Capitolo 6- giochi di sguardi

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"Allora? Mi vuoi dire chi è che hai incontrato?"

Non abbiamo fatto in tempo ad uscire dalla stanza che Alexandra ha già ricominciato con le sue domande. La guardo sorridendo.

"In realtà non è successo niente di che, stavo andando in camera imprecando contro Luke, e camminavo velocemente e a testa bassa, tanto che non mi sono accorta di essere andata a sbattere contro qualcuno. Il problema è che quando me ne sono accorta ero già finita per terra con i fogli e le penne sparsi ovunque". Alexandra fa una risatina. "Beh, non è stato molto divertente, sai? Mi sono sentita in imbarazzo, soprattutto dopo che mi sono resa conto contro chi ero andata a sbattere".

Gli occhi di Alexandra si spalancano per la curiosità, visto che mi sono zittita per vendicarmi della risatina.

"E chi era?", chiede, come una bambina che non vede l'ora di aprire i pacchi di Natale.

"Quando l'ho guardato, mi sono trovata davanti due occhi neri e profondi che mi hanno incantato, e poi è stato talmente gentile che non riuscivo a dire una parola. Credo sia uno dei ragazzi più belli e interessanti che abbia mai conosciuto qui".

"Noo, non ci credo, hai trovato un ragazzo che ti piace? E chi è? Come si chiama? Com'è fatto? Vi rivedrete?".

"Calma, calma. Allora, è un ragazzo biondo, alto, con due spalle ampie e due occhi che non avevo mai visto in nessun'altra persona che abbia mai incontrato. Due occhi neri e profondi che sembrano celare tanti misteri e anche un pizzico di pericolo, ma che quando smettono di adombrarsi sono una meraviglia continua. Sono stati quegli occhi a convincermi a dire di sì al suo appuntamento".

Alexandra a queste parole, mi molla il braccio e si mette a saltellare intorno a me, io la blocco e le sussurro un: "Smettila, la gente sta iniziando a guardarci".

Lei si blocca, poi mi abbraccia e dice:

"Non credevo possibile che tu potessi riuscire ad avere un appuntamento. Finalmente ti sei ripresa! Sono così contenta per te! E questo tipo sembra anche un bel figaccione! E come si chiama colui che è riuscito a farti uscire finalmente dal tuo guscio?".

Io la guardo sempre sorridendo come un'ebete, poi le rispondo:

"Alex. Alex Mitchell".

Alexandra si blocca di botto alla mia risposta, tanto che devo tornare indietro perché non è più accanto a me. La guardo stupita, non riuscendo a capire cosa le sia preso. Poi, dallo sguardo stupito che ha, le spunta un sorriso che va da un orecchio all'altro, e dice:

"Non starai mica parlando di Alex Mitchell, il vice capitano della squadra di football, vero? Quello che, dopo Luke, è il più amato di questa scuola? Quello che sembra sempre inavvicinabile a differenza di Luke? Su di lui mi sarei fatta un giro anche io, ma è sempre stato impossibile averci un qualunque tipo di contatto. Sembra sempre molto restio e schivo, ma scommetto che anche lui ha la sua bella dose di conquiste".

Io la guardo con gli occhi ancora più spalancati dei suoi: il ragazzo così carino e gentile che ho conosciuto, sarebbe un giocatore di football? E soprattutto, il secondo di Luke? Non avevo assolutamente idea di chi fosse, anche perché i giocatori sono sempre così pieni di sé. Lui non mi sembrava proprio di quel genere lì. Un sospiro mi esce in automatico.

"Un giocatore di football? No, non ci credo. Non sembra proprio che faccia parte di quel gruppo lì. Loro sono così stupidi e pieni di sé. Lui mi è sembrato un ragazzo così carino e gentile che non aveva niente a che vedere con quei tipi lì. E poi, scusa, che vorresti dire che ti saresti fatta un giro volentieri anche te?", chiedo, alzando il tono un pochino più del dovuto.

"Ehi, tranquilla, non ho detto che andrò a letto con il tuo appuntamento. Ti stavo solo dicendo che è un bellissimo ragazzo, e che non è mai stato facile avvicinarlo. Sono contenta per te che tu ce l'abbia fatta senza nemmeno cercarlo o volerlo, e sono convinta che sia un bravissimo ragazzo, non uno scalmanato come Luke. Almeno, di lui, non sen sente parlare così tanto e male, anzi, le voci di corridoio dicono semplicemente che è un bellissimo ragazzo, non uno che va a letto con le prime ragazze che gli passano davanti. Se davvero fortunata, amica mia", e mi abbraccia.

Un errore da ripetereDove le storie prendono vita. Scoprilo ora