7 - un altro scontro

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La lezione scorre veloce e in tranquillità. Stranamente, nessuno fa commenti o mi guarda in modo strano. Sembrano tutti concentrati sulla spiegazione della lezione, anche se non è che sia così difficile. Mi avvicino all'orecchio di Alexandra e le bisbiglio soddisfatta:

"Visto che non è successo niente? Nessuno che mi ha dato fastidio, nessuno che ha detto niente".

Lei mi guarda, e poi mi bisbiglia a sua volta:

"Beh, forse non te ne sei accorta, ma la gente non ti guarda e non bisbiglia perché, nonostante il silenzio, sono tutti concentrati a guardare Luke e la rossa. Da quando la prof ha acceso il proiettore, quei due sono sprofondati nella fila dei banchi, e non ho idea di cosa stiano facendo, anche se sicuramente niente di decente, visto come sono tutti interessati a guardarli. Tu sei stata l'unica che non ha sentito dei rumorini e dei sospiri, ma io sì; mi sono voltata per vedere da dove provenivano senza dare nell'occhio, e mi sono accorta che Luke era scivolato più in basso nella sedia, con gli occhi semichiusi e un'espressione soddisfatta in volto, ma la ragazza nemmeno la vedevo. Secondo me è sotto il banco tra le sue gambe".

Io guardo Alexandra con gli occhi spalancati: che schifo, non hanno veramente un limite di decenza. Ma come gli viene in mente di mettersi a fare certe cose durante una lezione con la classe piena? Ma andare in camera no? Ma i genitori non insegnano l'educazione e la decenza a queste ragazze? Sento che la faccia sta per esplodermi, devo essere rossa come un peperone, non sopporto queste scene esibizionistiche, e sono quasi sicura che Luke lo stia facendo per provocarmi e per vedere se esplodo. Sto per voltare la testa e vedere cosa cavolo stanno combinando, quando sento una mano sul braccio che mi stringe: è Alexandra, che mi fa piano cenno di no con la testa. Mi si avvicina di nuovo e io, anche se non ho voglia di parlare ma mi viene solo voglia di andare lì e spaccargli quella faccia di bronzo, faccio un profondo respiro per cercare di calmarmi, e mi avvicino a lei controvoglia:

"Luke è furbo, sta facendo di tutto per vedere se esplodi. Offenderti o farti qualche scherzo ha già capito che non funzionerà, e secondo me cerca di colpirti nella cosa a cui sa che tieni di più: la scuola e la reputazione. Non dargli spago, non voltarti e non fare niente, la tua indifferenza sarà la tua più grande vittoria, magari gli farà passare la voglia di fare questi spettacolini porno davanti a tutti. Se ti volti, so già che ti altererai, e succederà di nuovo un putiferio come alla scorsa lezione perciò, per quanto questa cosa faccia schifo anche a me e mi verrebbe voglia di dirgliene quattro, dammi retta e ignoralo, vedrai come la smetterà di fare certe scene quando capirà che a te non ti tangono nemmeno".

Io guardo Alexandra per un momento, con uno sguardo sorpreso: da dove esce fuori tutta questa saggezza? Lei, che per prima è sempre stata quella impulsiva, che faceva le cose senza pensare, adesso è quella che mi calma e tenta di farmi ragionare, per non farmi finire in un'altra punizione? Ma da quand'è che si sono invertiti i ruoli e che lei cerca di calmarmi e di farmi ragionare e io mi metto a discutere e a fare casino con uno che è sempre stato pieno di sé?

"Grazie, hai ragione, non c'è alcun bisogno che mi alteri per lui. Prima o poi verrà beccato da qualcuno, e saranno solo fatti suoi, io non voglio più entrarci con quello che combina con le altre mentre frequenta le lezioni. Anche se una bella lezione di educazione e pulizia gli andrebbe proprio data", dico ridacchiando.

Alexandra annuisce e nel frattempo la lezione è finita. Interessante eh, Storia dell'Editoria, ma quando ti mettono due ore filate a guardare un film sulla storia delle varie case editrici, è normale che il sonno incomba. Infatti, appena si riaccendono le luci, tutti fatichiamo a riabituare gli occhi ad un ambiente che non sia in penombra, con diversi studenti che si stirano e sbadigliano. Stranamente, anche io sono una di quelle, non mi era mai successo di annoiarmi tanto ad una lezione. Mi finisco di stiracchiare, come Alexandra, e comincio a raccogliere le mie cose, mentre gli altri studenti escono barcollando dai propri posti. Io e Alexandra siamo le ultime ad uscire, per fortuna: non avevo nessuna voglia di trovarmi a dover passare dalla porta accanto a Luke.

Un errore da ripetereDove le storie prendono vita. Scoprilo ora