Capitolo 22 - Il Piano

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Dopo qualche istante stretta tra le braccia di Luke, dove riesco a tornare quasi lucida e a ritrovare la mia calma e compostezza dopo la telefonata un po' destabilizzante di Alex, mi decido a sciogliermi dall'abbraccio, e Luke non oppone alcuna resistenza, anzi mi libera subito e mi prende per mano, guardandomi intensamente negli occhi e aspettando una qualche risposta da parte mia al suo sfogo di prima.

Io lo guardo a mia volta, poi sospiro e, guardandolo dritto negli occhi dico:

"Luke, lo so che non sei affatto contento della mia scelta, anzi, avresti preferito che chiudessi qui, dopo quello che ha fatto, ma dopo quello che mi hai detto anche tu, proprio non posso lasciar perdere. So che non puoi capire perché io mi stia impuntando così su questa cosa, e so che sarebbe molto più facile mandare al diavolo tutto e vivere la mia storia con te senza questa ombra, ma io davvero non posso. Tu non mi conosci, non sai cosa sia stato il mio passato, e adesso non è sicuramente il momento di raccontarti qualcosa, anche perché per me è difficile, troppo, anche se aiuterebbe molto la nostra storia il fatto che tu sapessi tutta la verità su di me, ma io proprio non ce la faccio. Preferisco che le cose rimangano così, che ci viviamo la nostra storia in tranquillità, senza drammi, ma non posso proprio lasciar perdere questa cosa, non posso permettere che Alex continui a fare quello che fa con le ragazze, come hai detto tu. Ma siccome non so cosa di preciso faccia, lo devo scoprire sulla mia pelle, per poi sferrare il contrattacco migliore. Ci credo al fatto che tu sia preoccupato perché magari lui ha raccontato cose sicuramente non belle sui trascorsi delle sue ragazze, e che tu abbia paura che faccia lo stesso con me, ma ti garantisco che con me non avrà mai l'appiglio che ha sulle altre, come nessuno ce l'avrà mai, non più, ti garantisco che quando mi incattivisco sono irriconoscibile e non rispondo più di me".

"Ma tu sei una ragazza, per di più abbastanza mingherlina, quindi come pensi di poter contrastare un ragazzo prestante e forte come Alex, se lui avesse intenzione di farti qualcosa? Come pensi di poterti difendere, se non hai nessuno che possa contrastarlo?", mi dice interrompendomi Luke e guardandomi sempre più angosciato

Un sorriso mi affiora debolmente sulle labbra, mentre sento Luke prendere così tanto le mie difese e preoccuparsi tanto per me. Ma lui non sa davvero di cosa io sia capace, e di quante persone poco raccomandabili conosca per far sistemare Alex in quattro e quattr'otto, ma questa non sarà la mia soluzione, a meno che non si renda strettamente necessario.

"Luke, so che sei preoccupato, ma ti chiedo solo di fidarti di me. Lo so che la situazione non sembra delle migliori, ma posso garantirti che sarà Alex ad essere spaventato, non io. Voglio capire cosa fa alle ragazze e perché ha questo comportamento da dittatore che tu dici, e poi fargli passare la voglia di trattare le ragazze come oggetti senza sentimenti, non rendendosi davvero conto di quanto le distrugga dentro, facendo così. Io le capisco, è facile perdersi con certe persone, ma io mi sono rialzata, e se posso anche evitare che una sola ragazza che non conosco finisca in un certo vortice, è quello che devo fare. So che i miei discorsi ti sembrano senza senso, ma ti prometto che un giorno, quando me la sentirò, cercherò di spiegarti tutto, cosa che non ho mai fatto con nessuno. Ma adesso no, non è necessario e non me la sento. Puoi perdonarmi se non posso essere sincera sul perché ci tengo così tanto a tentare di risolvere questa cosa, e fidarti di me?", chiedo tremante.

Luke mi guarda per un attimo, poi mi attira di nuovo a sé e mi sussurra in un orecchio:

"Chissà cosa mai ti avranno fatto, piccola Denise. Forse adesso inizio a capire perché sei sempre stata scontante con tante persone. Non deve essere facile fidarsi di qualcuno se devi nascondere qualcosa. Ma ti prometto che non ti chiederò niente, non finché non sarai tu a volermi raccontare qualcosa, qualunque cosa su di te e sul tuo passato, anche se da quello che dici sembra che ti sia successo qualcosa di simile alle ragazze di Alex, se non forse peggio", dice piano.

Un errore da ripetereDove le storie prendono vita. Scoprilo ora