Il giorno dopo mi sveglio di buon umore. Ho la sensazione che oggi sarà una di quelle giornate che ti ricordi per un bel po' di tempo. Sarà una bella giornata mi dico uscendo di casa.
Arrivata a scuola parcheggio il furgone. Sono in anticipo perciò mi fermo in caffetteria per fare colazione. Non ho mangiato a casa perché mia mamma non c'è e mi fa tristezza fare colazione da sola. Secondo me è bello trovarsi la mattina con la famiglia per mangiare e per augurarsi buona giornata. Ormai sono settimane che non faccio colazione perché sono sola.
Ordino un caffè e mi siedo a un tavolino. La mia mente inizia a viaggiare ricordando il disegno che ho fatto ieri. -Hey dico a te- dice una voce vicino a me. Ero talmente assorta nei miei pensieri che non mi sono accorta che il ragazzo nuovo del corso di greco è seduto di fronte a me. -Che vuoi?-
-Beh buongiorno anche a te principessa. Sono Nathan- si presenta. Meglio tardi che mai. -Jessica e sono in ritardo per la lezione.- rispondo alzandomi.
-Beh, è stato un piacere chiacchierare con te, "Jessica sono in ritardo per la lezione"- dice con sarcasmo. Io me ne vado senza rispondere. Comincia a darmi fastidio il suo atteggiamento altezzoso. Chi si crede di essere?
Cammino verso la mia aula quando una mano mi si posa sulla schiena -Buongiorno bellezza- mi dice James. Mi volto per baciarlo mentre lui mi spinge verso un'aula e chiude la porta alle sue spalle con un calcio. -Buongi...- inizio a dire prima che lui mi baci di nuovo. Tira giù la zip della mia felpa e infila le mani sotto la t-shirt accarezzandomi piano la schiena. Mi piace come mi bacia anche se si nota che è abituato a queste situazioni. Sembra quasi che non dia importanza al bacio.
Mi allontano leggermente da lui e lo guardo. -Che c'è?- mi chiede
-Niente, devo andare a lezione- rispondo stampadogli un bacio sulle labbra e uscendo dall'aula. -Hey, ci vediamo dopo bellezza- mi saluta.
Mi siedo al mio solito posto e apro il libro. La prima ora c'è greco perciò qualche minuto dopo arriva anche Nathan. Indossa dei jeans neri, anfibi, una t-shirt bianca con sopra un giubbotto di pelle nera. -Ci rivediamo- mi dice
-Infatti- ribatto. Rimaniamo in silenzio per tutta l'ora.
-Potremmo studiare assieme un giorno. Sai, sono un po' indietro con il programma e, a quanto pare, tu sei la più brava del corso- mi dice alla fine della lezione. Non so se sia una buona idea ma qualcosa mi spinge ad aiutarlo. C'è qualcosa in lui che mi affascina, il suo modo di essere lunatico. È strano che cambi umore nel giro di pochi minuti: prima è gentile e poi si comporta da stronzo. Ho notato che non parla con nessuno se non con me anche se non so a quali altri corsi sia iscritto.
-Certo.- ribatto e poi ci mettiamo d'accordo sul nostro incontro. Da un lato mi dà fastidio il suo atteggiamento ma dall'altro voglio sapere di più su di lui. Ho bisogno di sapere di più.
All'ora di pranzo incontro James e lo saluto con un bacio, scambiamo qualche frase ma non parliamo molto. Lui va agli allenamenti ed io torno in aula. Il resto delle lezioni passa velocemente e io non vedo l'ora di rivedere Nathan. Per essere sincera non so davvero perché mi affascina. Forse la sua aria misteriosa o forse voglio solo capire perché parla solo con me.
Torno a casa e apro il minifrigo che ho in camera cercando qualcosa da mangiare mentre studio. Qualche ora più tardi mi preparo per andare da Nathan: mi lavo i denti, mi spazzolo i capelli e prendo i libri e i miei appunti. Parcheggio davanti a casa sua e suono il campanello. Abita in una piccola villetta a schiera color crema circondata da un piccolo giardinetto. -Hey- mi apre la porta invitandomi ad entrare.
-Ciao- rispondo.
In casa c'è qualcun'altro ma lui non si prende la briga di presentarmelo. Mi fa salire in camera sua dove ci sono i suoi appunti messi a caso sul letto.
-Da dove iniziamo?- gli chiedo con fare serio.
-Da dove vuoi tu, principessa- risponde con un sorrisetto furbo.
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Tra le tue braccia
RomanceÈ solo la storia di una ragazza che passa un periodo difficile, quando la sua vita viene stravolta.