13 - Rivelazioni

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All'improvviso, un rumore forte e assordante mi fa aprire gli occhi. Mi allungo cercando di spegnere quel suono fastidioso ma, come mi sposto e riesco ad arrivare al comodino e a spegnere la sveglia, mi accorgo di essere salita sopra per metà a qualche altra cosa che si torva nel mio letto. Non riesco subito a realizzare che cosa sia quello che ho nel letto, ma non appena ritorno nella mia posizione, mi accorgo di due occhi azzurrissimi che mi guardano divertiti.

Io avvampo in una maniera indecente: porca vacca, che cavolo ci fa Luke nel mio letto? Poi, non appena il mio cervello ricomincia a muoversi, mi ricordo di tutta la serata di ieri e di quando stamani mi ha chiesto di stendersi un po' nel mio letto. Pensavo non fosse possibile dormire con un'altra persona nel letto, ma a quanto pare ci sono riuscita, ed anche molto bene, visto che mi sento riposata come se avessi dormito dieci ore.

Dal letto di Alexandra provengono un paio di mugolii, segno che si stanno svegliando, io sbarro gli occhi ed entro nel panico: cavolo, non possono svegliarsi e trovarmi con Luke nel letto, soprattutto non con me che gli sono mezza distesa sopra. Come ho fatto in quest'ora e mezzo ad addormentarmi abbracciata a lui come se fosse un pelouche? Lui continua a guardarmi divertito, io mi scanso come se mi fossi scottata.

"Buongiorno", mi dice piano e sorridendo. "Puoi restare abbracciata a me, non mordo e non mi dai fastidio", mi dice malizioso.

Io mi spiaccico ancora di più al muro, e divento sempre più rossa, poi trovo il coraggio di rispondere, anche se mi vergogno da morire del mio comportamento:

"Buongiorno anche a te. Guarda che non è stata una cosa volontaria abbracciarti, forse stavo sognando di picchiarti, e quindi mi sono ritrovata addosso a te, e poi, sai, sono abituata ad avere il mio spazio nel mio letto, forse stavo solo cercando di riprendermelo", dico, cominciando a spingerlo con in piedi sulle sue gambe per cercare di farlo scendere dal letto, visto che Alexandra e Andrew l, adesso, hanno cominciato a muoversi sotto il piumone, segno che a breve uno dei due si alzerà.

Luke mi guarda sempre più divertito, come se trovasse comico quello che gli ho detto:

"Non sapevo che quando volevi picchiare la gente cercassi di abbracciarla. Ma tranquilla, te lo lascio fare, alla fine mi hai salvato la reputazione ieri sera", e mi fa un occhiolino. "Ehi, ma cosa stai cercando di fare?", chiede poi sottovoce, guardando me che sono tutta appiccicata al muro e mi sto spingendo per avere più forza sulle gambe per farlo cadere di sotto, anche se sembra che i miei piedi stiano toccando il cemento, tanto sono dure le sue gambe.

"Devi..scendere..immediatamente...da qui", dico, digrignando i denti e spingendolo sempre più forte. Cavolo, se non fosse che lo devo buttare giù dal letto, mi soffermerei a pensare a quanto sia piacevole toccare anche solo con i piedi tutti quei muscoli, ma ora non è il momento di stare a pensare a questo, devo evitare che Alexandra e Andrew vedano questa scena sconveniente.

Luke se la ride, guardandomi:

"E pensami di farmi scendere spingendomi con quei piedi piccoli? Non ti sento nemmeno", dice divertito.

Io sbuffo ancora di più, e sto cominciando ad avere un caldo incredibile per lo sforzo, quindi mi scopro e, visto che con le gambe non ha funzionato, comincio a spingerlo con i piedi sui fianchi, anche se la cosa non sembra funzionare lo stesso.

Lui ridacchia ancora, poi mi prende i piedi e me li blocca. Io mi agito ancora di più, mi sento in trappola, e comincio a cercare di liberarmi, ma la sua presa forte non me lo permette.

"Ferma, non ti agitare, ora ti libero, sì", dice ridendo.

Io sbuffo forte, mentre lui, sempre più divertito, si mette a misurarmi i piedi con la sua mano, e ridacchia ancora:

Un errore da ripetereDove le storie prendono vita. Scoprilo ora