasto con il mio cuore.A pozioni io e Neville abbiamo deciso di collaborare per fabbricare la pozione Obtempera, una potete pozione obbediente.
Tutti sono a lavoro.
Harry con il suo migliore amico Ron, Zabini con la Greengass, Draco con Tiger.
L'impacciatezza di Neville mi fa sorridere, ma siamo comunque i primi a concludere il lavoro e il professor Lumacorno assegna venti punti ad entrambe le case e si congratula con noi. Sento tutti gli occhi puntati contro, ma in particolare uno sguardo penetrante fissa Neville con occhi azzurro ghiaccio, mi scappa una risata.
Draco Malfoy è geloso dopo tutto quello che mi ha fatto passare?Esco dall'aula per andare ad Incantesimi, da sola. Neville si è dovuto fermare da Lumacorno.
Cammino tranquillamente, stranamente allegra.
La lezione di Incantesimi la passo ascoltando attentamente, qualche volta percepisco che Draco mi guarda, ma evito di ricambiare.
Poi vado in biblioteca a studiare con Neville.
Il ragazzo prende il libro di pozioni dalla sua borsa e comincia a sfogliarne le pagine e le legge con attenzione.
-Sei bravo a pozioni, non ti serve studiare.- Dico scherzando e cercando di instaurare una conversazione.
-Solo quando mi aiuti tu, sei tu quella brava in tutto.- Dice con un timido sorriso.
Rimango sbigottita da quelle parole e rossa in viso dall'inaspettata risposta mi porto l'unica ciocca di capelli fuori dalla coda di cavallo dietro l'orecchio e abbasso lo sguardo sul libro di Difesa Contro Le Arti Oscure.
I minuti passano e consultandoci e scherzando qualche volta, il tempo vola velocemente.
-Non so se lo sai, ma tra due giorni, domenica, c'è la partita di Quidditch Grifondoro-Corvonero e mi chiedevo se subito dopo potessimo incontrarci là, ti va?- Mi informa con un caloroso sorriso il ragazzo davanti a me.
-Ci sarò sicuramente.- Dico convinta.
Mi saluta con un veloce cenno della mano e proseguo le lezioni pomeridiane.
Domani è sabato e ho giornata libera.
Starò un po' con Neville e studierò, non ho niente da fare.*Mattina*
Apro a fatica gli occhi, la luce che entra nella stanza è molto forte e non so che ore siano.
Guardo il letto di Millicent, ma le coperte verde smeraldo sono disfatte e di lei non c'è traccia.
Mi dirigo verso il grande lavabo che abbiamo in stanza e mi guardo allo specchio: ho una faccia orribile.
Gli occhi ignettati di sangue, i capelli castani arruffati e le labbra gonfie.
Prendo una camicia bianca, la mia toga, pettino frettolosamente i capelli, mi sciaquo il viso ed esco velocemente dalla stanza.
Mi trovo davanti un'alta figura bionda, non faccio in tempo a capire cosa stia succedendo che sento un bigliettino nella mano e un:
-A stasera, piccola.-
Sussurrato all'orecchio.
Sbatto velocemente le palpebre e vedo Draco allontanarsi e svoltare l'angolo.
Apro il bigliettino.
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Non sono più in me || Draco Malfoy
FanfictionLa timida mezzosangue Ethel Grov passa ormai i suoi anni a Hogwarts a domandarsi perché il Cappello Parlante l'abbia smistata in Serpeverde e perché la sua coetanea Pansy Parkinson abbia sempre la meglio in tutto. Timida e introversa scrive i suoi p...