Choices

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EMMA POV

Avevo ormai chiuso gli occhi preparata al turbine di emozioni e sensazioni che mi avrebbe travolta di lì a poco, quando successe l'inimmaginabile: le labbra dell'uomo invece che sulle labbra mi si poggiarono sulla guancia, e contemporaneamente mi cinse con un braccio, mentre con la mano destra iniziò a solleticarmii fianchi.
Non riuscii a dire nulla perché mi fu inevitabile fare un salto e scoppiare a ridere all'istante, dimenandomi come una pazza per liberarmi.
Per la foga che impiegai mi si aprì l'accappatoio, e ringraziai il cielo di avere indossato almeno la biancheria: cosa che tuttavia non mi salvò, perché a pelle nuda il solletico divenne ancora più intenso, e risi a crepapelle senza riuscirmi a controllare.
Killian Jones mi aveva fregata alla grande e gliene davo atto, ma non per questo evitai di spingerlo via per potermi calmare prima che mi venisse in singhiozzo: solo che mi accorsi di aver usato troppa forza solo nel momento in cui lo vidi crollare a terra, direttamente sul fondoschiena.
Dopo un istante di incertezza risi ancora più forte e gli porsi una mano per aiutarlo ad alzarsi tra i lamenti e gli insulti che mi lanciò.
-Sei una stronza, Swan!
-Io?! Chi è che voleva uccidermi di solletico?!- esclamai sulla difensiva, e lo colpii in testa con uno dei cuscini che agguantai dal divano.
Dopo un paio di botte mi fermai a guardarlo, e lo trovai divertito e raggiante come me: alla fine, quella scelta, per quanto difficile, aveva reso felici entrambi.
La passione si sarebbe spenta, prima o poi, e il nostro rapporto si sarebbe raffreddato considerato che sarebbe stato impossibile rimanere amici come prima dopo una notte di sesso: così, invece, ci eravamo assicurati di passare insieme molti momenti, dai più tranquilli o seri ai più divertenti e movimentati. Fu proprio per questo che non mi vergognai affatto di essere praticamente nuda davanti a lui, e dopo aver ricambiato il bacio sulla guancia gli cinsi le spalle trascinandolo in cucina.
-Te l'ho detto che era una scelta di cui avrei potuto pentirmi. Infatti hai cercato di uccidermi!- commentò, con una linguaccia.
-Basta così poco? Che pappamolle che sei, Jones! Prepara questo caffè ora, io tiro fuori i biscotti e vado ad accendere la tv. Cosa vediamo, "Daredavil" può andar bene?
-Wow... credevo di essere io quello che si guarda i supereroi. Vada per Daredavil. Oh, e Swan...- mi fermò, prima che potessi andarmene col pacco di biscotti al cioccolato -carine le mutandine coi fiorellini! Devi fidarti proprio tanto se non ti fai problemi a mostrarmele!
Dopo essermi assicurata che non tenesse nulla in mano ripresi il cuscino e glielo lanciai contro, per poi scappare via ridendo.
Avevamo fatto una scelta migliore di quanto entrambi avremmo potuto immaginare in quel momento.

***

KILLIAN POV

Così, avevo dormito con Emma Swan: di nuovo.
Anche Ruby era venuta a cena da noi, ma dopo era uscita con delle amiche amiche di entrambe; Emma invece non aveva avuto voglia, e aveva preferito rimanere a testare i miei videogames e mangiare popcorn.
Quel pomeriggio era stata dura resistere, perché la ragazza era bellissima, sexy, e pronta a cedere proprio come me, ma alla fine avevamo fatto la scelta giusta: ci avevo riflettuto, ma qualche ora di sesso non valeva abbastanza da perdere ciò che sembravamo aver costruito in qualche modo. La sua amicizia era troppo importante per buttarla via così, e sarebbe stato assurdo pensare che potesse rimanere intatta se avessimo fatto quel passo.
Era andata via da mezz'ora, dopo aver fatto colazione, perché mi aveva spiegato di avere invitato a pranzo Regina Mills, la madre del ragazzino che lavorava i week-end al bar sotto casa, nonché la donna a cui avevamo fatto arrestare il fidanzato.
Mi aveva invitato ad unirmi ma avevo pensato che non fosse il caso, quindi mi ero autoinvitato a cena, promettendo di portare il secondo se lei avesse preparato gli spaghetti con le vongole.
Inoltre, volendo stupire le ragazze con le mie doti culinarie, avevo anche deciso di preparare anche il dolce: tiramisù con mirtilli e fragole. Quello era solo uno dei dessert che avevo imparato a preparare durante i miei anni di vita relativamente solitaria, ed essendo uno dei preferiti di mio fratello e mia zia, pensai fosse l'ideale.
Aprii quindi il frigo ed iniziai a tirare fuori gli ingredienti, che avevo incluso nella mia spesa dato che avevo avuto comunque intenzione di deliziarmi il palato prima o poi; feci per aprire il mascarpone, quando il cellulare squillò. Imprecai ma afferrai l'oggetto e risposi, senza neanche guardare il display.
-Pronto?
-Fratellino, ehi!
-Oh Liam, ciao...
-Come te la passi, novità con la biondina? Sai... a parte quella foto in giro di voi che vi mangiate la faccia! Sono un po' di giorni che non ti fai sentire!
-Scusa ero preso da... senti quel bacio non era niente, era per il caso. Eravamo sotto copertura. Sì, mi sono scordato di dirti che l'ho seguita di nuovo e stavolta è stato fantastico! Con tanto di inseguimenti e spari...
-E baci. Non sembra proprio stiate recitando, sai?
-Forse ci siamo lasciati un po' trasportare... bacia bene. Molto bene.- ammisi, ripensando allo strano momento in cui mi aveva preso per il colletto e aveva incollato le labbra alle mie. Era sicuramente stato uno dei baci migliori della mia vita, pur senza essere reale.
-Ohh bene bene... ma inseguimenti? Spari?! Poteva finire male, potevi farti ammazzare e non mi dici niente?! Non ti ho mandato a New York per rischiare l'osso del collo.
-Non mi ci hai mandato tu, ci sono venuto io. Non so se te lo ricordi ma ho 33 anni, non 13!
-33 o 13 sei sempre il mio fratellino. Comunque sei vivo e vegeto, quindi suppongo sia andata bene...
-Sì, abbiamo fatto arrestare degli spacciatori di droga! E le ho anche salvato la vita, più o meno.- gli raccontai entusiasta: una persona sana di mente sarebbe morta di paura, io invece ero stato completamente carico... soprattutto, per fortuna, nel momento in cui Price aveva cercato di sparare a Emma.
-E poi spero ti abbia ringraziato gettandosi tra le tue braccia... o vi siete fermati al bacio?
-Ma va! È fidanzata... beh, almeno lo era, l'ha mollato. Ma non per me, anche se tecnicamente stavamo per finire a letto ieri... o sul tavolino in salotto, chissà.
-Aspetta... cosa?!
-Sì sai, le cose si erano fatte un po'... calde? Ma poi ci siamo fermati, e abbiamo deciso di rimanere amici.- gli spiegai, chiedendomi ancora come avessi fatto a resistere dal saltarle addosso: in qualche modo la ragione era riuscita a vincere sull'istinto, cosa che non era assolutamente da me.
-Wow, fratellino... deve valere proprio la pena questa Emma, se non ci hai fatto niente per poter rimanere amici...
-Sì, è così.- confermai, ed era proprio vero. Di donne con cui fare sesso occasionale ce n'erano a bizzeffe se ne avessi volute, ma di donne come lei, amiche come lei, probabilmente non ne esistevano altre. Con lei mi trovavo a mio agio, mi divertivo e sentivo di potermi confidare... e da quanto era sembrato, per lei doveva valere lo stesso. Il progresso che avevamo fatto in una settimana era incredibile, soprattutto da parte sua: era passata dall'insultarmi ogni 5 minuti, per un commentino innocente, al rivelarmi dettagli molto intimi del suo passato.
-Vabbé senti, io dovrei andare... sto facendo il tiramisù, per cena sono invitato dalle ragazze.
-Oh, d'accordo! Salutale, soprattutto la mia futura cognata!
-Ma sta' zitto. Ciao, a presto.
-Esatto a presto... non sparire, mi raccomando!
Non gli risposi e terminai la chiamata, lanciando il telefono sul divano per non rischiare di farlo finire nel dolce.
Liam era identico a Ruby, che di persona non ne parlava sicuramente per non farsi uccidere da Emma, ma per sms dopo aver visto la foto mi aveva scritto di volersi prenotare come madrina dei nostri figli. Si sarebbero trovati bene quei due insieme! Avrei organizzato un incontro quando Liam fosse venuto, in caso entrambi fossero stati ancora single, cosa molto probabile almeno per lui.
Anche mio fratello aveva avuto la sua dose di sofferenza: per 12 anni era stato fidanzato, e da 8 avrebbe dovuto essere sposato, se Rachel non fosse morta di cancro. Si era scoperto solo quando si era trovata ormai in uno stadio avanzato, e non c'era stato niente da fare per lei.
Da allora, Liam aveva respinto qualsiasi nuova possibilità di amare, e aveva detto di non volerne più sentir parlare. Avevo creduto che quando si fosse sentito meglio e avesse superato il trauma avrebbe cambiato idea, ma non era stato così: Rachel era stata l'unica donna della sua vita, non aveva più guardato nessun'altra, nonostante molte ragazze anche molto serie e carine avessero mostrato interesse per lui.
Io ero l'esatto opposto di lui: ne avevo avute di donne, ma non avevo mai voluto impegnarmi. Probabilmente non faceva per me, o semplicemente non avevo ancora incontrato la persona giusta con la quale poter anche solo prendere in considerazione di costruire un futuro.
Per questo non avevo voluto andare a letto con Emma, alla fine: per una volta, non avevo voluto sprecare un bel rapporto solo per del sesso che avrebbe spento tutto il resto. E in più, dopo ciò che mi aveva raccontato non mi era sembrato il caso di farlo. Quell'uomo, per quanto avesse perso il fascino nel tempo, le aveva dato stabilità, una stabilità che aveva perso con lui: e invece di contribuire a disintegrarla, in un certo senso avevo voluto cercare di ripararla. In modo diverso, certo, ma ero convinto che per lei andasse bene ugualmente.
Per quanto Emma Swan si mostrasse forte e determinata, dietro a quelle spine e al profumo deciso di una rosa rossa, si celava un fiore fragile e delicato, che poteva essere ferito come tutti gli altri.
Non sarei stato io a strapparle un altro petalo.

Two Unusual Manhattan's Partners in Crime - The Lost Swan TrilogyWhere stories live. Discover now