Capitolo 8

36.8K 1.4K 484
                                    

"L'hanno chiamata gelosia perché "brutto stronzo ti uccido se ti avvicini a lei un'altra volta." pareva brutto."

*Ethel*

Arrivata in Sala Grande mi siedo al mio solito posto.
Lo vedo ridere con Pansy e mi ricordo per l'ennesima volta da quando sono ad Hogwarts, che lei è migliore di me.
Solo Blaise viene a salutarmi e resta a parlare con me e il pranzo lo passo così, tra sguardi di invidia e risate forzate.
Qualche volta vorrei essere più carina e popolare. Vorrei prepararmi la pozione polisucco per sapere come ci si sente ad essere così, ma ci vuole molto tempo ed è molto complessa da fare.
Saluto Blaise e mi alzo da tavola per poi avviarmi in Sala Comune Serpeverde.
Davanti ad un caldo camino e su un comodo divano è più semplice scrivere.
-Caro diario oggi il bel Draco Malfoy mi ha guardata, bla bla bla...- Sento da dietro le mie spalle la voce del biondo Serpeverde.
-Mi hai guardata?- Dico sarcastica con espressione accigliata.
Non afferma, ma non nega nemmeno e si mette a ridere.
Si siede anche lui sul divano verde e mi irrigidisco. Voglio stuzzicarlo.
-Zabini dov'è?- Sorrido senza darlo troppo a vedere.
-Tranquilla sanguesporco, Draco non si offende.- Risponde roteando gli occhi.
-Tranquillo Malfoy, Ethel non si offende per tutte le volte che la insulti.- Sfodero il peggiore dei miei falsi sorrisi.
Scoppia nuovamente a ridere.
Chiudo il libro e lo guardo seria.
-Povera mezzosangue.- Continua a ridere pur vedendo la mia faccia seccata. Scatto in piedi e ormai sono sulla soglia della Sala Comune, direzione camera mia.
-Aspetta dai.- Implora cambiando totalmente tono di voce.
Senza girarmi dico:
-Per sfogarti, non usare le persone.- Si alza ma qualcosa lo blocca dal venire verso di me. Sono talmente concentrata sulla nostra conversazione che non vedo il suo migliore amico entrare, uno Zabini fin troppo serio.
-Buonasera Blaise.- Dice lui, rattristato, arrabbiato, non saprei definire le emozioni in quelle due parole.
Esco dalla stanza ma cerco di ascoltare la loro conversazione.
-Perché ci provi con lei? Hai Pansy, per Salazar! Mica mi prendevi anche in giro?!-
Comincia il ragazzo appena entrato sbraitando rivolto a Malfoy.
-Non ci provo con lei Blaise. Era qui e volevo stare tranquillo.- Draco cerca di calmarlo, invano.
Vado in camera.

*Draco*

-Si che ci provi con lei! Stalle lontano un giorno sapendo che starà sola con me e poi potrò ricredermi!-
Non ci vedo più dalla rabbia.
Altre volte sono stati soli insieme, ma mi sento strano, adesso il solo pensiero mi fa venire la nausea.
-No!- Urlo. Lo spingo verso le vetrate della Sala Comune. Lui ammutolito resta per un attimo contro la vetrata mentre mi allontano guardandomi le mani, inconsapevole dell'azione appena compiuta.
-Scus...- Non mi lascia finire che dice:
-Everte Statim!- Con quell'incantesimo, lo stesso che usai contro Potter il secondo anno, faccio un balzo che mi scaraventa contro il lato opposto della stanza.
Faccio dei versi di dolore e mi muovo appena.
-E se te la facessi dimenticare?- Domanda con un mezzo sorriso.
Non ho mai visto Zabini così... cattivo.
-Ti prego non farlo.- Dal dolore e dal supplicare le lacrime mi rigano il volto.

Non lei.

Sta per pronunciare il nome dell'incantesimo quando urlo:
-Protego!-
Mi accorgo che il mio avversario non continua.
È pallido, che guarda alla sua sinistra.
-Expelliarmus!- Urla una figura femminile che non vedo nitidamente ma dalla voce capisco che è Ethel.

Piange pronunciando quell'incantesimo per disarmare.
Si avvicina e mi prende sopra la spalla e ci avviamo verso la lontana infermeria, lontano da lui.

Sono troppo pesante per le sue esili braccia e l'infermeria è ancora distante.
Faccio versi, lamenti e mi stacco da lei, appoggiandomi alla parete.
Nell'immenso corridoio di Hogwarts che fa da eco mi domanda:
-Cosa ti stava per fare?-
-Stava per farmi dimenticare.- La mia voce è esausta, strozzata, ma non riesco a chiudere gli occhi.

*Ethel*

-Che cosa ti stava facendo dimenticare?- Vorrei sapere di più, ma sta male, e devo portarlo da Madama Chips.
Sorride senza rispondermi.
Nonostante tutto, sorride.

Lo prendo di nuovo sopra la spalla e cammino, anche se mi ha sempre insultata e disprezzata una parte di me si sente diversa quando mi rivolge la parola, e ho bisogno di ricambiargli il favore.

* * *

Madama Chips non sembra preoccupata, ma mi fa molte domande sull'accaduto mentre cura Draco.
Rispondo seria guardando nel vuoto, quando dice:
-Puoi andare nella tua stanza ora, cara.- Mi accenna un sorriso premuroso e mi volto.
-No.- Sento alle mie spalle.
-Può stare qui?- Chiede il giovane Serpeverde esausto.
-Certo che può stare signor Malfoy, sempre che la signorina Grov acconsenta.-
Gli risponde Madama Chips.
Mi procuro una sedia e mi avvicino al suo letto, dove lui si volta verso di me.
-Te.- Sussurra.
-Cosa?- Domando confusa.
-Voleva farmi dimenticare te.-
Poi si addormenta.
Domani si pentirà delle sue parole, rinnegherà tutto, ma mi limito a pensare al presente.
Gli scosto i capelli dalla fronte sudata e mi addormento poco dopo, sulla sedia.

nota autrice: ciaoo inizia il momento (nome della ship che non so) Drethel (?)

domandina : vi piace di più quando racconta Draco o Ethel?

Non sono più in me || Draco MalfoyDove le storie prendono vita. Scoprilo ora