Mi sono appena svegliata, sono nel letto di una camera molto rustica, tutta fatta di legno, la prima cosa che vedo è il soffitto a cui è appesa una lampada ad olio che emana una luce soffusa e sento il piumino che mi sfrega sulla pelle quando mi muovo, mi rendo conto di indossare solo l'intimo, anche se non ricordo perché. Mi giro e vedo due occhi marroni che mi guardano, improvvisamente mi ricordo, io e il mio ragazzo avevamo deciso questa bellissima vacanza in montagna. Sorride, ha delle fossette dolcissime, i capelli biondo scuro e freschi di doccia sono ancora imperlati d'acqua, mi bacia con delicatezza ed entra sotto il piumino con me. Mi accarezza le gambe scoperte e inizio già a perdere il controllo, da qualche giorno ho la pelle ipersensibile e lui se ne rende conto quando mi si formano i brividi. Continua ad accarezzarmi e nel frattempo mi guarda, mi sciolgo sotto il suo sguardo e un ondata di calore mi investe appena arriva alle cosce e si stacca da me. Toglie il piumino da sopra di noi, e mi rendo conto che anche lui indossa solo l'intimo, adesso sono totalmente scoperta a lui. Mi osserva per un attimo prima di chinarsi e baciarmi sulla bocca. Un bacio lungo ma dolce, le sue labbra sono morbide e calde contro le mie e chiudo gli occhi con lui beandomi di quella sensazione, lo sento muoversi e si mette sopra di me, mi prende i polsi e me li unisce sopra la testa ordinandomi di non muovermi, non so cosa abbia in serbo per me ma so che mi piacerà sicuramente. Mi bacia un'altra volta sulle labbra e poi mi morde il labbro inferiore, forte, e io gemo contro di lui. Scende sul collo, appena sotto l'orecchio, mi lascia una scia di baci piccoli e bagnati e soffia sui punti lasciati umidi sulla mia pelle, rabbrividisco appena l'aria fresca mi tocca, mi bacia sotto l'orecchio e poi sul collo, quando arriva sulla clavicola mi bagno, ha appena toccato il mio punto più sensibile, ho ancora le mani ferme. Mi lascia i polsi per sganciarmi l'apertura sul davanti del reggiseno e poi lo tira via, sono già eccitata. Continua il suo assalto nel solco tra i seni, poi prende un capezzolo tra i denti e tira, mentre con le dita mi tortura l'altro, urlo dal dolore, per quel dolore malato che mi piace e a cui non voglio sottrarmi. Mi lecca il punto appena morso, lenendo parte del dolore poi continua a scendere. Mi bacia sulle costole, poi che fa? Si ferma. "Cazzo perché ti sei fermato?" penso tra me e me. Alza lo sguardo su di me, con la bocca pericolsamente vicina al mio ombelico, gli occhi gli si sono scuriti quando mi osserva attraverso le ciglia, adesso sono quasi neri, mi accendo ancora dipiù per colpa di quello sguardo, sa che non resisto se mi guarda cosi. Torna a baciarmi la pancia, intorno all'ombelico e sul bacino, non riesco a trattenere i gemiti che mi scappano dalla bocca. Mi toglie anche gli slip. Urlo quando soffia contro il mio centro, il contrasto tra la mia pelle bollente e l'aria fredda è insopportabile, un dito si infila dentro di me e inizia a pompare, avvolgo le braccia intorno alla sua schiena graffiandogliela, tira fuori il dito e lo sostituisce con la lingua, credo di star per svenire... È tutto troppo erotico, le sue mani che mi spingono le gambe per tenerle aperte, il suo viso che spunta da sotto di me, la sua lingua contro il mio clitoride pulsante di piacere. Non reggo oltre, <<fa la brava bambina, vieni per me>> mi dice. E con queste parole vengo e crollo stremata sotto di lui.
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Di Erotismo e di Altre Storie...
Short StoryTutti mi hanno sempre detto che ho una bella immaginazione, questa è la mia occasione per verificarlo.