*23 LUGLIO*
Ari: Ah! Ah!
Mi sveglio di soprassalto e accendo la luce sul comodino.
Ava: Ma che cazzo?
Eli: È Ariana?
Ava: Penso di si.
Lei si alza su un gomito facendo scivolare il lenzuolo scoprendole la spalla e parte del reggiseno di pizzo nero. Tutti i ricordi della notte scorsa mi invadono la mente. Cazzo cosa le farei...
Ari: Ah! A... Avan!
Le urla di Ariana mi portano alla realtà.
Ava: Arrivo!
Con un balzo scendo giù dal letto e sto per uscire quando Liz mi richiama.
Eli: Avan... i vestiti.
Abbasso lo sguardo e mi ricordo che non indosso i vestiti. Frugo nel cassetti e prendo boxer, pantaloni e maglia nuova.
Eli: Meglio.
Corro nella stanza affinaco, quella di Ariana, spalanco la porta e la vedo sdraiata su un fianco, piegata in due dal dolore.
Mi slancio sul suo letto e mi accovaccio per raggiungere la sua altezza.
Ava: Ari? Cos'hai?
Lei singhiozza e sussurra appena.
Ari: Penso che la bambina stia per nascere.
Sgrano gli occhi mentre penso a cosa fare... portala in ospedale!
La sollevo tra le braccia come una sposa e la porto fuori dalla stanza.
Eli: Cosa succede?
Ava: Prendi la borsa per il bambino e raggiungici giù.
Lei annuisce ed entra nella camera di Ariana. Scendo le scale correndo e incrocio mia nonna davanti alla porta del siggiorno.
No: Cosa?
Ava: La porto in ospedale.
No: Oh! Vengo con voi!
Ava: No, vieni dopo con il nonno.
Lei annuisce ed entra in soggiorno per chiamare il nonno. Intanto la mia sorellina continua a gemere per il dolore tra le mie braccia mentre la porto fuori e la carico in macchina nel sedile posteriore. Elizabeth esce correndo dalla casa, metto in moto e appena chiude la portiera sgommo verso l'ospedale.
Eli: Tranquilla, andrà tutto bene.
Ari: Chiami Matt?
Liz prende il cellulare e cerca nella rubrica. Matt non risponde. In effetti anche io dormirei alle 2 della notte.
Arriviamo finalmente all'ospedale e vado verso la corsia di emergenza. Scendo dalla macchina, aiuto Ari a scendere e con Liz la portiamo fino alla porta d'entrata. Un infermiere ci accoglie e fa stendere Ariana in un lettino; la spinge fino ad una porta al piano superiore.
Inf: Qualcuno entra?
Io gurado speranzoso verso Liz.
Lei annuisce leggermente e li segue dietro una porta automatica. Io mi siedo su una poltroncina nella sala d'attesa. Prendo il cellulare e chiamo Matt. Finalmente risponde.
Mat: Uh?
Ava: Matt sono Avan!
Mat: Fratello, ma che cazzo... sono le due della notte ed...
Ava: Ariana sta avendo la bambina.
C'è qualche minuto di silenzio prima che Matt afferri completamente quello che sta succedendo.
Mat: Oh cazzo! Arrivo il prima possibile.
Ava: Muoviti, è gia entrata in sala parto e a giudicare dal dolore delle contrazioni non ci vorrà molto prima che la piccina venga alla luce.
Mat: Arrivo.
Chiude la chiamata. Infilo il cellulare nella tasca degli skinni e mi lascio scivolare su una sedia. Chi sa come sta andando. L'idea che possa morire come nostra madre mi invade la mente e non posso pensare ad altro. Come farò senza la mia sorellina?
Poggio i gomiti sulle ginocchia e continuo a fissare un punto vuoto sul pavimento. Ora sarei voluto entrare con lei. Forse avrei dovuto? No, c'è Liz con lei ed probabilmente è lei più indicata per questa situazione.
Passa una decina di minuti prima che Matt arrivi. Si avvicina e mi poggia una mano sulla spalla.
Mat: Ho fatto il prima possibile.
Ava: È ancora dentro.
Lui annuisce leggermente e si siede accanto a me. Porta le mani dietro la nuca.
Mat: Andrà tutto bene.
Ava: Lo spero.
Passano altri venti minuti prima che un infermiera esca e si avvicini a noi.
Inf: Il padre?
Mi indica.
Ava: No, sono il fratello.
Mat: Io sono il padre.
Inf: Bene, sono felice di annuinciarvi che la bambina e la mamma stanno bene. La piccola pesa 3,97 kg ed è lunga 51 cm. Tra un paio di minuti la porteremo in stanza, se intanto volete raggiungere la ragazza è nella 32 al piano superiore.
Annuiamo ed ci alziamo. L'infermiera torna dentro.
Mat: Stanno bene!
Ci abbracciamo, è una cosa che abbiamo mai fatto, infatti appena ci stacchiamo c'è un po' d'imbarazzo.
Ava: Andiamo in stanza?
Annuisce leggermente. Prendiamo le giacche e seguiamo le indicazioni dell'infermiera salendo al piano superiore in cerca della stanza 32. La troviamo quasi subito ed entriamo. Ariana è stesa sul letto, ha la fronte sudata ed è rossa in viso, però ha un sorriso enorme sulle labbra. Liz invece è seduta accanto al letto ed le tiene una mano. Appena Matt entra nella stanza gli occhi di Ari si illuminano.
Ari: Matt...
Lui si avvicina e le bacia la fronte.
Mat: Come stai?
Ari: Stanca ma felice.
L'infermiera di prima entra e porta il fagottino ad Ariana poggiandolo sul suo seno. Ari scopre appena la faccia della piccola.
Ari: Ciao Kendall.
La piccola per tutta risposta fa uscire il nasino dall'asciguamano.
Mat: Sembra un gattino.
Eli: Cat.
Io e Liz restiamo per un poco, poi decidiamo di lasciare Matt ed Ari da soli con la loro figlioletta. Usciamo dalla stanza diretti alle macchinette per prendere un caffè. Come al solito circondo le spalle della mia Baby con un braccio.
Eli: Bella Kendall, eh?
Ava: Si, davvero una bambina stupenda.
Eli: Ti piacerebbe averne una?
Sospiro. È ancora presto per un figlio, ma se accadrebbe ovviamente resterei accanto a Liz, qualunque cosa accada. Lei si accorge del mio silenzio ed abbassa lo sguardo.
Ava: Forse è un po' presto ecco tutto.
Si morde il labbro inferiore mentre ci fermiamo davanti alla macchinetta. Prendo il portafoglio e inserisco i soldi nel distributore.
Eli: Ma se succedesse?
Ava: Ti starei vicino, ovvio.
Passa qualche minuto di silenzio prima che lei prenda a parlare.
Eli: Avan, io c'è una cosa che ti devo dire... ecco io... sono incinta.
Devo reggermi al muro per non cadere. La guardo e fermo il mio sguardo sul suo ventre impercettibilmente arrotondato.
Ava: Come... quando... noi... come è successo.
Tiene lo sguardo basso mentre prende il bicchierino con il caffè.
Eli: Sono quattro mesi. Io lo so da qualche settimana. Deve nascere a dicembre.
Ava: Perche non me lo hai detto subito?
Eli:Avevo paura.
Ava: Non ti lascerei per nulla al mondo.
La prendo per i fianchi, la stringo a me e le bacio le labbra.
Eli: Ti amo.
Ava: Ti amo anche io.Spazio me:
L'ultima parte della storia.
Presto aggiornerò una parte con il squel. Spero che il capitolo vi sia piaciuto ed spero che seguirete anche il sequel.
Bye :)
STAI LEGGENDO
My new life (Ariana Grande)
FanfictionÈ arrivata l'ora di partire per la nuova città; e si sa: nuova città vuol dire nuova scuola, nuovi amici... in poche parole si volta pagina. Ed è questo che sta succedendo ad Ariana: è costretta a cambiar vita.