Doubts and Proposals

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Grazie a tutti quelli che seguono la storia! Se dovesse sembrarvi strana/tagliata fatemi sapere, perché Wattpad mi combina casini qualche volta xD
La frase finale inizia con "
Alla decima lettura della lettera, ancora non riuscivo a capacitarmi ": se doveste leggere questo allora è tutto a posto!


EMMA POV

-Ma voi due almeno le avete delle giacche invernali?
-Che hai contro le giacche di pelle!- esclamai sulla difensiva e schiacciai il tasto di chiamata dell'ascensore.
Erano passati tre giorni dal Natale più bello che avessi mai trascorso, e nonostante la sera precedente Killian avesse accompagnato in aeroporto la sua famiglia, suo fratello era rimasto e a quanto avevo capito si sarebbe fermato per un bel po'. Io dal canto mio avevo chiuso bottega fino al 2 Gennaio, quindi avevo accettato volentieri l'invito a uscire dei Jones nonostante quel giorno non mi sentissi particolarmente in forma.
Liam era molto simpatico, e aveva dimostrato di essere il fratello maturo, nonostante gli piacesse prendere occasionalmente in giro Killian.
-Allora Emma! Killian diceva che alla vigilia di Natale avete risolto una faccenda piuttosto grossa...
-Esatto- confermai, e grossa era dir poco. Dopo cinque giorni di immersione totale e notti insonni, coi soldi guadagnati avrei potuto vivere di rendita per un paio d'anni. Avevo insistito a pagare anche il mio assistente ormai provetto, ma lui mi aveva convinta a limitarmi a offrirgli una cena alla prima occasione che fosse capitata. Ovviamente non aveva bisogno di soldi, ma era diventato bravo e mi dispiaceva non dargli mai nulla.
-Dev'essere eccitante affrontare i criminali... pericoloso ma eccitante.
-Sì, lo ammetto. Comunque eccoci... vuoi prendere la metro o andare a piedi?
-Io volevo fare un giro a Central Park se a voi sta bene...
All'espressione di Killian non riuscii a trattenere una risata sotto i baffi: già me lo immaginavo a guardare la pista di pattinaggio con orrore, quando ci saremmo passati accanto. Il taglio però era migliorato, prima di uscire me l'aveva lasciato disinfettare ed ora aveva solamente il cerotto a coprirlo; dopo Capodanno l'avrei portato a farsi togliere i punti, dato che aveva categoricamente fatto capire di non fidarsi di me per quell'operazione.
-Allora facciamo una passeggiata... ho bisogno di un po' d'aria fresca tra l'altro.
-Stai bene?- intervenne subito Killian scrutandomi preoccupato, e l'altro ridacchiò sotto i baffi: non c'era da stupirsi che si fosse trovato in sintonia con Ruby già al loro primo incontro. Io e Killian avevamo convenuto che avrebbero dovuto assolutamente conoscersi meglio, anche se avremmo dovuto aspettare Capodanno, essendo la mia amica costretta a lavorare full time quei giorni, ed aveva solamente un paio d'ore di pausa che utilizzava per dormire. Il lato positivo, era che aveva raggiunto la cifra di cui aveva bisogno per la sua nuova attività, e presto avrebbe potuto dedicarsi soltanto a quella; già un anno prima avevo proposto di prestarle ciò che le rimaneva, ma non aveva voluto sentir ragioni spiegandomi di volercela fare con le proprie forze.
-Whoa rilassati, certo che sto bene, non è nien... ehi!
Non mi lasciò neanche finire di parlare che portò la mano sulla mia fronte, neanche fossi una bambina: sapeva essere proprio irritante quell'uomo certe volte.
-Sei un po' calda... dovevi vestirti di più.
-Se vuoi ti riaccompagniamo su, che dici?- intervenne anche Liam, che evidentemente aveva lo stesso lato da infermierina di suo fratello.
-Ragazzi! Avevo 37.5 stamattina, capisco che voi uomini andate KO superato il 36.9, ma datevi una regolata!- esclamai seccata, scoccando un'occhiataccia ad entrambi. Tuttavia non ero del tutto sorpresa, dato che quando Killian aveva avuto la febbre a 38 aveva passato due giorni a letto morente, alzandosi solo per mangiare e andare al bagno; io invece avevo dovuto occuparmi sia di lui che del nostro gatto. Inutile dire che il primo era stato molto più impegnativo.
-Ok, ok! Andiamo... però prendi la mia sciarpa.
-No. E poi perché diavolo ti porti dietro una sciarpa se neanche la metti?
-Sembrate una coppia di neo sposini!
-Zitto!- gridammo all'unisono rivolti a Liam, e purtroppo ciò non aiutò a fargli cambiare idea. La verità era che io e Killian amavamo punzecchiarci di continuo, ma nonostante questo eravamo sempre molto in sintonia, quasi sincronizzati. Anche per questo, alla fine, era stato facile coltivare la nostra amicizia e renderla sempre più forte: ci capivamo. Ci volevamo bene.
La passeggiata fino a Central Park fu tranquilla, ed entrammo dall'ingresso accanto alla "Neue Galerie New York", ritrovandoci quindi a pochi passi dal lago più grande.
-Wow, è davvero bello qui!- esclamò il più grande dei due, e si guardò intorno per poi scattare un paio di foto col proprio telefono. La breve nevicata della quale non era rimasto nulla sulle strade, qui aveva lasciato la sua impronta nel migliore dei modi, ricordavo anch'io la mia meraviglia la prima volta a Central Park innevato.
-Ti va di camminare fino alla pista di ghiaccio dove tuo fratello stava per ammazzarsi?- proposi per provocare il ragazzo, e suo fratello stette al gioco accettando di buon grado. Ora che i sensi di colpa mi erano passati, avevo deciso che prima della fine dell'inverno l'avrei riportato a pattinare, in fondo si era divertito e l'avrei tenuto meglio d'occhio per evitare che si facesse ancora male o che ne facesse a qualcuno. Se voleva andare a sciare senza farsela sotto, doveva cercare di superare la paura del ghiaccio, un'attività decisamente più semplice!
-Divertitevi pure, intanto potevo rimanerci secco!- commentò offeso quello, quando prendemmo il sentiero verso il lato opposto del parco.
-Tesoro, devo svelarti una cosa... Frozen è solo un film. Non puoi venire ammazzato dal ghiaccio!
-Davvero divertente Swan. Intanto sei tu quella che stava per svenire quando ha visto il taglio.
-Ah sì?! Beh, chi è che voleva la manina per non mettersi a piagnucolare mentre gli mettevano i punti?!
-Sei una stronza, avevi promesso di tenere la bocca chiusa!
-Ehi, ma che...?!
L'esclamazione improvvisa di Liam ci richiamò all'attenzione, e solo in quel momento mi accorsi che un uomo stava correndo via con in mano qualcosa; fui la prima a reagire, rendendomi conto che l'oggetto doveva essere il portafoglio di Liam, e partii all'inseguimento, seguita dai due ragazzi. Quando fui abbastanza vicina mi gettai direttamente sul ladro, che per quell'atto imprevisto lasciò cadere il portafogli, e gridò di dolore quando gli diedi una ginocchiata sulla mano nel momento in cui cercò di estrarre un coltello.
-Non ci proverei fossi in te. Mossa poco furba derubare i miei amici.
-Ed è poco furbo anche cercare di fare del male alla mia amica- aggiunse Killian, che gli scalciò l'altra mano nella quale teneva un secondo coltello di cui non mi ero accorta.
-Oh. Grazie!- sorrisi al mio partner mentre mi rialzavo in piedi ed aiutata dai due tirai su il ladro che consegnammo alle guardie che erano accorse, seguite da un numeroso pubblico di cui avevamo attirato l'attenzione.
-Si è fatto male qualcuno? Signora, ha bisogno che chiamiamo un'ambulanza?- domandò uno degli agenti, dopo aver ammanettato l'uomo e recuperato tutta la refurtiva dalle tasche interne della sua giacca.
-No, no.- gli assicurai, e tirai fuori dalla borsa il mio badge, per fargli capire che non avevano di che preoccuparsi.
-Oh! Detective Swan! È un piacere, al dipartimento si è parlato molto di lei in questi giorni! Per il caso Casey.
-Oh, non ne avevo idea. So che quella faccenda è stata tenuta abbastanza privata... conosce Johnson immagino. Lei è?
-Aaron Cooper, vigilanza. Esatto comunque. Beh, grazie per l'aiuto con questo bastardo! Ora ci pensiamo noi. Buone feste!
-Grazie, anche a voi... e buon lavoro!- sorrisi, lasciando che portassero via il tipo mentre la folla si disperdeva. A quanto pare non mi era possibile avere un solo momento di pace, neanche durante una banale passeggiata al parco!
-Oh Liam, giusto, tieni!- mi ricordai, e gli porsi il portafoglio che avevo raccolto da terra, mentre quello mi guardava con la bocca spalancata, apparentemente incapace di proferire parola: io non potei fare a meno di scoppiare a ridere, rendendomi conto che in fondo non aveva tutti i torti!
-Wow. Emma, se non ti sposa mio fratello lo faccio io.
-Benvenuto a New York... ma piano con le proposte di matrimonio!- esclamai, mentre la mia risata si faceva ancora più forte. Killian colpì la spalla al fratello, poi mi abbracciò dandogli ulteriore motivo di prenderci in giro, ma non me ne preoccupai e ricambiai la stretta; anche in quel piccolo imprevisto ci eravamo dimostrati una squadra perfetta, e lui mi aveva coperto le spalle come al solito.
-Come non detto, non ho speranze. Emma, ti sei sporcata i pantaloni... fatta male?
-Nah... so come cadere!- gli assicurai, e tirai fuori una salvietta per cercare di pulire i pantaloni. Per fortuna erano neri, quindi mi limitai a qualche passata, poi tornammo per la nostra strada; un po' mi sentivo in colpa, Liam aveva rischiato di essere derubato per colpa del casino creatosi per il mio piccolo bisticcio con Killian.
-Ma parliamo del mio fratellino che vuole la manina?
-No.- fece secco l'altro, e mi lanciò un'occhiata fulminante per farmi capire che dovevo stare zitta; in effetti avevo già detto troppo pur avendo promesso di non farlo, ma era stato lui a provocarmi e non ero riuscita a resistere.

Two Unusual Manhattan's Partners in Crime - The Lost Swan TrilogyWhere stories live. Discover now