Capitolo 25

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*23 DICEMBRE*
Guardo attraverso lo schermo del portatile i miei amici che sciano e si divertono mentre io sono chiusa in casa con un mal di pancia terribile e un mal di testa peggiore.
Mat: Mi dispiace che tu non sia qui piccola.
Ari:A me dispiace anche di più.
Mat: E a me di più del tuo più.
Sorrido tristemente mentre Matt mi manda un bacio attraverso lo schermo. Gli altri lo chiamano e quindi è costretto a chiudere la videochiamata.
Mat: Ci vediamo il 3 piccola.
Ari: Ci vediamo il 3.
Mat: Ti amo.
Ari: Anche io.
Clicco la x per chiudere la ciat e Matt sparisce. Mi sistemo la coperta sulle spalle e vado in cucina; la cioccolata bolle sul fornello quindi lo spengo e mi verso una tazza. Vado in camera mia e mi sistemo sul mio letto. Sorseggio la mia cioccolata tenendo lo sguardo fisso sul muro.
Mi annoio.
Apro il cassetto, il pacco delle lettere di Elizabeth è bello grosso, sembra vada tutto bene in quel posto dov'è andata a fare le ricerche su suo padre. Sembra che sia a buon punto. Mi ha scritto che probabilmente per le vacanze tornerà a Boston con tutte le risposte che cercava, io lo spero per lei perchè ci tiene molto a scoprire chi è suo padre.
Finisco la cioccolata e poggio la tazza sul comodino. Prendo un foglio di carta e una penna e mi siedo alla scrivania a scrivere la risposta alla sua ultima lettera.

Cara Elizabeth,
Qui a Boston ha nevicato molto negli ultimi giorni e tutto si è tinto di bianco e tutto tace. Sembra quasi che la neve abbia addormentato tutto: gli alberi, le case, gli uccelli... tutto è piu rilassato; e noioso oserei dire. O almeno è noioso per me che ho l'influenza: mal di pancia... vomito... mal di testa... ti risparmio gli altri sintomi.
Avan continua a farmi visita ogni pomeriggio: mi tiene compagnia mentre Matt e i miei amici sono a sciare. Ieri non sapevamo cosa fare (ormai abbiamo costruito tutti i puzzle e vedere i film mi sembra sprecato se posso fare altro :)) e quindi mi ha raccontato della prima volta che vi siete visti... dev'essere stato amore a prima vista, almeno per lui. Questo è quello che mi ha raccontato lui... testuali parole (beh più o meno):
Mi ricordo ancora di quel 28 novembre 2006. Avevo solo 10 anni... comunque come ogni giorno ero in ritardo per la scuola (allora non sono l'unica eh?) e quindi sfrecciavo con la mia bici lungo la stada. Vedo una bambina con i capelli scuri lunghi fino a metà schena che cammina curva con uno zainetto di jack scheletro. Subito ho pensato che fosse pericolosa quindi ho cercato di passarle vicino il più velocemente possibile. Le sfreccio accanto e con la ruota posteriore alzo l'acqua di una pozzanghera bagnandole i pantaloni. Allora intimorito mi fermo per scusarmi, penso tra me e me che mi ucciderà, ma solo quando i nostri occhi si incrociano capisco che sono spacciato. Ma non tanto per il ghigno dipinto sul suo viso... quanto per la sua bellezza. Dopo quella mattina ho scoperto che era in classe con me e da lì abbiamo fatto amicizia e dopo quasi cinque anni sono riuscito a dirle quanto la amo.
È davvero dolce Avan, no? Dopo 9 anni si ricorda ancora di quel primo sguardo... scommetto che Nate non sa neanche quando ci siamo visti la prima volta...

Per un istante smetto di scrivere. Ricordo quel giorno perfettamente. Vorrei tornare ad essere quella bambina un po' buffa che ero ormai 13 anni fa. Quando potevo andare da un bambino e fare amicizia subito, senza pensare a cosa succede dopo.
I miei pensieri vengono interrotti da una mano che si poggia sulla mia spalla. Mi volto.
Ava: Buon giorno malaticcia, come stiamo oggi?
Ari: Al solito dottor Avan.
Ridacchio e gli lascio un bacio sulla guancia.
Ava: Immagino meglio se riesci a scherzare... Che stavi facendo?
Ari: Uh? Niente...
Nascondo il foglio sotto altri fogli. Lui fa una smorfia sospettosa, ma poi allarga le labbra in un sorriso.
Ava: Tutto pronto per domani?
Cazzo. Mi ero dimenticata che domani dovevo andare da Jen nella vecchia città.
Ari: Ma ho mal di pancia.
Ava: A tal proposito...ci ho messo un po' a trovarla e a ricordarmene ma ti ho portato questa.
Estrae da un saccetto una borsa dell'acqua calda a forma di cuore.
Ava: Questo fa passare tutto il male.
Ari: Se lo dici tu...
Ava: Proviamo subito: aspettami che vado a riempirla con l'acqua calda e poi vedrai che starai meglio.
Mi fa un sorriso rassicurante prima di uscire dalla stanza. Io recupero il foglio e concludo la lettera:

Scusa, ma è appena arrivato Avan e so che non vuoi che sappia che ci scriviamo quindi concludo la lettera e la imbuco domani prima di prendere il treno...
^-^ Ari☆

La inserisco in una busta e la infilo in borsa poco prima che torni Avan.
Ava: Allora, si stenda a letto che le metto la borsa dell'acqua calda.
Obbedisco e mi stendo a letto. Lui si avvicina e si inginocchia vicino al mio letto. Avvolge la borsa dell'acqua calda in un asciugamano e la poggia sulla mia pancia. Mi copre con una coperta e me la rimbocca.
Ari: Saresti bravo come fratello maggiore.
Ava: Magari avessi una sorella, basterebbe che avesse la tua età... sai solo per avere qualcuno vicino.
Abbassa lo sguardo tristemente. Gli carezzo il braccio e lui fa un piccolo sorrisetto.
Ari: Sarò io la tua sorellina.
Ridacchia e si chiana a baciarmi la fronte.
Ava: Allora? Hai fatto la valigia?
Squoto la testa e sbuffo. Non ancora e il treno domani è alle 8 del mattino.
Ava: Allora te la faccio io.
Ari: Va bene allora... la valigia è sotto al letto.
Si china e la prende. Io gli indico cosa mettere dentro e lui obbedisce obbiettando di tanto in tanto le mie scelte.
Ari: Cosa manca?... uh... prendi le pastiglie per il mal di testa stanno nel primo cassetto della scrivania.
Lui obbedisce e apre il cassetto. Si ferma un po'interdetto.
Ari: Sono quelle nella scatola ros...
Mi blocco immediatamente quando vedo che estrae dal cassetto il test di gravidanza che avevo trovato in bagno due mesi fa.
Ava: E questo?
Ari: Non mi serve...
Alza lo sguardo su di me e lo tiene fisso.
Ava: Da quanto stai male?
Ari: Una settimana circa...
Ava: Da quanto non hai le mestruazioni?
Ari: Circa tre mesi...
Ava: Hai mai fatto sesso?
Arrossisco a questa domanda. So che siamo in confidenza ma fino a un certo punto... non lo ho mai detto neanche a Viky.
Ava: Hai mai fatto sesso?
Ari: Io si ma...
Ava: E se fossi incinta?
Ari: Ma cosa dici? Noi siamo stati attenti e abbiamo usato le precauzioni...
Ava: Primettimi che se non stai bene tra massimo tre giorni farai il test.
Ari: Ma io...
Ava: Promettimelo.
Ari:Okay.
Prende le pastiglie e il test e li mette dentro al beauty case.

My new life (Ariana Grande)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora