10 -Una strana sorpresa

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La cena prosegue in modo tranquillo e rilassato. Alex è capace di mettermi a mio agio e sconvolgermi allo stesso tempo. Stare con lui è come stare sulle montagne russe: in un attimo passa dal divertente al sensuale, e riesce a fare tutto in modo estremamente naturale. Finiamo con calma la nostra pizza, mentre mi racconta qualche aneddoto sui giocatori di football e sulla sua vita in generale, e poi arriva al tasto dolente: la mia vita e la mia esperienza.

Alla sua domanda: "Allora, chi era Denise Jhonson prima di diventare una studentessa modello di Harvard", sento mancarmi la terra sotto i piedi. Non ho nessuna intenzione di spiattellare il mio passato ad uno che conosco appena, e sinceramente se riesco a dimenticarlo quel passato è meglio. Vedo che Alex mi guarda con occhi curiosi, e si aspetta una risposta. Siccome con me è stato molto carino e gentile, e visto che chiunque abbia avuto a che fare con il mio passato si è allontanato, decido che è meglio che il vero passato se ne resti lì, lontano da tutti e soprattutto lontano dal mio nuovo mondo e dalla mia nuova vita.

Finisco la mia birra e poi guardo Alex dritto negli occhi, con una voce ferma e sicura che non rispecchia affatto il mio attuale stato d'animo:

"Beh, in realtà non c'è molto da raccontare di me. Vengo dal Missouri, e mi sono trasferita qui per entrare ad Harvard. Sono figlia unica e vedo la mia famiglia molto di rado, visto che siamo molto lontani e non siamo mai stati una famiglia molto unita. Non sono mai stata una ragazza molto espansiva, ma ho sempre saputo quello che voglio dalla vita, e sono decisa a prendermelo e a non farmi ostacolare da niente e da nessuno".

Alex mi guarda affascinato, poi mi prende la mano:

"Si vede che sei una ragazza determinata, ma credimi, io non ho nessuna intenzione di essere un ostacolo a realizzare quello che vuoi. Ognuno deve essere libero di realizzare i suoi sogni. E dimmi, qual è il tuo?", dice avvicinandosi di più a me.

Interiormente, tiro un sospiro di sollievo. Sono riuscita ad aggirare alla grande il problema del mio passato, e ora posso parlare in tutta sincerità del mio futuro. Mi avvicino di più a mia volta, anche se il tavolo continua a tenerci ad una discreta distanza:

"Io voglio lavorare in una casa editrice, diventare una correttrice di bozze e, un giorno, scovare nuovi scrittori e fargli crescere".

"Beh, sono sicuro che ci riuscirai. Finalmente ho trovato una ragazza che vuole seguire davvero i suoi sogni e che non mi racconta che vuole fare la stessa cosa che faccio io solo per dimostrare che abbiamo tante cose in comune. E' bello che tu sia così sincera e che non cerchi di fare di tutto per piacermi a tutti i costi e dimostrare che ti piace fare tutto quello piace a me. Mi piace avere qualcuno con cui parlare e confrontarmi che non abbia i miei stessi gusti e che riesca a portarmi una visione diversa sulle cose da quella che posso avere io. Ne ho conosciute tante di ragazze che, solo perché ero Alex Mitchell, facevano di tutto per dimostrarmi che conoscevano qualche giocatore di football o qualche tecnica di gioco, solo per dimostrarmi che gli interessava quello che facevo. Ma tu no. L'ho capito che non sei una patita di football, e ti ringrazio per non aver provato a dimostrare il contrario solo per farmi credere di avere gli stessi interessi. A me piaci perché tu sai essere te stessa senza dover compiacere nessuno, e questa è una bella caratteristica di forza".

Io l'ho ascoltato a bocca aperta: non ha fatto altro che riempirmi di complimenti e compiacersi del fatto che io non sia come le ragazze con cui esce di solito. Non capisco come certe ragazze possano nascondere i loro gusti e la loro personalità solo per compiacer qualcuno. Io sono sempre stata incapace di fare una cosa del genere, e se una cosa non mi interessa non ho mai finto di capirci qualcosa, come nel caso del football. Lo guardo arrossendo lievemente e sorridendo non riuscendo a dire niente. In una sola giornata è la seconda persona che dice di apprezzarmi perché mi mostro come sono e non cerco di compiacere nessuno. La prima persona che me l'ha detto, e da cui non mi sarei aspettata niente del genere è stata Luke. Già, Luke. Chissà perché è arrivato a lasciarmi un post-it attaccato alla porta. Forse ci tiene davvero al fatto che sia sua amica e ha capito che forse mi aveva offeso un po' il suo commento. Ma perché ora sto pensando a lui? Scuoto leggermente la testa per tornare al mio appuntamento. Non posso permettere che Luke mi ronzi in testa mentre sto passando una così bella serata con Alex, che trovo anche una persona molto piacevole, oltre che estremamente bello e affascinante.

Un errore da ripetereDove le storie prendono vita. Scoprilo ora