Capitolo 13

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Lui mi segue e mi prende un polso. Tiene stretta la presa. Merda. Mi fa girare e mi sbatte al muro della casa affianco con violenza. La mia schiena chiede pietà. Fa aderire il suo corpo al mio. Mi guarda con gli occhi un po'chiusi e una puzza di alcool mi invade le narici. Che merda.
Faccio una smorfia quando sento il rigonfiamento del suo pene premere sul mio bacino. Mi scruta a lungo come se volesse capire chi sono poi i suoi occhi si dilatano, ha avuto un illuminazione.
Boss: Hey, lo dicevo che io e te ci saremmo rincontrati: tu sei Cat Valentine.
Le mie labbra stanno per negare quando mi ricordo: io per la gente di qui sono Cat.
Ari: Si, sono io.
Boss: Be, non puoi rifiutare una seconda possibilità con me. Vieni a casa mia?
Squoto la testa e spingo leggermente sul suo petto per farlo spostare.
Ari: Mi piacerebbe ma ho il ragazzo.
Boss: Guarda che mica sono geloso. Possiamo scopare comunque.
Ari: No grazie.
Boss: Ma dai, non fare la timida.
Ari: Davvero io non voglio.
Boss: Non è vero, tutto il mondo mi ama e tu non fai eccezione. Te ne darò una dimostazione.
Allunga il collo verso di me per baciarmi chiudendo gli occhi. Colgo l'occasione per abbassarmi e scappare dalla trappola tra lui e il muro. Inizio a correre. Lui mi segue, lo sento perchè i passi si fanno sempre più vicini.
Corri più forte Ariana. Mi incito da sola. Raggiungo la strada principale, ma è deserta dato l'orario tardo. Continuo a correre. Vedo una vetrina illuminata, magari c'è qualcuno. Accellero la corsa, arrivo davanti al vetro colorato e ni fermo di colpo perchè la porta si apre.
Vado a sbattere addosso a qualcuno che poi appena mi alzo a sedere scopro essere Elizabeth. Lei si massaggia il sedere.
Eli: Non c'è storia: io e te ci scontriamo sempre. Perchè correvi?
Ari: Perchè c'è un maniaco che vuole stuprarmi!!!
Matt che mi stava aiutando ad alzarmi mi stringe a se.
Mat: Dov'è sto pezzo di merda?!?!
Anche Avan sembra scaldarsi leggermente. Dopo qualche secondo vedo spuntare Ron dalla vietta dalla quale ero uscita io. Appena vede che sono con altra gente e si ricorda d'essere solo torna nel vicolo. Dopo qualche istante di tensione Matt mi scocca un bacio sulla fronte e tutto sembra meno pericoloso.
Mat: Sei al sicuro principessa.
Sorrido e gli lascio un bacio leggero sulle labbra.
Eli: Hey, hey, hey. Mi sono persa qualcosa o sbaglio? Mh?
Io e Matt ci guardiamo un istante prima di scoppiare a ridere.
Ari: Be si, in realtà ora stiamo...
Guardo Matt per avere conferma sulla parola più opportuna da dire.
Mat: Be noi stiamo assieme?
Annuisco per rassicurarlo e lui mi lascia un bacio leggero sulla guancia.
Ava: Ah, figo.
C'è un momento di silenzio imbarazzante. Poi insieme scoppiamo a ridere.
Ari: Sarà meglio tornare all'hotel?
Avan annuisce circondando le spalle di Elizabeth con un braccio e incamminandosi lungo la stada. Matt mi attira a lui e mi poggia un mano sul fianco un po' goffamente. Sorrido a quella mossa e lui arrosisce.
Ari: Si dolce.
Mat: Anche tu.
Mi bacia la fronte e seguiamo gli altri fino all'hotel. Una volta arrivati davanti alle camere c'è un attimo di confusione.
Eli: Dato che state assieme immagino che voi... dormirete assieme?
Io e Matt ci scambiamo uno sguardo. Leggo nei suoi occhi un chiaro desiderio di dormire assieme.
Ari: Be suppongo di si.
Matt si mordicchia il labbro inferiore.
Ava: Be, Matt vieni a prendere le tue cose per domani?
Mat: Va bene, ci vediamo tra poco principessa.
Io ed Elizabeth entriamo nella camera. Lei inizia a fare la valigia mentre io mi siedo sul letto e la osservo: sembra quasi nervosa.
Ari: Che succede?
Lei sbuffa e cerca di ignorare la mia domanda ma senza risultato.
Eli: Succede che con la storia di mio padre vi stò mettendo tutti nei guai.
Ari: Perchè?
Si guarda attorno e con fare furtivo si siede sul letto accanto a me.
Eli: Ariana, devo andarmene. Hai presente i lividi di Matt e Avan? Hai presente Ron? È tutta colpa mia. Ce la hanno con me e hanno capito che il modo più efficace per farmi male è mirare alle persone a me più vicine.
Ari: Ma che stai dicendo? Non è colpa tua.
Eli: E invece si. Ariana, devi promettermi una cosa.
Scruto i suoi occhi per vedere se scherza; ma è troppo seria.
Ari: Va bene.
Eli: Se io dovessi abbandonare Avan, prenditi cura di lui. Davvero stagli vicino. Per quanto lui lo nasconda non è così forte come fa credere. Ma tu lo sei. Sei abbastanza forte.
Ari: Ma come lo sai?
Eli: Ricordi? Te lo ho detto un paio di sere fa: io e te siamo uguali.
Vedo i suoi occhi sono lucidi. Faccio la cosa che mi sembra più giusta: la stringo in un abbraccio. D'un tratto la porta si apre e Matt entra dentro con la sua valigia e Avan poco dietro.
Elizabeth subito si stacca dal mio abbraccio.
Eli: Finisco di raccigliere le ultime cose e vi lascio soli.
Matt annuisce sistemando la sua roba nella parte del letto opposta alla mia. In breve Elizabeth ha raccolto le sue cose ed esce dalla camera chiudendosi la porta alle spalle.
Mat: Finalmente soli?
Anuisco con un sorrisino.
Mi stendo su un lato pogiando la testa sul braccio. Lui si sfila le scarpe e fa lo stesso. Siamo faccia a faccia. Facciamo scontrare dolcemente i nostri nasi e poi le nostre labbra si uniscono in un bacio. Quando ci stacchiamo restiamo a guardarci.
Mat: Forse dovremmo metterci il pigiama?
Ari: Forse...
Mat: E forse dovremo dormire.
Ari: Forse...
Mat: E forse dovremmo farle davvero queste cose.
Ari: Forse.
Mat: O forse dovrei baciarti.
Un sorrisino gli solca le labbra.
Mi protendo in avanti a baciarlo e questa volta sento la sua lingua scontrare la mia con passione. Senza smettere di baciarci lui mi fa mettere a cavalcinoi sul suo bacino. Le sue mani vanno alla zip della felpa di Nate. La aprono e lentamente me la sfila. Con le mani mi carezza le spalle e la schiena. Un brivido mi percorre tutta quando sfiora il gancio del mio reggiseno. Giocherella con l'elastico e si avvicina al gancetto. Il mio cuore batte forte quando la prima mano va a sfiorarlo per la seconda volta, e accellera maggiormenre quando porta una seconda mano su esso. Sta per aprirlo quando squilla il suo cellulare poggiato sopra al comodino. Allunga una mano e schiaccia termina chiamata. Torna al mio gancetto ma il cellulare suona nuovamente. Lo prende in mano ed è sua madre. Schiaccia il pulsante rosso. Ma poi squilla nuovamente ed è costretto a rispondere. Si mette a sedere e io mi siedo sulle sue cosce con il suo bacino tra le gambe. Inizia a parlarle un po'. Intanto con la mano libera dall'apparecchio disegna cerchi sulla parte di seno scoperta dal reggiseno. Brividi mi percorrono tutta. Il mio cervello non riesce a non comparare Matt a Nate. Con Nate era diverso. Forse perchè era la pia prima volta o forse perchè lui lo conoscevo da una vita. Non so.
Mat: Mamma, potremmo parlare dopo delle verruche dei tuoi piedi?
Da questa frase capisco che la conversazione andrà per le lunghe. Quindi mi alzo e prendo dal borsone il mio pigiama e vado in bagno. Chiudo la porta e poggio i vestiti sul coperchio del water. Siccome è da un po' che non mi lavo decido di farmi una doccia senza capelli.
Raccolgo i capelli in una coda e apro l'acqua. Mi lavo per bene e mi vesto con il pigiama. Mi lavo i denti e mi guardo allo specchio. Mentre mi passo una mano tra i capelli mi ricordo dell'anello di Nate. Lo sfilo dal pollice e lo giro tra le mani.
Dovrei toglierlo o tenerlo?
Da una parte sò di doverlo togliere ma non credo di essere pronta. Lo rinfilo ed esco dal bagno. Matt stà parlando ancora con la madre. Mi poggio sullo stipite della porta osservandolo mentre gesticola.
Ecco, una delle sue caratteristiche è che gesticola spesso. Non sebra essersi accorto di me. Non ancora.
Mat: Va ben, mamma, ne riparliamo domani che torno (...)
No, non voglio andare in Messico con papà (...) Va bene dai... vediamo. Ciao. (...)
Chiude la schermata e poggia il telefono sul comodino sbuffando. Poi alza lo sguardo e incrocia il mio per qualche secondo. Poi scorre tutta la mia figura e apre la bocca leggermente.
Mat: Wow.
Abbasso lo sguardo sui vestiti che indosso. E solo ora mi accorgo che la canotta è un po' trasperente e lascia intravedere i capezzoli. E che gli shorts sono forse troppo corti. Arrossisco, incrocio le braccia al petto mentre Matt si alza e prende dalla sua valigia dei vestiti per poi superarmi ed entrare in bagno lasciandomi un bacio sul collo. Mi sposto in modo che possa chiudere la porta e intanto mi stendo sul letto. Accendo il telefono. Mi ricordo che devo ancora rispondere a Jennifer. Ma infondo cosa posso risponderle?
"Jen, se vuoi ne parliamo a faccia a faccia?"
Si dai, mi sembra la risposta migliore. Premo invio e poggio il cellulare nuovamente sul comodino. Dopo qualche altro minuto Matt apre la porta del bagno. Indossa una semplice tuta. Si stende vicino a me. Mi cinge le spalle con un braccio mentre mi fa poggiare la testa sull'incavo tra la sua spalla e il suo collo. Mi carezza la spalla con il pollice.
Mat: Notte principessa.
Ari: Notte.
Mi lascia un bacio sulla guancia e spegne la luce.

My new life (Ariana Grande)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora