Shadow in the light

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KILLIAN POV

Non appena Mary Margaret fece il suo ingresso nell'appartamento di Emma, dovetti tapparmi le orecchie per sfuggire alle urla delle ragazze, dovute all'anello scintillante che la loro amica gli stava indossando. Anch'io, tuttavia, dovetti ammettere di aver notato subito quanto fosse radiosa, molto più del solito, nonostante fosse una persona allegra di natura.
-Congratulazioni!- esclamai quando finì di abbracciarsi con le sue amiche.
-Grazie! Sarebbe venuto anche David, ma era stanco quindi l'ho lasciato a casa...
-Hai fatto bene, gli uomini sono dei rammolliti... senza offesa Killian- fece Emma con una risata, battendomi sulla spalla.
-Tranquilla tesoro, chi si offende... Beh, è meglio che vi lasci sole ora, immagino la neo fidanzata avrà tanto da raccontarvi, e non sono discorsi da uomini.- decisi infine, capendo subito l'andazzo: non che non mi importasse, ormai i due erano miei grandi amici, ma i racconti smielati e le lacrime non facevano per me.
-D'accordo, ci vediamo stasera allora...- sussurrò Emma, e si alzò sulle punte dei piedi per darmi un bacio – gesto che trovai estremamente adorabile.
-EH?!
A quell'urlo ci voltammo entrambi spaventati, e solo quando ci ritrovammo l'espressione sconvolta di Mary Margaret ricordammo che quella per lei era una novità,.
Dovetti mordermi la lingua fino a farmi male per non scoppiare in una risata, ma il suo cipiglio era così estremo da essere quasi comico.
-Sì, beh, giusto...- borbottò Emma mordendosi un labbro, e lanciandomi un'occhiata fugace: ovviamente capii che fosse dovuto al contesto che ci aveva uniti.
-Non è possibile, io... io... manco un paio di giorni, e quando torno voi due vi sbaciucchiate! Emma, dovevi dirmelo!
-Scusa, è che tu eri al tuo viaggio romantico e...
-Ok, ok... beh a quanto pare non sono l'unica ad avere novità! Congratulazioni ragazzi, sono contentissima per voi!- esclamò felice stritolandoci entrambi nel suo abbraccio. Quella donna sapeva proprio come mettere allegria, col suo carattere così espansivo e un po' materno.
-Dai, poi ti racconto...- concluse Emma, quindi la baciai nuovamente, e dopo aver salutato lasciai le tre a spettegolare in pace.
Dovevo cercare di non diventare troppo appiccicoso, sapevo che non le piaceva, ma come potevo riuscirci se amavo così tanto passare il tempo con lei? E questo fin dall'inizio della nostra amicizia, perché era una delle poche persone con cui mi sentivo completamente a mio agio. Era quella con cui potevo trascorrere una serata a bere per i locali e guardare le partite, o passare le ore davanti alla tv o a giocare ai videogames... oppure semplicemente leggere o chiacchierare. Ora riuscivo decisamente a vedere le difficoltà dell'avere la mia migliore amica come ragazza, speravo solo che per lei non sarebbe diventato un problema.
O magari mi stavo fasciando la testa senza motivo, magari anche a lei piaceva trascorrere il tempo insieme, e il fatto che ora potessimo anche baciarci e fare altre cose non avrebbe causato danni.
Ad ogni modo non era il momento per pensarci, dovevo andarmi a fare una bella doccia per essere pronto per la serata; oltre all'uscita, Liam mi aveva già avvertito che avremmo avuto casa libera.
Non sarebbe stata la mia prima volta con lei, eppure era un po' come se lo fosse; quella precedente era stato esclusivamente passionale e veloce. Non che non fosse stato bello, ma questa volta volevo godermi ogni secondo insieme a lei.

***

EMMA POV

-Come sto? Sincere! Se sembro un confetto vado a cambiarmi.- esordii una volta rientrata in salotto, vestita e pronta per uscire.
Dopo aver passato un paio d'ore a parlare del fidanzamento di Mary Margaret e del problema che era sorto col padre di Killian, ero uscita per andare dall'estetista: una volta tanto volevo fare le cose per bene, anche perché avrei passato la notte con Killian in maniera molto più intima del solito.
Purtroppo, però, non avendo prenotato avevo trovato una fila assurda in tutti e tre i centri in cui ero passata, quindi non avevo potuto fare altro che pensarci da sola. Ovviamente mi ero tagliata piuttosto male la gamba col rasoio, ma abbastanza in alto perché il cerotto fosse coperto dalla gonna del vestito. A parte quello avevo fatto un buon lavoro, quindi mi ero concessa una mezz'ora di relax nella vasca che avevo riempito di sali profumati di rose. I capelli avevo deciso di lasciarli sciolti limitandomi a fare dei leggeri boccoli con la piastra, e col trucco mi ero tenuta molto leggera: in fondo era già tanto che mi fossi truccata, di solito lo facevo solo se dovevo andare a qualche evento o in giro per i casi.
La parte complicata era stata il vestito, e proprio per questo avevo deciso di optare per qualcosa di completamente diverso dal solito: in fondo all'armadio avevo trovato un abito senza maniche tra il lilla chiaro e il rosa, con una gonna morbida che ricadeva più o meno fino all'altezza del ginocchio. L'avevo indossato una sola volta al matrimonio di una vecchia cliente, e per qualche ragione mi piacque l'idea di quel mix di eleganza e sobrietà.
-Sei bellissima!- esclamò eccitata Mary Margaret -Rimarrà senza parole quando ti vedrà!
-Concordo!- si unì Ruby -A me questo colore starebbe malissimo, ma a te sta d'incanto!
-Siete sicure?- borbottai incerta avvicinandomi allo specchio in salotto per studiare la mia figura ancora una volta. In camera ero rimasta a lungo a guardarmi, e nonostante il risultato non mi fosse sembrato male ero ancora poco convinta del colore. Gli sarei piaciuta così?
-Emma, sul serio. Sei perfetta. Poi mi piace che l'abito non sia scollato... come a dire "non serve che ti faccia vedere nulla, tanto sei già mio"... brava!
-Ruby!- esclamai incredula, guardandomi ancora una volta -Non è per questo che l'ho fatto! Solo...
-Non darle retta- si intromise Mary Margaret ridendo -In ogni caso sei stupenda. E profumata.
-Bene. Grazie ragazze...- sorrisi, lasciandomi andare in un sospiro. Com'era possibile che fossi così nervosa per un appuntamento con un uomo che conoscevo quasi meglio di quanto non conoscessi me stessa? Non ero mai stata a disagio con lui, tanto che per qualche assurda ragione ancor prima di conoscerlo bene avevo dormito tranquilla tra le sue braccia. A rigor di logica, adesso avrei dovuto essere completamente tranquilla e rilassata... invece il mio stomaco si contorceva, ed era talmente chiuso che non sarei riuscita a mandare giù neanche un boccone.
Quando cercai di respirare profondamente per calmarmi, il campanello suonò, col risultato che rischiai di strozzarmi con l'aria e di ammazzarmi mentre cercavo di raggiungere la porta.
-Emma, attenta!
-Sì, sì, scusate- borbottai, e afferrai la maniglia lasciandomi qualche secondo per almeno un grande respiro, poi aprii, solo per restare di nuovo senza fiato. Conoscendolo da tanto avevo dato per scontato il fatto che il mio ragazzo fosse l'uomo più affascinante che avessi mai conosciuto, ma stavolta fu impossibile non notarlo. Indossava una camicia bianca che metteva in risalto i suoi muscoli, un pantalone nero ed una giacca di pelle nera, perfetta per evitare un'eleganza eccessiva.
-Dio, Swan, sei... incantevole.- sussurrò, fermo sul posto a squadrarmi fino a farmi arrossire.
-Grazie. Anche tu... sei...
-Lo so- sorrise, ed io non potei che alzare gli occhi al cielo. Con quella battuta tuttavia riuscì decisamente ad alleggerire il clima; quindi mi avvicinai e gli diedi un piccolo bacio a stampo. (Nd. in fondo al capitolo le immagini degli outfit)
-Ehi... questa è per te- fece poi, porgendomi una bellissima rosa rossa che non mi ero accorta stesse tenendo dietro la schiena. Mentre la prendevo mi sentii avvampare di nuovo, ma un gesto così galante non me l'ero aspettato. Non avevo mai ricevuto dei fiori al primo appuntamento, e l'avrei anche trovato un gesto eccessivo se non per il fatto che lui ancora una volta fosse risultato perfetto: non un mazzo appariscente ed ingombrante, ma un'unica bellissima rosa rossa.
-Grazie...- riuscii solo a dire, col cuore che batteva a mille -lascia che lo metta in un vaso e andiamo...
-Certo tesoro. E metti la giacca...
-Certo, lo so...- lo rassicurai, anche se effettivamente avevo finito per dimenticarmene. Con mani tremanti presi un lungo vaso vuoto dal tavolino, e dopo averlo riempito d'acqua ci misi dentro la rosa, soffermandomi qualche istante ad odorarla: aveva un profumo intenso, inebriante.
Posai infine il recipiente sul tavolo e tornai all'ingresso, dove trovai le ragazze a chiacchierare con Killian.
-Ehi, eccoti. Gli stavamo solo dicendo che deve comportarsi bene con te o se la vedrà con noi!
-In realtà mi stavano minacciando- fece contrariato, con una mezza risata -Ma non vi preoccupate, è in ottime mani. Per modo di dire.
A quella battuta scoppiammo tutti a ridere, e intanto indossai la giacca di pelle rosa che Mary Margaret era riuscita a scovare solo un paio di ore prima in un negozio vicino – salvandomi la vita.
-Wow, credevo di essere io quello pieno di giacche di pelle, ma anche tu non scherzi! Sicura di non voler mettere qualcosa di più pesante? Fa abbastanza freddo fuori...
-Starò bene- gli assicurai -Andiamo... macchina tua?
-Andiamo in metro, è più comodo. So che non è molto romantico...
-Oh no tranquillo, hai ragione... beh, ciao ragazze!
-Ciao Emma! Ciao Killian, divertitevi!
Le salutò anche Killian, poi mi prese per mano intrecciando le nostre dita e mi condusse all'ascensore. In quel momento, pensai di essere davvero fortunata ad aver conosciuto un uomo come lui: quando l'avevo incontrato per la prima volta non avrei mai potuto immaginare che potesse essere anche dolce e galante, e invece lo era. Aveva tutto. Non l'avrei lasciato andare, sarei stata solo una folle a pensare di perdere un uomo così.

Two Unusual Manhattan's Partners in Crime - The Lost Swan TrilogyWhere stories live. Discover now