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JESSICA'S POV

Parlare con Nathan mi ha fatto bene. Mi sento più leggera adesso, quasi come se mi avesse tolto un peso dal cuore. Credo che lo richiamerò presto, anche perché parlare con lui mi mette di buon umore.
Mi dirigo verso l'ospedale con un leggero sorriso sulle labbra. Entro e trovo mia mamma seduta nella sala d'aspetto a leggere una rivista. Mi siedo accanto a lei togliendomi le cuffiette.
-Ehi, stavo proprio per tornare da tuo fratello- dice alzandosi. Da quando mi ha parlato del litigio con Zack mi evita e parliamo molto poco.
-Okay, andiamo.- rispondo seguendola fino alla stanza 394. Dò un bacio sulla fronte a mio fratello e poi mi siedo accanto a lui, prendendogli una mano tra le mie. Mia mamma rimane in piedi vicino al letto. Vorrei parlare a Zack ma non con lei presente.
-Mamma, hai parlato con i dottori oggi?- le chiedo, sperando in un no.
-Non ancora. Penso che andrò a cercarli. Torno tra un po'- dice uscendo dalla stanza.
Rimango da sola con Zack e con in sottofondo il suono della macchina che monitora il suo battito cardiaco.
-Fratellino, non vedo l'ora di abbracciarti per davvero. Vorrei solo che ti svegliassi, mi sento così sola senza parlare con nessuno. Sai, mamma ed io ci parliamo poco da quando mi ha detto che avete litigato. Per quale motivo si è arrabbiata con te?
Ti prego svegliati. Ho bisogno di te, ho bisogno di sapere che ci sei ancora.- Le lacrime rigano il mio viso e il mio buon umore di prima se n'è andato appena ho messo piede in questa camera. Me ne sto lì seduta con le lacrime agli occhi sperando che mia madre non torni in poco tempo. Ho bisogno di sfogarmi in qualche modo e, anche se Nathan mi ha aiutato, ho voglia di piangere fino ad avere la gola secca e il mal di testa.
Ad un tratto mi sento stringere la mano, alzo la testa pensando di essermelo immaginato. Mio fratello ha ancora gli occhi chiusi, ma capisco che non dorme. Mi avvicino di più a lui, cercando un qualsiasi movimento. Trattengo il fiato sperando che apra gli occhi da un momento all' altro.

ZACK'S POV

Ho sentito tutto quello che mi ha detto Jess, è questo che mi ha dato la forza di stringerle la mano. Mi dispiace da morire che soffra così tanto per colpa mia, voglio chiederle scusa perciò devo aprire gli occhi. Percepisco quasi tutto ciò che mi sta succedendo intorno: le macchine che mi controllano il cuore, la sua mano e lei che si avvicina a me ancora di più. Cerco di muovere le dita ma una fitta mi corre lungo il braccio fino alla spalla. Mi concentro per aprire piano piano gli occhi. Niente da fare. Ci riprovo. Ancora e ancora.

JESSICA'S POV

Sto ancora trattenendo il respiro. Vedo le palpebre muoversi, poi mio fratello apre gli occhi. Finalmente.
-Zack?! Oddio, oddio sei...sveglio. Mi sei mancato così tanto.- Lascio che le lacrime mi scorrano lungo il viso perchè finalmente sono di gioia pura. Lo abbraccio forte continuando a singhiozzare. E' il giorno più bello della mia vita e il mio cuore sta facendo il salti mortali. Sono così felice che si sia svegliato. Mi tiro su per guardarlo e lui accenna un debole sorriso. Non riesco ad immaginare quanto dolore possa provare in questo momento o quanta fatica dev'essergli costato aprire gli occhi dopo più di un mese di coma. Gli sorrido tra le lacrime che ancora mi bagnano le guance e gli accarezzo la testa con una mano, dandogli in bacio sulla fronte.
-Giuro che non permetterò che ti accada di nuovo qualcosa. Ti prego non andare più in giro in moto.- sussurro al suo orecchio.

So di chiedergli molto ma non voglio che si faccia del male un'altra volta. Non voglio neanche pensare di dover rivivere tutto questo dall'inizio. Ora mi godo il fatto che mio fratello sia tornato da me, al diavolo tutto il resto. Lui è di nuovo qui. Qui con me.
E, per dirla tutta, sono contenta di esserci solo io.
Lo so, sono un'egoista.

Tra le tue bracciaDove le storie prendono vita. Scoprilo ora