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Scusate l'immenso ritardo, ho avuto problemi con la con la connessione (credo), perché mi bloccava wattpad per non so quale ragione... riuscivo ad accedere solo dal telefono! Ma finalmente ce l'ho fatta, e presto aggiornerò anche l'altra :)
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EMMA POV

La prima cosa che attirò la mia attenzione fu l'odore dolce delle crepes, ma non realizzai come fosse possibile: da quando in qua Ruby preparava le crepes, soprattutto di prima mattina? Ero sempre stata io quella mattiniera, non lei: infatti, quando non lavorava, tendeva ad alzarsi più o meno per l'ora di pranzo.
Stropicciai gli occhi prima di aprirli, ma quando iniziai a mettere a fuoco la stanza pensai di stare sognando, e ciò spiegava anche le crepes. Conoscevo bene camera mia, e quella non lo era di certo, era tutto molto più grande: dal letto, all'armadio, alla televisione... la stanza di per sé. E poi io non avevo uno scaffale pieno di console e videogiochi sotto la tv.
Richiusi gli occhi nel tentativo di svegliarmi davvero, ma in quel momento iniziai a realizzare: non stavo sognando, semplicemente non ero in casa mia!
In un flash mi passarono davanti le immagini del giorno precedente: l'aborto, l'abbraccio, il caso, lo sparo, le chiavi dimenticate, l'invito, le patatine e i popcorn, le chiacchiere, e poi la playstation. Asphalt, il gioco a cui avevo battuto Killian Jones almeno il doppio delle volte in cui lui aveva battuto me: per qualche assurdo motivo, ero ancora a casa di Jones.
Alzai gli occhi verso l'orologio, cosa che bastò per mandarmi nel panico: era l'1!
-Oh mio Dio...- borbottai portandomi una mano alla bocca, e mi tirai su a sedere. Ero coperta da un lenzuolo a righe bianche e verdi di cui nemmeno ricordavo: quindi mi aveva perfino rimboccato le coperte!
-Buongiorno tesoro... come stai?
Mi sfuggì un mezzo urlo e feci un salto sul letto: possibile che ogni volta che compariva dovesse attentare alla mia vita?!
Jones era poggiato contro lo stipite della porta ed aveva un vassoio in mano: era ancora nel suo pigiama di Paperino, e mi guardava sorridente.
-Perché sono qui?
-Non credevo di essere così brutto da far urlare la gente- scherzò -Beh, ci siamo addormentati, a quanto pare. Stavamo giovando... e poi saremo crollati. Avevo il joystick sotto il sedere stamattina- spiegò divertito, e mi raggiunse sul letto poggiando il vassoio in mezzo.
Prima guardai lui, poi l'oggetto e inevitabilmente il mio sguardo si illuminò: c'era un piatto pieno di crepes, un barattolo di Nutella e due di marmellata. E non era finita lì... c'erano perfino due tazze di cioccolata calda fumante e profumata di cannella!
-Mi ami, vero?- ammiccò quello.
-Te la sei giocata bene.- ammisi, e tornai a guardarlo negli occhi. Durante la giornata precedente io e lui avevamo legato più di quanto avrei immaginato potesse accadere, e ci eravamo divertiti molto sia a lavorare fianco a fianco che poi a casa.
Era stato molto coraggioso, e se la prima volta mi aveva fatto una cattiva impressione, stavolta era stato il contrario: aveva mostrato una prontezza davvero rara per una persona non del mestiere.
-Quindi abbiamo dormito... insieme.
-Già. Da quando non dormi con un bel tipo come me?
-Vuoi tornare a essermi antipatico?- lo ammonii alzando un sopracciglio, ma per non sorridere mi ci volle molta forza di volontà.
-No, d'accordo. Meglio se mangiamo, così mi amerai ancora di più.
-Ah, quindi io ti amerei?
-Prima di fare la scettica assaggia queste prelibatezze, poi mi fai sapere.- mi fece l'occhiolino e prese posto comodamente accanto a me, iniziando a spalmare la crema di cioccolato su uno dei dolci.
Dopo averlo arrotolato ne tagliò un pezzetto e me lo portò alla bocca con un gran sorriso, in attesa che lo assaggiassi.
Dal canto mio sospirai e decisi di stare al gioco, quindi mi feci imboccare e chiusi gli occhi per godere del sapore caldo e squisito che inevitabilmente mi deliziò il palato.
-Sì, ti amo- ammisi a bocca ancora piena, e presi il resto della crepe dalle sue mani, dandole un morso molto generoso. Se mai avesse avuto bisogno di un lavoro, ero più che disposta ad assumerlo come mio cuoco personale.
-Non ho mai detto "ti amo" a nessuno- aggiunsi, dopo aver assaggiato anche la cioccolata -Quindi considerati onorato.
-Wow, sono davvero fantastico se ci ho messo meno di una settimana a farmi amare!
-Si tratta sempre di te, ovviamente...- alzai gli occhi al cielo, ma continuai a mangiare. Si unì anche lui, ed insieme finimmo tutti i dolci che aveva preparato: ne mangiammo almeno cinque o sei a testa, ma non me ne pentii, anzi, se ce ne fossero state ancora non avrei esitato.
-Ah Emma. Credo tu abbia ricevuto un messaggio di... un certo Walsh. Non l'ho aperto- si affrettò ad aggiungere -Ma era vicino al mio telefono, e quando ho dato un'occhiata e ho visto l'anteprima...
Se la mattina era iniziata alla grande, con quest'informazione andò in frantumi: ancor prima di leggere l'sms.
Pensare a Walsh, ultimamente mi rendeva irrequieta, ma ora più che mai: non che avessi ripensamenti, ovviamente, ma c'era un tempo in cui per me era stato molto importante. Il nostro primo anno insieme dopo esserci ritrovati era stato bello, e lui era stato pieno di attenzioni nei miei confronti: mi aveva amata. Ed ora, come qualsiasi relazione della mia vita – se non le poche amicizie che contavo sulle dita di una mano – era finita, distrutta. Non riuscivo ancora a capire se fossi difettosa o molto sfortunata.
Presi un respiro e allungai la mano per afferrare il cellulare: probabilmente avrebbe annullato il pranzo del giorno dopo per qualche altro impegno di lavoro... in quel caso l'avrei mollato per messaggio senza rimpianti.
"Walsh: Emma, dimmi che non è vero, non puoi aver avuto un aborto. Si tratta di un errore, vero? Ti amo, chiamami quando puoi."
Bastò quello per farmi venire voglia di vomitare: come diavolo aveva fatto a scoprire dell'aborto? Chi gliel'aveva detto, se le uniche persone ad esserne a conoscenza eravamo Killian, io, due infermiere e la dottoressa?
-Emma, ti senti bene? Cosa succede? Sei sbiancata...
-Sto... bene. No, non è vero. Scusami Killian, devo tornare a casa. Il mio fidanzato in qualche modo ha saputo dell'aborto- gli spiegai, senza neanche più preoccuparmi di chiedermi perché glielo stessi raccontando. Per qualche motivo avevo rivelato a quell'uomo più cose di me di quanto non avessi mai fatto con nessun altro.
-Oh... sì, ok, capisco. Mi... dispiace. Posso fare qualcosa?
-No, ma grazie. Davvero, sono stata benissimo, ma ora devo proprio andar... ahia, porca troia!- esclamai una volta in piedi: mi ero del tutto dimenticata della storta alla caviglia, con tutti gli altri pensieri che affollavano la mia mente!
-Ti do' una mano, dovevamo metterci del ghiaccio, lo sapevo io...
-No, sto bene. Mi ero solo scordata. Ciao Killian, e ci sentiamo... non lo so, stasera o domani. Grazie ancora!- mi sporsi per stampargli velocemente un bacio sulla guancia e corsi via, dimenticandomi sia di rivestirmi che di mettere un paio di scarpe.
Sbattei la porta di Jones urlandogli ulteriori scuse, poi suonai il campanello sperando che Ruby fosse in casa.
-Emma!- esclamò una volta spalancata la porta -Dio mio, che hai fatto?! Dove sei stata che torni praticamente nuda?! Stai bene? Ti hanno fatto del male?
-Ero da Jones, rilassati!- esclamai spingendola da parte per poter entrare, e mi buttai sul divano, aprendo subito la rubrica per chiamare il mio ancora-per-poco-fidanzato. Prima di schiacciare il tasto di chiamata, tuttavia, mi bloccai, rendendomi conto di non avere idea di cosa dirgli.
Non era un discorso da affrontare per telefono, perché inevitabilmente avrei finito per spiegargli di volerlo lasciare, e non me la sentivo essere così crudele.
-Emma... tutto ok? Hai fatto sesso con Killian?
-Dio, no! Certo che no! È... è tutto ok, sì. Sto bene...- le assicurai, sforzandomi di accennare un sorriso. Era una delle mie migliori amiche, ma non avevo voglia di parlare dell'accaduto con nessuno: le volevo bene da morire, ma non l'avrebbe presa come Killian. Avrebbe voluto costringermi a parlare a cuore aperto ed era l'ultima cosa di cui avevo bisogno in quel momento, perché avrei potuto scoprire di non averne uno.
-Ok... perché hai quella maglia? Per il resto sei praticamente nuda... se te lo sei fatto mica ti giudico, è un uomo attraente, e tu gli piaci...
-Ruby! No, sul serio. Non ci ho fatto niente. Si beh, a parte baciarlo... bacia decisamente bene! Ma quello era solo per mantenere la copertura...
-Cosa?! Vi siete baciati? Non mi frega un accidenti di coperture eccetera. Inizia a raccontare, dal principio.
Sospirai, e capii che non avevo più scampo, quindi mi sedetti accanto a lei e digitai velocemente un messaggio a Walsh: "Ne parliamo domani, non mi pare un discorso da fare per sms o per telefono. Non fare cazzate e sii paziente. A domani"

Two Unusual Manhattan's Partners in Crime - The Lost Swan TrilogyWhere stories live. Discover now