Capitolo 19

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Ari: Grazie del passaggio.
Apro la portiera ma non esco. Voglio che questo momento diri in eterno.
Na: Grazie a te.
Lo guardo, lui mi guarda e vedo nei suoi occhi che desidera restare; ma non ho coraggio di chiederglielo, quindi mi limito ad abbassare lo sguardo arrossendo. Wao, mi sembra di essere tornata alle medie quando se un ragazzo ti toccava arrossivi.
Ari: Allora se non c'è altro vado.
Quando sto per uscire mi squilla il cellulare. Guardo il numero ed è quello di mia madre.
Ari: Pronto?
Ma: Ariana?
Ari: Si sono io.
Ma: Dove sei?
Ari: Sotto casa, perchè?
Ma: No niente. Volevo solo avvisarti che io, la zia, lo zio e tuo padre non torniamo a dormire.
Ari: La nonna sta male?
Ma: Si, ha avuto un piccolo infarto quindi restiamo in ospedale la notte.
Ari: D'accordo.
Ma: A domani.
Chiudo la chiamata e mi volto verso Nate.
Ari: Sono a casa da sola sta notte.
È più un invito che una costatazione.
Na: Da sola con i gemellini?
Ari: Gia... se vuoi puoi... em restare?
Lui annuisce e fa un sorrisetto.
Na: Se proprio insisti...
Spegne il motore della macchina ed estrae le chiavi. Poi scende dal veicolo. Scendo anch'io e apro la portiera dietro per far uscire Liam e Nicol; i due piccolini scendono, li prendo per mano ed entriamo in casa. Nate fruga nella mia borsa in cerca delle chiavi, le trova ed apre il portone. Poi saliamo in ascensore fino al terzo piano, apre la porta di casa ed entriamo. Subito poggio le borse piene di sabbia in entrata: a queste penserò dopo. Intanto prendo per mano Liam e Nicol e li porto in bagno.
Ari: D'accordo bambini, ora facciamo il bagnetto.
Nic: Ma perchè?
Ari: Perchè avete fatto il bagnetto in mare e il mare è sporco.
Lia: Ma però io non voglio.
Na:Neanche se te lo faccio io il bagnetto?
Mi giro verso Nate, sta poggiato allo stipite della porta con quell'aria da strafigo, lui si avvicina e si accovaccia per raggiungere l'altezza di Liam.
Na: Allora ometto? Ci facciamo sta doccia?
Lia: Devo farla per forza, forza?
Ari: Si.
Lia: Allora voglio che sia lui ad aiutarmi.
Na: Okay. Ma ora tutti e due in vasca.
I due bambini obbediscono e iniziano a togliersi i pantaloni e la maglietta. Io aiuto Nicol,e lui aiuta Liam. Prendo in braccio la mia cuginetta e la metto nella vasca iniziando a bagnarle i capelli e il corpo. La insapono e in poco abbiamo finito. Prendo un asciugamano e la avvolgo; poi la prendo nuovamente in braccio e la porto in camera mia. Mentre Liam si lava io le asciugo i capelli. Spengo il phon e aiuto Nicol a vestirsi. Le presto una mia maglietta che le fa da vestitino con uno spago legato intorno alla vita. Poi andiamo in salotto dove Nate e Liam sono seduti sul divano con un joystik in mano e giocano con la play di mio padre.
Ari: Hey, possiamo giocare anche noi?
Na: Si si... facciamo un livello a testa.
Nate non stacca un attimo lo sguardo dallo schermo e continua a schiacciare pulsanti e muovere l'omino nella televisione. Di tanto in tanto da dei comandi a Liam o esulta perchè ha fatto punto. Dopo una decina di minuti in cui io e Nicol stiamo in silenzio a guardarli nel televisore compare la scritta: Nuovo livello.
Nic: Ora possiamo giocare?
Lia: Okay.
Passa il joystik alla sorellina. Nate mi fa avvicinare a lui, mi fa sedere tra le sue gambe e i passa il joystik. Inizia la partita.
Dopo una quarantina di minuti passati a giocare ai videogames suona il campanello.
Na: Sono le pizze.
Mi alzo dal divano e vado a rispondere. Il pizzaiolo ci porta e pizze, io pago e chiamo gli altri in cucina. Mangiamo in silenzio e voracemente. Poi torniamo in sala a terminare la partita.
Presto arriva l'ora di andarea dormire per i piccoli, e se a mal in cuore i dirigono verso la loro camera. Mentre Nate salva il gioco io metto a letto i bambini. Dopo una decina di minuti Nicol e Liam dormono beati nel lettone matrimoniale dei miei. Esco dalla stanza chiudendo la porta senza fare rumore.
Ari: Nate, io vado a farmi una doccia.
Na: Okay.
Vado verso il bagno, chido a chiave (nel caso a Nate venisse qualche strana idea), mi spoglio e mi lavo. Al termine della doccia prendo un asciugamano che annodo attorno al seno e mi arriva a metà coscia; poi vado in camera. Apro la porta e...
Na: Hey.
Mi spavento sentendo la voce di Nate che se ne stà steso sul mio letto con le braccia incrociate dietro la nuca.
Na: faccio così paura?
Ari: No è che non mi aspettavo che fossi qui. Pensavo dormissi di la in divano o con i bambini nella camera degli ospiti.
Na: Ho pensato volessi un po' di compagnia; tutto qui.
Ari: Si, tranquillo.
Continua a mordersi il labbro inferiore e a guardarmi. Io mi avvicino all'armadio e prendo il cambio per dormire. Poi faccio per uscire ma Nate mi richiama indietro.
Na: Nana?
Ari: Si?
Na: Non sembra di essere tornati indietro di un paio di mesi? Quando a casa mia, dopo aver messo a letto le pesti noi...
Ari: Si è vero.
Si alza e mi viene vicino. Mi trovo intrappolata tra il muro e il suo corpo.
Na: Tra me e te non potrà piu esserci niente, vero? Perchè se anche vi fosse un unica possibilità devo provarci.
Ari: Non voglio una relazione a diatanza.
Na: Quindi il problema è la distanza?
Ari: Si.
Na: Però ora siamo vicini.
Sussurra sulla mia pelle e un brivido mi percorre la schiena.
Na: Potremo provarci.
Ari: Nate...
Na: Si?
Ari: Sei troppo vicino e...
Na:Cosa succede?
Ari: Succede che ti amo ancora.
Na: Davvero?
Ari: Davvero.
Na: Questo sistema le cose, no?
Ari: No. Ora io...
Na: Questo le sistemerà.
Poggia le sue labbra sulle mie. Per secondi che a me sembrano un infinità. Appena si stacca tremo.
Na: Cosa dici?
Ari: Dico questo.
Poggio le mie labbra sulle sue con più passione e picchetto con la lingua sul suo labbro per fargli socchiudere le labbra e far incrociare le nostre lingue. Le sue mani mi cingono i fianchi e le mi gli circondano le spalle. Mi alzo sulle punte per arrivare alla sua altezza e lui si china er raggiungere la mia.
Na: Ora che succede?
Ari: Non lo so, ma so che queto è sbagliato.
Na: Se è amore non può essere sbagliato.
Mi bacia a lungo e con passione. Lentamente muove dei passi verso il letto. Io lo seguo. Mi prende in braccio e le mie cosce cingono i suoi fianchi. Cammina all'indietro fino a sbattere contro l'armadio per poi avvicinarsi al letto e poggiarmi sopra. Io mi chiudo meglio l'asciugamano che stava iniziando ad aprirsi leggermente.
Na: È inutile; tra poco non servirà più.

My new life (Ariana Grande)Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora