EPILOGO

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Questo è l'ultimo capitolo di questa storia... ringrazio tutti quelli che hanno seguito e apprezzato fino alla fine :) E' stato bello leggervi, e sapere che la storia vi stava piacendo!
Per ora è finita qui, in futuro potrei scrivere una specie di seguito fatto di varie one-shot, ma vedrò.
Tra qualche giorno inizierò a postare una nuova fan fiction, "Restoring Our Broken Souls" (https://www.wattpad.com/354642650-restoring-our-broken-souls-italiano-prologo) di cui ho postato il prologo... fatemi sapere cosa ne pensate, se vi piace o meno l'idea.

Comunque, ecco qua l'epilogo. Grazie ancora a tutti!

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1 anno dopo

EMMA POV

-Certo che lo voglio. Non c'è neanche da chiedere...
-Vuoi tu, Emma Swan, prendere come tuo legittimo sposo il qui presente Killian Jones, per amarlo, onorarlo e rispettarlo, in salute e in malattia, in ricchezza e in povertà finché morte non vi separi?
-Assolutamente sì. Cioè, lo voglio.
Ci fu qualche risata tra i presenti, ma nulla riuscì a distrarmi dalla vista di quelle bellissime pozze blu, lucide, riflesse nei miei occhi. Non c'era davvero niente di più bello al mondo.
-Per il potere conferitomi, vi dichiaro marito e moglie. Può baciare la sposa!
-Con piacere!- esclamò mio marito, e senza farselo ripetere due volte si gettò sulle mie labbra, per uno dei baci più belli che avessimo mai condiviso. Fu come se le oltre 50 persone attorno a noi fossero sparite, e ci fossimo solamente io e lui. Ci baciammo a lungo e con intensità, senza alcuna fretta, perché volevamo sigillare quel momento nel migliore dei modi.
-Ti amo Swan, non mi stancherò mai di ripetertelo...
-Anch'io ti amo... sono felice di averti sposato, finalmente.
-Già. Ce ne abbiamo messo di tempo!
-Avevamo altre cose per la testa, sai com'è...
-Sì, rischiare di farci ammazzare tutti i giorni. Fortuna c'erano i tuoi a darci una mano o ce l'avremmo fatta tra 80 anni!- rise, poi mi prese sottobraccio in modo che potessimo percorrere la navata, ed io afferrai il bouquet che mi porse una delle bambine che ci facevano da damigelle. Erano tre cuginette di Killian, ed erano davvero adorabili.
Tutti ci applaudirono lungo il percorso, e alcuni ci diedero la mano per congratularsi. Io le strinsi tutte, e per la prima volta non mi infastidì essere al centro dell'attenzione. Lo ero per qualcosa di incredibilmente bello, qualcosa che mi rendeva felice come non mai: finalmente ero parte di una famiglia vera. Avevo dei genitori che mi volevano bene, e nonostante avessi deciso da tempo di dargli tregua, facevano ancora il possibile per farsi perdonare; un fratello con cui avevo legato moltissimo e la sua fidanzata, che era diventata una delle mie migliori amiche. Avevo tutti i miei amici e una nipotina stupenda di soli 6 mesi. E poi avevo un bellissimo marito che mi amava e che amavo più di ogni altra cosa al mondo.
Tra le risate, quindi, lanciai il mazzo di fiori senza guardare, per poi voltarmi e trovarlo tra le mani di una Regina confusa e imbarazzatissima.
-Bene bene... Robin rimbocca le maniche che i prossimi siete voi!- esclamò Killian tra le risate generali. E in effetti, mancavano solo loro! Mary Margaret e David si erano sposati, così come Ruby e Liam due mesi dopo la nascita della bambina, ed ora noi. Beh, mancavano anche Will e Mulan, ma ero certa che ci sarebbero arrivati, prima o poi: in fondo avevano ufficializzato la loro relazione soltanto da un paio di mesi, ci avevano messo perfino più tempo di me e Killian, ed era tutto dire! Erano una coppia davvero carina, però, e Will sembrava innamoratissimo della ragazza. Lei non era molto esplicita nelle dimostrazioni d'affetto, almeno pubblicamente, ma ricambiava quell'affetto e amore più di quanto non desse a vedere. Ora lavoravano in coppia e quando aveva dovuto lasciar andare sotto copertura soltanto lui per ricevere informazioni a distanza, aveva dato di matto, facendomi una lista infinita di tutto ciò che sarebbe potuto andare storto. Quando era tornato gli si era letteralmente gettata tra le braccia, e avrei tranquillamente scommesso tutto ciò che avevo che quella notte l'avesse convinto a smetterla di aspettare un eventuale matrimonio per fare l'amore.
Tutti gli ospiti ci seguirono fuori fino all'auto ed io non mi stupii affatto di trovare una limousine ad attenderci per portarci al luogo dove avremmo tenuto la cena, era proprio da Killian! Per gli altri avevamo affittato un pullmino, in modo che non fossero costretti a dividersi nelle macchine.
-Signora Jones, lascia che ti dia una mano...
-Va bene- accettai con un sorriso, e lasciai che mi prendesse la mano perché potessi accomodarmi. Non che ce ne fosse bisogno, non avevo un abito ingombrante, ma volevo lasciarlo fare il gentiluomo: mi piaceva.
Per quanto riguarda il vestito, avevo passato tre giorni in giro per i negozi con Regina, Ruby e mia madre, provandone almeno una sessantina in totale. Non ci avevo mai messo così tanto a fare shopping, ma avevo faticato a decidere se scegliere un classico abito lungo per sentirmi, almeno un giorno, una principessa, o qualcosa di diverso. Alla fine mi ero resa conto di non avere mai sentito la necessità di essere una principessa, quindi avevo scelto secondo i miei gusti. Un vestitino di cotone e tulle leggero, con scollatura a cuore, leggermente stretto in vita ed una gonna morbida che mi scivolava fino all'altezza delle ginocchia. Le maniche a tre quarti erano in pizzo, con dei piacevoli motivi floreali. I capelli li avevo raccolti solo in parte per lasciare sciolto il resto, e al posto del velo avevo optato per una coroncina di fiori bianchi. Il sorriso incantato di Killian quando mi aveva vista arrivare, seguito dal suo "sei bellissima", mi aveva fatta sentire più bella di quanto non l'avrebbe fatto un abito enorme e sontuoso.
-Champagne?
-Come i vecchi tempi!- esclamai, afferrando la bottiglia -Non ci posso credere! È lo stesso che avevamo la prima volta in limousine insieme!
-Sì, beh...- sorrise timidamente -Volevo trovarlo. Quella sera è stata davvero speciale e... è stato più o meno il nostro fidanzamento ufficiale.
-Hai ragione...- sussurrai, tornando indietro con la mente: quella sera era davvero stata speciale. Avevano festeggiato il successo di Killian e io avevo deciso di annunciare la nostra decisione davanti ai nostri cari, metà di quelli presenti oggi. Da allora, le cose erano solo state un crescendo. Io e i miei genitori avevamo continuato a conoscerci, con Will eravamo riusciti a costruire un rapporto sempre più forte, e con Killian eravamo diventati più uniti che mai. Finito il lungo ed emozionante tour promozionale ci eravamo concessi una vacanza a Los Angeles, due settimane di mare, sole e divertimento. Tornati a casa, avevamo riaperto lo studio e ripreso il nostro lavoro, mentre lui, pian piano, aveva iniziato anche la stesura del secondo romanzo.
-A noi, allora!- esclamò alzando il calice con un gran sorriso.
-A noi! Killian, lo facciamo un bambino?
Lo guardai mandare giù il suo champagne in pochi secondi, per poi posare il bicchiere e fissare lo sguardo nel mio, stupito. Mi venne da ridere, ma decisi di reprimere l'impulso per il momento.
-O... ora?
-Non ora ora- borbottai divertita guardandomi intorno, e lui incrociò le braccia al petto come per dire "sono serio Swan". Mi venne da ridere di nuovo.
-Sì, comunque. Se vuoi, certo. Io ultimamente ci ho pensato e... sono pronta.
-Dici davvero? Lo so che ne abbiamo parlato, tesoro, ma non devi sentirti in dovere...
-No... no. Lo so. Ma lo vorrei davvero, con la figlia di Ruby e Liam ho scoperto di non fare poi così tanto schifo coi bambini...
-Certo che non fai schifo, sei adorabile.- mi rassicurò, stringendomi la mano -Lo voglio anch'io.
-Bene...- sospirai lieta, lasciandomi andare tra le sue braccia. Non era stata una decisione facile da prendere per me, l'impulso che avevo avuto era stato di rimandare di un altro paio di anni prima di pensarci, ma che motivo c'era? Eravamo pronti entrambi ed entrambi lo desideravamo. Nessuno dei due aveva avuto un'infanzia semplice ed ero certa che anche lui condividesse le mie stesse paure, ma sapevo anche che saremmo stati degli ottimi genitori. L'amore nella nostra famiglia non sarebbe mai mancato.
-Fantastico. Abbiamo un mese in giro per l'Europa per provarci... idee sul paese in cui vuoi rimanere incinta? Parigi magari? O Vienna?
A quel punto scoppiai in una risata che non riuscii più a trattenere e lo colpii delicatamente sul capo. Era un grandissimo idiota, ma un idiota molto bravo a sciogliere la tensione. Parigi, Londra, Vienna, Roma, Barcellona, poco mi importava di dove sarei riuscita a rimanere incinta. Avevamo un mese di luna di miele in giro per l'Europa per provarci e, se non ci fossimo riusciti, non avrei avuto alcun problema se fosse successo a casa nel nostro letto.
-Lo sai che scherzo, amore- disse, quando riuscì a smettere di ridere -Non importa dove accadrà, sarò comunque l'uomo più felice sulla faccia della Terra. Possiamo anche cominciare stanotte!
-Chissà perché non avevo il minimo dubbio!
-Puoi biasimarmi? Oggi sei così bella che ho ancora più voglia di toglierti questo vestito! Sai, per non sgualcirlo...
-Sì, sono certa che il motivo è proprio questo...- borbottai ironica, alzando gli occhi al cielo e gustando il mio bicchiere di champagne, mentre lui se ne versava un altro.
Ero felice. Ma non era più una novità, perché Killian mi rendeva felice ogni giorno. Mi dava più amore di quanto avrei potuto ricevere in una vita intera, e nonostante ora avessi tante altre persone che mi volevano bene, lui era e sarebbe sempre stato il primo. Tutto ciò che era venuto dopo lo dovevo soltanto a lui, perché mi aveva insegnato ad aprirmi e cogliere le occasioni con serenità, piuttosto che respingerle per la paura di soffrire.
-Tesoro, mi senti?
-Cosa?- scossi la testa, riscuotendomi dai miei pensieri e poggiando automaticamente la mano sulla sua gamba.
-Siamo arrivati... va tutto bene?- domandò preoccupato, accarezzandomi con leggerezza una guancia e scrutandomi bene.
Io guardai fuori, e lo spettacolo che si aprì davanti ai miei occhi fu unico. Il Giardino Botanico di Brooklyn era in fiore, e gli alberi di ciliegio circondavano il ristorante dalla forma di una serra che avevamo prenotato. Prima, però, era il momento delle foto e fui certa che sarebbero state splendide. Se non avessimo voluto sposarci nella chiesetta in cui il prete aveva accolto e nascosto coraggiosamente i miei genitori oltre 25 anni prima, avremmo senz'altro tenuto qui anche la cerimonia.
-Sì... sì, sto benissimo. Stavo solo pensando... a tutto. Andiamo!
-Come desideri, principessa.

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⏰ Last updated: Jan 04, 2017 ⏰

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Two Unusual Manhattan's Partners in Crime - The Lost Swan TrilogyWhere stories live. Discover now